24 dicembre 2009

ANPI Barona, ma non solo.!

A.N.P.I. (ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA)
Sezione Barona
“Ente morale”, D.L. n.224 del 5 aprile 1945”

Cara socia, caro socio.

Ti invio questa mia comunicazione per informarti che domenica 10 gennaio 2010 presso la Cooperativa Barona - Ettore Satta – Ristorante “La Magolfa” di Via Modica 8, in Milano, come da tradizione ci sarà la nostra festa del tesseramento “La befana del Partigiano”.
Inoltre domenica 31 gennaio alle 9.15 sempre presso la nostra sede, l’assemblea annuale di sezione 2010 che, a norma di statuto, analizza, programma e pone profonde riflessioni sulla vita politica e operativa, nell’ambito territoriale ma soprattutto sociale di nostra competenza.
Visto, l’importanza delle tematiche attuali che affronteremo e che ci vedono impegnati su parecchi fronti, ti chiederei uno sforzo per assicurarci la tua presenza, determinante ed importante.
Nel frattempo ti avverto che la quota sociale per la tessera ANPI 2010 rimane invariata a 15 euro e che la tua tessera sarà disponibile dal 15 dicembre in poi. Quest’anno per chi volesse fare un regalo significativo per le imminenti festività, oppure per un 2010 migliore, (nell’ambito delle proprie conoscenze “antifasciste”) t’invitiamo a incrementare la nostra “forza” associativa…
un pensiero, un’iscrizione in più, sarà una bella sorpresa per tutti noi, e un bel biglietto da visita da presentare a questa società sempre più “malata”.
La tua sezione è aperta tutti i mercoledì sera, ci siamo trasferiti dal secondo piano al primo, vieni a trovarci per vedere la nuova sede, ti aspettiamo non solo in occasione delle iniziative che proponiamo ma soprattutto per la normale vita di costruzione, riflessione e programmazione.
Aiutaci a costruire la “nuova stagione dell’ANPI” con una altra tessera, un’idea, la tua disponibilità.
Ti assicuro che c’è molto spazio per un’azione personale e di vita associativa legata alla sua memoria e ai suoi ideali, ma al tempo stesso pronta a rinnovarsi e adeguarsi ai tempi.
La nostra “nuova stagione” ha bisogno anche di te, per tre importantissimi obiettivi da perseguire nei prossimi anni; La memoria, la difesa “attiva” della Costituzione e il risveglio della coscienza critica dei cittadini… la nostra nuova Resistenza.
Ancora una volta l’ANPI deve diventare la casa di tutti gli antifascisti e di tutti i combattenti per la libertà. In questa casa ci si deve stare bene, sentirsi a proprio agio, ed è anche compito della sezione, con il tuo aiuto creare questo clima “nuovo”.
Ringraziandoti per la tua cortese attenzione, colgo l’occasione per inviarti sentiti auguri per le prossime festività natalizie e di fine anno, con viva cordialità.

Il Presidente. - Ivano Tajetti.

21 dicembre 2009

ANPI Trezzano sul Naviglio a Ravensbruck...

L´A.N.P.I. di Trezzano sul Naviglio organizza nel periodo dal 25 Febbraio al 28 Febbraio 2010 un Viaggio della Memoria al Lager di Ravensbrück e alla cittá di Berlino.Il prezzo del viaggio pari a Euro 320.- é comprensivo di viaggio di andata e ritorno in pullman GT, trasferimenti vari, tre pernottamenti in Hotel **** con trattamento di mezza pensione, tasse incluse, visita al Lager di Ravenbrück, visita di un giorno alla cittá di Berlino con tour della cittá in Bus della durata di tre ore e accompagnamento di guida turistica in lingua italiana.Per informazioni e prenotazioni telefonare al No. 338 5655916

20 dicembre 2009

Isotta Gaeta non c'è più...

