27 agosto 2019

Comandante ISO. Aldo Aniasi. - 27 agosto 2005.

27 agosto 2005.
Ci lasciava il Comandante Partigiano ISO. Aldo Aniasi.
Un amico fraterno dei nostri Partigiani Angelo Bornaghi 
e Pietro "Mario" Taietti, da sempre vicino alla nostra Sezione, e sino alla sua morte con la tessera ANPI Barona Milano 
in tasca, per lui il binomio FIAP e ANPI era strada ideale d'essere Partigiano... 
Tutta la Sezione lo ricorda commossa e grata per tutto quello che ha fatto per NOI tutti.


"Ogni uomo è le scelte che fa" - éViva in festa...

Ringraziando per l'invito... ANPI Barona Milano ci sarà... 





NORI... sempre con noi.

Auguri Nori, dovunque tu sia tu sei con noi... 
27-8-1923 - 6-11-2011


I luoghi della Memoria. ANPI Milano - ANED Milano.


Vi invitiamo a partecipare alla giornata del 75° anniversario dell’eccidio dei partigiani: VIRGINIO ARZANI “KIKIRIKÌ”, ANGELO ALIOTTA “DIEGO”, ANDREA BUSI “SILURINO” E SANSIN NIECZISLAVAWS “CENCIO”, barbaramente trucidati da una banda fascista il 29 agosto del 1944, che avrà luogo alle ore 10,30 di SABATO 31 AGOSTO 2019 A CERRETTO DI ZERBA (PC) nello spazio antistante il cippo/lapide posto all’ingresso del paese.
La giornata è a cura de: l'ANPI Provinciale di Genova, l'ANPI Provinciale di Milano, la sezione Anpi di Viguzzolo, la sezione Anpi Martiri di Via Tibaldi di Milano, insieme ai Comuni di Genova, Casalnoceto, Zerba e della Val Boreca (PC), con l’adesione/partecipazione dell'Istituto Pedagogico della Resistenza di Milano e delle Sezioni ANPI di Cerro Maggiore, di Limbiate e di Paderno Dugnano.
Il programma della giornata
Alle ore 10,30: Verrà inaugurato il nuovo cippo/lapide dei partigiani; 
Alle 10,45: verrà celebrata la messa dedicata alla memoria dei partigiani;
Alle ore 11,15: interverranno i rappresentanti dell’ANPI Provinciale di Genova e Milano, delle Sezioni ANPI Viguzzolo ecc. presenti ed  i rappresentanti delle Istituzioni di Genova, Zerba, Casalnoceto, Viguzzolo e della Comunità Montana della Val Boreca
Alle ore 12,15: Canti partigiani a cura di alcuni cantori del Coro ANPI Viguzzolo e del Coro ANPI Limbiate. 
La manifestazione si concluderà con l’aperitivo offerto a tutti i presenti dalle Sezioni ANPI Martiri di Viale Tibaldi di Milano e Viguzzolo e, a seguire, con il pranzo in uno dei migliori ristoranti della zona, con prenotazione obbligatoria, da comunicare  entro il 28/8 p.v. scrivendo una mail all’indirizzosezioneanpi.martiritibaldi@gmail.com
L’ECCIDIO DI CERRETO DI ZERBA (PC) NEL RESOCONTO DI “OLGA” – NELLA LOMBARDI
“Accompagnai i quattro feriti nella battaglia del Pertuso, Kikirikì, Cencio, Diego e Silurino nel trasferimento verso la Valtrebbia, ritenuta zona più sicura. Partimmo con Giulia come infermiera, Repubblica, Ivan e Raffica, di scorta; era l'alba del 27: i feriti erano coricati in slitte trainate da buoi, il tempo era bello.
Il 28 mattina, verso mezzogiorno, improvvisamente, sulle alture circostanti al paese di Artana, scorgiamo una colonna di nazi-fascisti rastrellatori che scende in direzione dell'abitato. Eravamo in trappola....Questa colonna di rastrellatori era composta da tedeschi e allievi ufficiali di artiglieria di Tortona. Questi ultimi furono con noi veramente buoni...non della stessa idea era il capitano, loro comandante.
Alla domanda:"Siete partigiani?", tutti si rispose affermativamente. Nonostante la mia resistenza, Kikirikì aggiunse che era comandante di distaccamento...Fummo fatti proseguire verso il Monte Lesima e lo raggiungemmo verso le 23. Lungo questo tragitto i nostri feriti venivano tolti della ceste e portati a spalla dagli allievi ufficiali. Cercavano di guadagnare tempo, sapendo che se incontravano le Brigate Nere dovevano consegnare loro i feriti. I Tedeschi sollecitavano la marcia, arrivando anche a minacciare gli allievi ufficiali. Giunti sulla sommità, passammo la notte nella casa rifugio.
Al mattino del 29, verso le ore 5, ci incamminammo verso Zerba e vi giungemmo prima di mezzogiorno. Qui ci raggiunse un gruppo di Brigate Nere appartenenti al gruppo di Genova Sampierdarena che ottennero dai Tedeschi la nostra consegna. Così, passammo nelle mani, feriti e prigioneri, di quegli assassini. Prima di lasciarci, gli allievi ufficiali raccomandarono alle Brigate Nere di risparmiare la vita dei feriti; poi insieme ai tedeschi proseguirono nel loro itinerario. A Zerba era anche giunto il ten. Pastorino, da noi curato e rispettato nell'ospedale di Rocchetta Ligure; questo figuro dimenticando quanto da noi aveva ricevuto, fu insensibile alle mie suppliche, affinché interferisse presso i comandi delle Brigate Nere per il rispetto dei feriti.
…Tutto si rese inutile, ci incamminammo ancora per poco. Arrivati sopra un piccolo spiazzo prativo ci ordinarono di deporvi i feriti. Era la fine. I feriti, consapevoli, erano sereni. Mi venne da piangere; solamente Cencio ad un certo momento invocò la mamma...Avrei voluto essere presso tutti; mi avvicinai a  Kikirikì; era fiero. Vedendo il mio pianto disse:"Adesso ci uccidono. Non me ne importa. Il tuo è l'ultimo viso amico che vedo. Cerca di farlo sapere alla mia mamma. Ma no, è tutto inutile, questi vili uccideranno anche voi". Gli ero ancora vicina quando le Brigate Nere iniziarono a sparare...Nella sparatoria una voce ferma gridò:"Fate presto, vigliacchi!". Erano le ultime parole di Kikirikì....Gridavo nella semi-incoscienza; gridai in faccia a quegli assassini tutto il mio disprezzo. Erano le dodici passate del 29 agosto 1944.”




