A.N.P.I. –
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Comitato Provinciale di Milano
Nelle settimane scorse la stampa ha diffusamente informato i cittadini di Milano delle iniziative che il Comune ha adottato o è in via di adottare per valorizzare patrimonialmente il proprio demanio immobiliare, mettendolo sul mercato, sia pure previa adozione di provvedimenti che evitino i disagi che dall’operazione possano derivare alle famiglie, agli enti o alle Associazioni che occupano gli immobili da porre in vendita.
Anche se ancora non è ufficialmente apparso, tra gli immobili già posti in vendita, quello che in parte è occupato dall’ANPI in via Mascagni, è ben risaputo e non c’è dubbio che anche l’immobile di via Mascagni sarà posto in vendita e che l’ANPI, correlativamente, sarà coinvolta nelle conseguenze gravissime di tale vendita, che comporterebbe, chiaramente, lo sloggio dell’ANPI.
Ciò non può che suscitare, in tutti coloro che partecipano alla vita dell’ANPI o che in essa comunque si riconoscono, una profonda preoccupazione, perché, con il trascorrere degli anni, per tutte le ragioni note o intuibili del caso, è certo, in questo momento, che l’ANPI, se nel passato riuscì con immensi sacrifici a compensare il Comune, proprietario dell’immobile, riconoscendogli un canone di locazione, oggi non è più assolutamente in grado di farlo.
Questa situazione non può e non deve, in assoluto, essere occasione di umiliazioni inaccettabili per l’ANPI, che non può essere sfrattata come un inquilino moroso, né può essere trattata con caritatevole considerazione e mandata non si sa dove a vivere un tramonto che tanti le vorrebbero infliggere.
L’ANPI è ben viva e operante ed ha diritto ad una casa che le Istituzioni della Repubblica hanno il dovere di garantirle. Una casa come quella che ha, centrale e funzionale.
Proprio in questi mesi cade in 60° della creazione della fondazione del Corpo Volontari della Libertà italiana, che fu voluta, dopo la liberazione, perché nella società nuova nata dalla Resistenza e plasmata nella proiezione dei valori della Costituzione, continuasse ad essere riconosciuto e rispettato il Corpo Volontari della Libertà, che nacque nel marzo del 1944 per unificare nella lotta resistenziale tutti i combattenti della libertà, sotto l’egida e il riconoscimento ufficiale del Comitato Nazionale Liberazione Alta Italia e del Governo legittimo di quel tempo.
I componenti di quel Corpo Volontari della Libertà sono oggi i partigiani e i soci dell’ANPI, della FIAP e della FVL, che, nel rapporto con la nostra Repubblica, senza enfasi e senza retorica, si collocano come un fattore primario.
Un rapporto che non può, per le Istituzione Repubblicane, che essere funzione di un dovere preciso di provvedere alla vita di queste Associazioni, che oggi ancora danno legittimità politica alle Istituzioni della democrazia italiana, dopo avere dato a loro, prima, la possibilità stessa di venire alla luce.
Per queste ragioni l’ANPI ha ritenuto di non potere accettare che la vicenda della sua sede fosse ricondotta dal Comune di Milano burocraticamente alla categoria delle locazioni, ma di chiedere al Comune e direttamente al suo Sindaco una radicale riconsiderazione dei rapporti che debbono intercorrere tra l’Amministrazione e l’ANPI.
È in questa luce che l’ANPI ha inviato al Sindaco di Milano, dottoressa Letizia Moratti, la seguente lettera:
A. N. P. I.
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Comitato Provinciale di Milano
Milano, 16 Novembre 2007
Dott. Letizia Moratti
Sindaco di Milano
Piazza Scala, 2
M i l a n o
Prot. 31/007/TC/lp
Gentile dottoressa,
nell’ottobre scorso l’Assessore Ingegner Gianni Verga, a fronte di "notizie di stampa" sulla possibilità di un "presunto sfratto" dell’ANPI dalla sua sede di Milano in via Mascagni, cortesemente si preoccupò di tranquillizzare me, quale Presidente Nazionale dell’ANPI, e, con me, l’opinione pubblica, sull’assoluta infondatezza di una siffatta notizia, scrivendo a me la lettera di cui Le compiego copia, inviata anche, per conoscenza, al quotidiano la Repubblica.
La lettera dell’Assessore Ingegner Verga, nonostante le sue indubbie buone intenzioni, ha profondamente turbato l’animo dell’ANPI, anche se conteneva assicurazioni che l’ANPI non solo avrebbe sicuramente potuto contare sulla possibilità di restare negli spazi di Via Mascagni quantomeno sino al 31 dicembre 2009, ma che avrebbe successivamente potuto contare sull’Amministrazione per l’individuazione di una sede alternativa.
E’ questa la ragione che mi induce a rivolgermi direttamente a Lei, Sindaco di Milano, così come mi richiedono di fare tutti le componenti della Associazione, le quali ritengono che la questione della sede dell’ANPI non possa essere ricondotta a un puro rapporto burocratico, sia pure in qualche misura protetto, in quanto attinente all’espletamento di attività sociali prive di lucro, ma che sia riconducibile in assoluto ad un "unicum", che comporta il dovere civico, da parte di tutte Istituzioni dello Stato, centrali e locali, di garantire una casa all’Associazione che è, nell’oggi del Paese, la proiezione di quelle strutture, figlie del Corpo Volontari della Libertà e del Comitato di Liberazione Nazionale Altitalia, e, quindi, del Governo Italiano del tempo, che contribuirono ieri a realizzare quella Repubblica che oggi, da quella lotta, trae la legittimità internazionale e la legalità costituzionale.
Nel tempo in cui viviamo una siffatta sensibilità e una tale consapevolezza sono condizioni indispensabili per la vita democratica della nostra comunità.
È per questo che sento il dovere di prospettarLe la necessità che Lei si assuma personalmente e con il Consiglio Comunale l’impegno etico e politico della casa dell’ANPI, che non appartiene alla categoria delle locazioni ma alla categoria della vita democratica del Paese e della sua identità storica.
Un nostro incontro ci consentirà sicuramente di ritrovarci uniti sugli stessi valori.
Cordiali saluti.
Il Presidente
Tino Casali
All. lettera Ass. Verga
Per tutto quanto esposto, ritengo molto importante una riunione con i Gruppi consiliari di minoranza del Comune, Regione, Provincia, con le Associazioni della Resistenza, forze politiche, sindacali
Venerdì 23 Novembre alle ore 17 –
nella sede di Via Pietro Mascagni, 6 –
Raccomandando una puntuale presenza, saluto cordialmente.
Il Presidente dell’ANPI
Tino Casali
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