E’ morta nella sua casa che amava, fronte il mare. Sul golfo di Nizza.
Non perdiamo solo una giornalista attiva ed esemplare, non solo una convinta aderente a Stampa Democratica, ma una donna determinata ad affermare anche il ruolo femminile nella società. Era nata a Torino da una famiglia seriamente antifascista, da sempre nella Resistenza. Isotta, giovanissima, fu staffetta partigiana. Il suo impegno fu soprattutto per la libertà e la democrazia e non esitò pertanto a contrastare tutti gli aspetti prepotenti e oscurantisti della politica e della società. E, proprio per questo, fu sempre in prima fila per difendere l’autonomia e la professionalità dei giornalisti. Dalla parte di tutti quei colleghi che in qualunque parte del mondo venivano incarcerati per reati di opinione.
E, anche in Italia, si battè perché nelle carceri fossero fondamentali giustizia, equità e dignità della persona. Nelle fila di Stampa Democratica si impegnò in tutti gli organismi sindacali e ordinistici della categoria: nel Direttivo dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, della FNSI, nelle commissioni sindacali, nella commissione Pari Opportunità del Consiglio Nazionale, tra i vertici del Circolo della Stampa di Milano. Attualmente era presidente del Festival Internazionale Cinematografico a regia femminile “Sguardoaltrove”
A livello internazionale non mancò mai la sua presenza. Organizzò la prima visita di giornaliste in Cina. Creò la Rete Italiana delle Giornaliste Europee. Ideò il Coordinamento Europeo dei Circoli della Stampa. Ma sostenne anche iniziative in Francia e a Nizza in particolare, convinta che Italia e Francia avevano insieme un ruolo europeo. Si adoperò perché fosse esaltato l’impegno dell’Esercito Italiano durante la seconda guerra mondiale a difesa delle comunità israelitiche. Volle che, a ricordo, sia nel Consolato Italiano a Nizza che a S. Martin Vesubie, fossero poste lapidi a memoria dell’impegno umano del nostro esercito. Non dimenticò mai il ruolo che ebbe di partigiana antifascista e, con Bianca Guidetti Serra e Lydia Franceschi pubblicò “L’altra metà della Resistenza” per valorizzare l’importanza della donna nella lotta di liberazione. Grande fu la sua soddisfazione e l’emozione quando il Comune di Cinisello Balsamo celebrò il 62° anniversario del 25 Aprile nominandola “Giornalista Partigiana della 107° Brigata Garibaldi” nel corso di un convegno che la inorgoglì: “Il dovere e il prezzo della libertà”. Isotta ha concluso in silenzio la sua vita. Quella vita che l’aveva vista sempre sulle barricate.

da: Stampa Democratica fondata da Walter Tobagi - Sempre da una parte sola. Quella dei giornalisti.

16 dicembre 2009

Piazza Fontana/ANPI Provinciale Milano.