RESISTENZA IN FESTA... ANPI Provinciale di Novara.

Per la Decima edizione di Resistenza in Festa l’Associazione Culturale Stella Alpina e il Comitato Provinciale dell’ANPI di Novara hanno lavorato spalla a spalla per costruire una Festa ricca di eventi.

Venerdì 6 settembre nella Sala Polivalente
alle 21,00 spettacolo teatrale IL PIU’ BELLO DI TUTTI I FRATELLI con la compagnia l’Altra Eva
Sabato 7 settembre al Palatenda
si inizia alle 16,30 con la presentazione del libro “Mussolini ha fatto anche cose buone” con l’autore Francesco Filippi
 Alle 18,30 Inaugurazione della mostra Mediterraneo: nessuno potrà dire “non sapevo” con l’autore Mauro Biani;
 ore 20,00 Musica popolare del Mediterraneo Regioni e ragioni della musica popolare con i DE TERRA
 ore 22,00 Omaggio a De Andrè on la band “Faber 70-73”
Domenica 8 settembre al Palatenda
Ore 11,30 La storica Banda degli ottoni a scoppio, per la prima volta a Pombia, suonerà percorrendo le vie del Paese per poi arrivare al Palatenda.
Ore 13,00 PRANZO SOCIALE
Ore 15,30 ANTIFASCISMO E NUOVE RESISTENZE, Tavola rotonda coordinata dal prof. Angelo Vecchi. 
Molte associazioni saranno presenti con i loro gazebo.
Resistenza in Festa da non perdere! 


21 agosto 2019

La Resistenza...

“Se ti chiederanno
A chi serve la pace?
Risponderai: a me!
Se ti chiederanno
A chi serve la democrazia?
Risponderai: a me!
Se ti chiederanno
A chi serve la libertà?
Risponderai: a me!
Se ti chiederanno perchè
Risponderai: per ricordare chi mi ha dato tutto ciò!
E quando ti chiederanno: chi fu?
La tua risposta sarà: La Resistenza!” 


- Osvaldo Grassi.