Comunicato della Presidenza dell’ANPI provinciale di Milano

La Presidenza dell’ANPI prov.le di Milano, a fronte di quanto accaduto in Piazza Fontana nel pomeriggio di sabato 12 dicembre, precisa innanzitutto che, ricorrendo il 40° anniversario della strage di Piazza Fontana, il Comitato permanente antifascista, col Comune di Milano, con l’Associazione familiari vittime di Piazza Fontana, col Comune di Bresso, col Piccolo Teatro ed altre Associazioni, ha predisposto – quest’anno – un programma particolarmente intenso di manifestazioni, ispirate alla memoria ed alla riflessione. Si è trattato di ben dodici iniziative, in vari sedi anche periferiche, a carattere storico, politico e culturale, tutte perfettamente riuscite, con particolare concorso e partecipazione dei cittadini. Gli episodi deplorevoli avvenuti in Piazza Fontana non possono turbare il complessivo successo della iniziativa, ma ne va rilevata comunque la gravità per diverse ragioni.
E’ apparsa, prima di tutto, criticabile la decisione di particolari gruppi politici di svolgere un proprio corteo, separato nonostante che la manifestazione conclusiva (come tutte le altre) fosse di carattere unitario e si ispirasse ad obiettivi e parole d’ordine da tutti condivise (il ricordo dei morti e l’affettuosa partecipazione al dolore dei sopravvissuti e dei familiari, la ricerca della verità e della giustizia, il riconoscimento della matrice neo-fascista della strage, il definitivo inserimento di Giuseppe Pinelli tra le vittime innocenti della strage). Siffatta decisione non poteva che dare oggettivamente spazio ad altre iniziative, ed altri comportamenti assai meno controllabili e dunque di per sé pericolosi, che infatti hanno inciso in modo deplorevolmente negativo sullo svolgimento della manifestazione, alla quale – peraltro – avrebbe giovato anche una più oculata gestione, da parte dei responsabili dell’ordine pubblico, nella concomitanza di più cortei.
Quanto alle manifestazioni di dissenso, in piazza, nei confronti dei rappresentanti, delle istituzioni pubbliche, va rilevato che la manifestazione del dissenso, di per se lecita sempre, dovrebbe trovare altre forme allorché si tratta di ricordare una tragedia. Ai fischi si dovrebbe sostituire il silenzio, quando si tratta di onorare la memoria dei caduti e soprattutto quando ne venga fatta esplicita richiesta da parte dei familiari delle vittime. Non aver ottemperato neppure all’invito rivolto dal palco da parte del familiare di un caduto di Piazza Fontana, a nome anche di tutti gli altri, è veramente deplorevole e rappresenta una mancanza di rispetto proprio verso tutto ciò che si voleva ricordare. Con gli episodi successivi si è determinato un clima di estrema tensione, che ha turbato la regolare conclusione della manifestazione. E si deve solo al senso di responsabilità dei rappresentanti del Comitato antifascista, (che hanno rinunciato alla parola solo per evitare che si verificassero incidenti), se tutto si è concluso, anticipatamente ma senza incidenti, anche se nel vivo e profondo rammarico e nell’amarezza di molti dei partecipanti alla manifestazione.
La quale, peraltro, non può e non deve considerarsi conclusa. Si continuerà a perseguire gli obiettivi che ci si erano prefissi e ad insistere perché la tragica vicenda di Piazza Fontana non passi nell’oblio, perché i caduti, coloro che rimasero feriti, i familiari siano sempre circondati dall’affetto e dalla partecipazione umana che a loro è dovuta, perché si cerchi ancora tutta la verità sui colpevoli, sui mandanti, sulle parti dello Stato che hanno contribuito ad impedire o deviare il corso delle indagini, perché si accertino tutte le responsabilità anche politiche, insomma si perseveri nella ricerca della verità e della giustizia, venga abolito il segreto di Stato, vengano aperti gli archivi e – ove appaiano piste meritevoli di essere approfondite – siano riaperte le indagini.
Un lavoro, dunque, che deve continuare. La “vittoria” non sta nella presunta riconquista della piazza, come qualcuno ha proclamato in alcuni deliranti volantini, ma nell’accertamento della verità e nel raggiungimento della giustizia.
Con questo obiettivo, l’ANPI, che a mezzo del suo Presidente ha presentato da subito la solidarietà piena ai componenti dell’Associazione vittime della strage di Piazza Fontana ed al Presidente dell’Associazione vittime della strage di Brescia, ha deciso di promuovere un incontro con loro, a brevissima scadenza, anche per delineare il cammino da percorrere in futuro, per il perseguimento dei già ricordati obiettivi e per stringersi accanto ai familiari con amicizia e affetto, alla vigilia delle Festività natalizie che, per tutti, credenti e non credenti, rappresentano pace e giustizia.

15 dicembre 2009

CHIAMAMILANO

VENERDI 18 DICEMBRE 2009 h. 18
c/o CHIAMAMILANO, LARGO CORSIA DEI SERVI 1
Milano (MM 1 , San Babila)

INCONTRO PUBBLICO su:
Piazza Fontana, memoria e futuro.
Una storia dimenticata e/o rimossa:
La Casa dello Studente e del Lavoratore
nell’ex hotel Commercio occupato (28.11. 1968/18.08.1969)

* La lotta degli studenti fuorisede e dei lavoratori studenti immigrati
per i diritti fondamentali : STUDIO - LAVORO - CASA - CITTA’ ecc.
nel biennio 1968/69.

* Se ne parla e se ne discute nell’ambito della mostra , curata da Giuseppe Natale ed esposta fino al 20 dicembre presso il Negozio Civico di Chiamamilano.

Cresam (Centro ricerche e studi aree metropolitane)
giusnatale@tiscali.it

14 dicembre 2009

ANPI - gesto insano...

A.N.P.I.
A S S O C I A Z I O N E .N A Z I O N A L E .P A R T I G I A N I .D ’ I T A L I A
COMITATO NAZIONALE
.

La Presidenza e la Segreteria Nazionale dell’ANPI esprimono la loro decisa
condanna nei confronti del gesto insano con il quale è stato ferito il
Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Nell’esprimere un augurio per un pronto ristabilimento in salute, l’ANPI
rileva che, allorché il contrasto e perfino il conflitto tra diverse concezioni della
politica sfociano nella violenza, si verificano un imbarbarimento e un degrado
dei rapporti dai quali non possono che derivare profondi guasti per l’intera
comunità nazionale. Questa è la lezione che il passato doloroso della nostra
storia insegna.
Ciò sia detto quale ammonimento, anche se il gesto che ha colpito il
Presidente del Consiglio è stato compiuto da uno squilibrato. La dialettica e le
contrapposizioni politiche, sia detto una volta per tutte, debbono sempre
essere esercitate in forma democratica, per una elementare ragione di
coerenza con la conquista delle libertà sancite dalla nostra Costituzione.
Presidenza e Segreteria Nazionale Anpi

Una pericolosa speculazione...

Dopo l’aggressione a Berlusconi
una pericolosa speculazione
- da Micromega -
Nonostante sia stato subito chiarito che l'aggressore di Berlusconi fosse persona con problemi psichiatrici, forse suo stesso elettore (il padre ha dichiarato che la famiglia vota PdL), la destra non ha rinunziato a
strumentalizzare l'evento e farne l'argomento per una campagna di odio e di attacco non solo a tutti coloro che sono all'opposizione del centro destra ma anche a quella parte di centro-destra che mostra dubbi sulle
violenze verbali del capo del governo contro la magistratura, il Capo dello Stato, la Costituzione. Formigoni e la Moratti ne hanno profittato per criminalizzare le manifestazioni avvenute ieri in occasione del quarantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana e tutti vengono messi sotto lo stesso tritacarne da Spatuzza a Di Pietro a quanti non sono in aperta adorazione del Grande Unto del Signore che la Provvidenza Divina ha regalato all'Italia. Il ferimento di Berlusconi sarà sfruttato intensamente nei prossimi giorni già tutti i pennivendoli embededd del regime sono mobilitati a trasmettere angoscia, paura, per una sinistra che aggredisce e fa scorrere il sangue sul volto di Berlusconi e del Paese che simboleggia ed incarna, una "sinistra" che è diventata un ostacolo alla realizzazione della pax sociale economica e politica della destra. La strumentalizzazione per creare la Grande Vittima dell'Odio della Sinistra è cominciata da subito quando Berlusconi ha mostrato al pubblico piuttosto che nascondere, il sangue che gli imbrattava la faccia e tutti i giornalisti-fotografi hanno pubblicato l'immagine della sua faccia devastata dal colpo infertogli dal povero malato di mente. L'amplificazione data all'episodio è inquietante e prelude a brutti eventi. Nessun capo di governo delle democrazie europee avrebbe dato tanto risalto ad un evento certamente grave e spiacevole ma non iscrivibile ai fatti della politica. La politica non c'entra. C'entra l'impatto mediatico della strabordante ossessiva ed onnipotente figura del Presidente del Consiglio che da circa venti anni usa tutte le sue televisioni e tutto l'apparato informativo del Paese per imporre ossessivamente la sua figura. Il gesto folle di Tartaglia è frutto di questa ossessione massmediatica. Si vuole a qualsiasi costo arruolare il signor Massimo Tartaglia alla sinistra ed all'intera opposizione. Lo scopo è tappare la bocca.

Uno scopo di stampo fascista.
Pietro Ancona (14 dicembre 2009)

Berlusconi aggredito..!

11 dicembre 2009

la Democrazia in grave pericolo...

"Le eversive e volgari aggressioni del Presidente del Consiglio alla Corte Costituzionale ed alle Istituzioni di garanzia suscitano la giusta, forte e indignata riprovazione e protesta di tutti gli antifascisti e di tutti i democratici.
Per la democrazia italiana il momento è difficile.
In nome della Resistenza e della Costituzione si levi forte il monito dei partigiani, dei patrioti, e della più ampia unità degli antifascisti e dei democratici".

Presidenza e Segreteria Nazionale Anpi


Non ce la fa a trattenersi il premier italiano Silvio Berlusconi. L’occasione del congresso del Ppe a Bonn, secondo il suo punto di vista, è ghiotta. Doveva parlare di economia sociale e di mercato, ma ha approfittato per parlare delle sue vicende giudiziarie, del “partito dei giudici”, della Corte costituzionale in mano ad undici giudici di sinistra nominati da tre presidenti della Repubblica, “purtroppo” anche loro di sinistra. Insomma il solito tormentone.
Di fronte ad una platea importante, con capi di stato come Angela Merkel, Berlusconi parla a braccio. S’infervora e gesticola, sembra ansioso di volere condividere con chi lo ascolta la sua condizione di premier braccato dai media e dai giudici. Il Cavaliere non sembra percepire la freddezza della platea. Alcuni dei presenti si guardano intorno con aria smarrita, la Merkel, quando non fissa lo sguardo davanti a sé, chiacchiera con il suo vicino. Quelli che ridono e applaudono sono sempre gli stessi. Il premier va giù duro contro i giudici che deterrebbero la “sovranità” in Italia. Quando le leggi fatte dal Parlamento “non piacciono al partito dei giudici – spiega Berlusconi – questi si rivolgono alla Corte costituzionale che le abroga”.La platea non si scalda, a parte i soliti, nemmeno quando il presidente del Consiglio si autocelebra: “Coloro che credono in me si chiedono: mamma mia dove troviamo uno forte e duro e soprattutto con le palle come il signor Silvio Berlusconi”. I presenti restano freddi anche quando fa appello al disagio personale accennando ad una legge abrogata dalla Corte costituzionale. Quella che impediva che un cittadino venisse “rimesso nel girone infernale dei processi che rovina la vita a te, alla tua famiglia e ai tuoi cari”. Applauso finale, dovuto e tiepido, dopo la solita barzelletta. Al termine del discorso nessuno vuole commentare il “fuori tema” di Berlusconi. Questo a Bonn, perché a Roma è un’altra storia. Anche se Berlusconi assicura che la situazione descritta non deve preoccupare perché lui “ha le palle”, il presidente della Camera Gianfranco Fini è inquieto per le parole del premier. A pochi minuti dalla conclusione del discorso di Berlusconi, Fini insorge con una nota in cui spiega di non condividere le parole del presidente del Consiglio. Chiede, anzi, che Berlusconi faccia una precisazione ai delegati del Ppe per evitare che quest’ultimi facciano confusione “su quanto accade in Italia e sulle reali intenzioni del governo". Ma il presidente della Camera non si ferma e chiarisce il “ruolo di garanzia” ricoperto dalla Consulta, ruolo conferitogli dalla Costituzione. Fini ricorda poi che “la sovranità appartiene al popolo” e che Berlusconi “la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". E’ un Berlusconi contrariato e “stanco delle ipocrisie” quello che risponde a Fini che “non c’è nulla da chiarire”. Anche il Quirinale scende in campo con una nota in cui il Giorgio Napolitano è rammaricato e preoccupato per il “violento attacco” contro le “fondamentali istituzioni di garanzia italiane”.

09 dicembre 2009

corteo Piazza Fontana

40° STRAGE DI PIAZZA FONTANA
12 DICEMBRE 2009. Milano.
ore 15.00 Concentramento in Piazza della Scala
ore 15.30 Partenza del corteo per Piazza Fontana
ore 16.37 Piazza Fontana: Deposizione corone e discorsi -
“La città si ferma e ascolta”,
comunicazione con mezzi audiovisivi in ricordo della strage

07 dicembre 2009

piazza Fontana la lotta continua...

Vi segnaliamo questo video, (1970/72) immagini d'epoca che ci aiutano a riflettere..
le testimonianze dirette, il dolore, i dubbi, le paure... gli anni della strategia della tensione...
gli operai, gli studenti, i partigiani, che raccontano problemi di lavoro ed immigrazione...
tutto così lontano, tutto così vicino...
e come punto di partenza la strage di Piazza Fontana, ed allora, davvero la...
Lotta continua
da un idea di Pasolini.. 42 minuti di video suddivisi in fasi d'interesse e tempo che vi consigliamo di non perdere...
...." Sembra solo la storia di una strage quella provocata dalla bomba che il 12 dicembre 1969 uccise a Milano diciassette persone (18 con Pinelli). In realtà è la storia d'Italia degli ultimi quarant'anni. I personaggi e gli interpreti, i protagonisti e le comparse della parabola giudiziaria e politica di piazza Fontana sono in gran parte gli stessi che dalla fine degli anni '70 ad oggi ricorrono nelle alterne vicende italiane. Terroristi neri, agenti segreti, ministri, parlamentari, giudici, avvocati, testimoni e imputati, pentiti e irriducibili."....









ANPI Corsico - il paese della vergogna...


06 dicembre 2009

da Barcellona, dalla Catalugna... LO SBARCO

Cari amici dell'Anpi barona, ultimamente ci siamo sentiti, sono l'ex maestro della Barona ora in Catalugna, vecchia e amata....leggete sotto, aiutateci con un messaggio e se potete diffondete, qui sotto il cuore del blog www.losbarco.org .. Andrea De Lotto (maestro elementare)

E la nave va: il manifesto.
Siamo un gruppo di italiani/e che vivono a Barcellona.
Insieme ad amici (non solo italiani) assistiamo seriamente preoccupati a ciò che avviene in Italia. Certo la crisi c’è anche qua, ma la sensazione è che la situazione nel nostro Paese sia particolare, soprattutto sul lato culturale, umano, relazionale. Il razzismo cresce, così come l’arroganza, la prepotenza, la repressione, il malaffare, il maschilismo, la diffusa cultura mafiosa, la mancanza di risposte per il mondo del lavoro, sempre più subalterno e sempre più precario. I meriti e i talenti delle persone, soprattutto dei giovani, non sono valorizzati. Cresce la cultura del favore, del disinteresse per il bene comune, della corsa al denaro, del privato in tutti i sensi. In Spagna, negli ultimi mesi, sono usciti molti articoli raccontando quello che avviene in Italia, a volte in toni scandalistici, più spesso in toni perplessi, preoccupati, sconcertati.
Si è parlato dei campi Rom bruciati, dei provvedimenti di chiusura agli immigrati, delle aggressioni, dell’aumento dei gruppi neofascisti, delle ronde, dell’esercito nelle strade, della chiusura degli spazi di libertà e di democrazia, delle leggi ad personam. Dall’estero abbiamo il vantaggio di non essere quotidianamente bombardati da un’informazione (??) volgare e martellante, da logiche di comunicazione davvero malsane. E allora: che fare? Prima di tutto capire meglio, confrontarci, quindi provare a reagire. Siamo convinti che ci siano migliaia di esperienze di resistenza, di salvaguardia del territorio, di difesa dei diritti, della salute, di servizi pubblici di qualità. E che vadano sostenute.
Al termine di un percorso che abbiamo appena iniziato, vogliamo quindi organizzare una nave che parta da Barcellona e arrivi a Civitavecchia (o a Genova). Sarà la nave dei diritti, che ricorderà la nostra Costituzione e la sua origine, laica e pluralista, la centralità della libertà e della democrazia vera, partecipata, trasparente: dai luoghi di lavoro alle scuole, ai quartieri, ai servizi, al territorio. Ricorderà che il pianeta che abbiamo è uno, è questo, questo è il nostro mare, di tutti i popoli. Che chiunque ha diritto di esistere, spostarsi, viaggiare, migrare, come ha diritto che la sua terra non sia sfruttata, depredata. Ricorderà che le menzogne immobilizzano, mentre la verità è rivoluzionaria.
Ricorderà che cultura e arte sono i punti più alti del genere umano, sono fonte di gioia e piacere per chi li produce e per chi ne beneficia, non sono fatte per il mercato. Ricorderà che esistere può voler dire resistere, difendere la propria e l’altrui dignità, conservare la lucidità, il senso critico e la capacità di giudizio.
Creiamo ponti, non muri. È un grido di aiuto e solidarietà, che vogliamo unisca chi sta assistendo da fuori a un imbarbarimento pericoloso a coloro che già stanno resistendo e non devono essere lasciati/e soli/e.
Non siamo un partito, non siamo una fondazione, non sventoliamo bandiere, tanto meno bianche. Siamo piuttosto un movimento di cittadini/e che non gode di alcun finanziamento. Potete contattarci fin da subito all’indirizzo e-mail:
contatto@losbarco.org - Guardate il blog: - www.losbarco.org
Quando e come: La nave, un servizio di linea di cui occuperemmo una parte, dovrebbe partire giovedì 24 GIUGNO sera e rientrare domenica 27 GIUGNO sera. Durante il viaggio prevediamo di svolgere attività di vario tipo. Se hai qualche proposta, segnalacela. Stiamo cercando di contrattare dei prezzi accessibili (intorno ai 100 Euro per persona) e penseremo a forme di autofinanziamento (collette, sottoscrizioni, feste…) affinchè anche coloro che hanno difficoltà economiche (studenti, disoccupati, famiglie numerose…) possano partecipare. Aiutaci!
Stiamo lavorando su due possibili destinazioni: o Civitavecchia (e quindi: Roma) la nave in questo caso, essendo più grande, offre più servizi e ha saloni a disposizione per riunirsi, fare attività. o Genova, con il vantaggio di arrivare subito nel centro urbano. Si tratterebbe poi di organizzare un’ospitalità per UNA NOTTE e una giornata nella città di destinazione, in una piazza, con eventi, incontri, quanto nascerà.
Vi chiediamo: di far girare questa informazione e mandare osservazioni, il lavoro è in progress, di partecipare al viaggio se vivete qua o di aiutarci a preparare la parte di manifestazione “in Italia”: l’obiettivo è che partano 1000 persone (di tutte le età), altrimenti si penserà ad altro.
Chiediamo anche un’
adesione simbolica a gruppi italiani, europei, extraeuropei e a singole persone, intellettuali o meno, con messaggi di testo o video.

05 dicembre 2009

40° STRAGE di Piazza Fontana.




ANPI. Manifestazione Nazionale




Gli antifascisti hanno buona memoria.
Manifestazione nazionale contro il razzismo, in ricordo delle vittime delle leggi razziali e della barbarie nazifascista.
Sabato 12 dicembre • ore 15 • Piazza Martiri •Mirano (Venezia)



L’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, chiama a raccolta il popolo democratico per dire BASTA a tutti i razzismi.
Decine e decine ad oggi le adesioni di associazioni, sindacati e forze politiche (a partire da CGIL, CISL, UIL e ARCI) pervenute per questa grande iniziativa. E’ il segno di una profonda preoccupazione che sta attraversando il Paese: la sottocultura dell’intolleranza organizzata che avanza spedita miete consensi e silenzi inaccettabili.
Un deserto della ragione civile che appare irreversibile.
"Natale Bianco", felicitazioni istituzionali per l’esito di un referendum fuori confine che vieta la costruzione di strutture per la libera professione del culto islamico, 788 provvedimenti comunali emessi solo nel nord in 14 mesi (luglio 2008 - agosto 2009) contro gli immigrati.
Il Pacchetto Sicurezza: prodotto vergognoso dell’uso politico della paura per fini esclusivamente discriminatori.
BASTA!
I partigiani e gli antifascisti di tutta Italia lanciano un forte appello a tutte le forze politiche per avviare finalmente un percorso serio e responsabile di integrazione e dialogo, come detta la nostra Carta Costituzionale.
Per informazioni: ANPI Venezia: tel.0415220897 ‐ ANPI Nazionale: Tel. 063212345



04 dicembre 2009

non sono razzista...


No B day

A.N.P.I.
A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E P A R T I G I A N I D ’ I T A L I A
COMITATO NAZIONALE


Roma, 2 dicembre 2009

La Presidenza e la Segreteria Nazionale dell’ANPI, nel sottolineare
l’esigenza dell’unità tra tutte le forze antifasciste e democratiche,
auspica che la manifestazione “No B day” del 5 dicembre prossimo possa
costituire una positiva occasione per riaffermare con compostezza, serietà e
forza:
- il valore irrinunciabile della legalità e dell’eguaglianza di tutti i cittadini di
fronte alla legge;
- l’urgente necessità di una politica economica e sociale adeguata alla
tutela dell’occupazione, del lavoro e delle fasce più deboli;
- il più rigoroso rispetto della Costituzione e delle autonome funzioni delle
istituzioni repubblicane e dei poteri di garanzia, presupposto essenziale
su cui si fonda la nostra democrazia conquistata dalla Resistenza.

PRESIDENZA E SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

02 dicembre 2009

ANPI Barona - Metromondo

Sabato 12 Dicembre 2009
SERATA IN MEMORIA DELLE VITTIME
DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA (1969)
.
In collaborazione con Anpi Barona, serata in memoria delle vittime della strage di p.za Fontana (1969) e di Giuseppe PINELLI
Ore 20.30 cena (su prenotazione via e-mail o telefonandoci)
Ore 22.15 concerto del gruppo BAXAICO’ in tributo a F. De Andrè;
intervengono Ivano Tajetti dell’Anpi-Barona, Yuri Bogogna, giornalista di Radio Popolare, e Francesca De Lisi, giornalista;
Lo spettacolo, che vuole essere rappresentativo dell’intero percorso artistico dell’autore, include anche capolavori quali: ”La canzone di Marinella" “Amore che vieni, amore che vai” e “Bocca di Rosa”.I Baxaicò attraversano l’eredità multiforme lasciata da Fabrizio De André con una propria sensibilità artistica, condividendo in ogni concerto col pubblico quella “assenza apparecchiata per cena”
che tutti sentiamo dopo la morte di un così grande Maestro.www.myspace.com/baxaico
Serata con cena 13 euro; solo ingresso 5 euro

Arci Metromondo
Via Ettore Ponti, 40 - Milano - tel/fax 0289159168 - metromondo@tin.it - www.metromondo.it
.

01 dicembre 2009

ANPI Monza - sezione "Gianni Citterio"


Milano città APERTA

L'ANPI Sezione Barona, aderisce e invita a partecipare alla fiaccolata promossa da Milano Citta' Aperta dopo gli ultimi brutali sgomberi delle settimane scorse dei campi Rom di via Rubattino e di via Forlanini; l'appuntamento e' mercoledi' 2 dicembre alle ore 18 in piazza San Babila.
Eccovi qui di seguito l'appello informativo:

"Gentile Assessore Moioli, mio figlio vorrebbe sapere perché i bambini Rom hanno meno diritto di lui di stare insieme alle loro mamme, ai loro papà e ai loro fratelli e sorelle"
"Non posso sentirmi rappresentata da autorità che violano i diritti dei più deboli, non è questa la città che voglio!"
"Continuate a parlare del valore della famiglia e poi pretendete che le famiglie rom si dividano donne e bambini da una parte, uomini dall'altra..."
Queste sono solo alcune delle frasi delle migliaia di mail che in questi giorni sono state inviate al vicesindaco De Corato, all´Assessore Moioli e al Prefetto Lombardi da centinaia e centinaia di cittadini di Milano indignati per lo sgombero del campo Rom di via Rubattino dello scorso 19 novembre e per quello successivo di via Forlanini del 26 novembre. Sgomberi che hanno lasciato al freddo e senza un tetto centinaia di uomini, donne e bambini, senza prospettare per loro soluzioni alternative accettabili e condivise. Sgomberi che soffiano sul fuoco per creare artificialmente una finta emergenza che nasconda i problemi reali di Milano. Sgomberi che hanno interrotto preziosi percorsi di conoscenza reciproca tra cittadini italiani e Rom. Sgomberi che hanno negato ai bambini Rom di continuare ad andare a scuola assieme ai loro compagni italiani. Sgomberi che hanno violato i diritti (alla casa, alla salute, all´istruzione...) e le libertà fondamentali di centinaia di persone. Ma anche sgomberi che mai come in passato hanno suscitato l´indignazione e il rifiuto di una fetta consistente della cittadinanza milanese che ha deciso di affidare alle mail la proprie parole di sdegno e protesta.
Parole, che di fronte all´ostinato persistere del Comune nella medesima politica di chiusura e di rifiuto di ogni soluzione condivisa e concertata con la comunità Rom, invitiamo tutti a venire a ripetere e rendere visibili alla città in una
Fiaccolata in Piazza San Babila mercoledì 2 dicembre alle 18
per denunciare il carattere brutale degli sgomberi di via Rubattino e via Forlanini
sollecitare al più presto misure umanitarie nei confronti dei cittadini Rom sgomberati
chiedere la cessazione di ogni politica di sgomberi ciechi dei campi Rom da parte dell´Amministrazione comunale
Perché la convivenza pacifica si coltiva con il dialogo e la solidarietà, non con le ruspe!
Milano Città Aperta
Per adesioni: territorio.milanocittaperta@gmail.com

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