06 agosto 2019

è tempo di fascismo...

diumano agg. [comp. di dis-1 e umano]. – Che non ha o non conserva nulla di umano, che non pare proprio o degno dell’uomo: dolore d .; lanciò un urlo d.; lascivia d. (Carducci); viverelavorare in condizioni disumane. In partic., privo di sentimenti d’umanità, crudele, spietato (cfr. inumano): direttore dcon i suoi sottopostiferocia d.; con valore neutro: è dtormentarlo così. ◆ Avv. diumanaménte, in modo disumano: urlare disumanamentetrattare disumanamente i prigionieri. -                                                                               "Ci sfugge ogni nostra affinità con il prossimo: per questo ci stiamo avviando sul cammino della disumanità. Ogni qualvolta scompare la coscienza che ogni uomo in quanto tale un poco ci riguarda, la civiltà e l’etica cominciano a vacillare.
(Albert Schweitzer)

02 agosto 2019

Bologna 2 agosto 1980

"La strage non conclude 
ma anticipa
non fa i conti con il passato
ma lancia un messaggio
sinistro e minaccioso
verso il futuro."

Norberto Bobbio. 



2 agosto 1944 - Eccidio di Malga Zonta...


2 AGOSTO 1944 – ECCIDIO NAZIFASCISTA DI MALGA ZONTA (Vicenza). - Fucilazione del Comandante Partigiano “Marinaio” Bruno Viola e dei suoi 16 Compagni Partigiani: Quel giorno del 1944, 17 giovani partigiani del gruppo guidato dal Comandante Bruno Viola, che avevano trovato rifugio nella malga, furono allineati contro il muro esterno e barbaramente trucidati, sacrificio che permise ai loro compagni di sganciarsi  BRUNO VIOLA : Nato a Vicenza il 6 settembre 1924, ucciso alla Malga Zonta (Vicenza) il 12 agosto 1944, radiotelegrafista della Marina, Medaglia d’oro al valor militare alla memoriaRisiedeva con i genitori nel comune di Caldogno, quando decise di arruolarsi in Marina dove divenne radiotelegrafista. L’8 settembre 1943, si trovava a Roma, presso il “Distaccamento Marinai”. All’armistizio il giovane, che durante la Resistenza tutti avrebbero chiamato ” Marinaio”, raggiunse i suoi nel Vicentino e, nella primavera del 1944, si aggregò ad una piccola formazione di patrioti, attiva nella zona tra Gambugliano e Torreselle. Il gruppetto si aggregò poi al battaglione “Marzarotto”, operante nell’alta Val Posina. Ai primi d’agosto “Marinaio”, al quale era stato affidato il comando di una squadra della Divisione garibaldina “Garemi”, si portò alla Malga Zonta, dove gli Alleati avrebbero dovuto effettuare un aviolancio d’armi e munizioni. I rifornimenti non arrivarono mai. Invece, quasi certamente per una delazione, giunsero nella notte tra l’11 e il 12 agosto, nella zona di Passo Coe, reparti di SS e d’Alpenjaeger che cominciarono a rastrellare le malghe. Intorno alle 5 del mattino, uno dei dodici partigiani di Viola, che era stato lasciato di guardia, si accorse dell’arrivo dei tedeschi e diede l’allarme. Ma Malga Zonta era ormai completamente circondata. La coraggiosa reazione dei partigiani, male armati, non durò a lungo. “Marinaio”, i suoi dodici uomini e quattro dei malgari che si trovavano nel rifugio, furono fucilati sul posto, poche ore dopo la resa. La motivazione della ricompensa al valore attribuita a Bruno Viola ricorda che:«Comandante di una pattuglia di partigiani, teneva fronte per lungo tempo a soverchianti forze tedesche che l’avevano circondato. Terminate le munizioni, abbatteva in lotta corpo a corpo due nemici e con le armi ad essi strappate prolungava l’eroica resistenza finché sparata l’ultima cartuccia, veniva sopraffatto e catturato. Condotto alla fucilazione, insieme ad altri compagni, li incitava al supremo sacrificio e prima di morire lanciava in faccia ai carnefici il grido: “Viva l’Italia!”». A Bruno Viola sono state intitolate una via a Vicenza e una piazza a Caldogno.
ALLA MALGA ZONTA UNA LAPIDE RICORDA ANCHE LE ALTRE VITTIME DEI NAZISTI: Marcello Barbieri (nato a Valdagno nel 1926), Antonio Cocco (Monte di Malo,1912), Romeo Cortiana (1925), Ferdinando Dalla Fontana (Arsiero, 1924), Dino Dal Maso (Posina, 1926), Angelo Dal Medico (Monte di Malo, 1923), Gildo De Pretto (Posina, 1899), Giocondo De Vicari (Roncà, 1926), Bortolo Fortunato, Gelsomino Gasparoni (San Vito di Leguzzano, 1925), Angelo Losco (Posina, 1926), Giuseppe Marcante (Monte di Malo, 1925), Eupremio Marchet (Seren del Grappa, 1921), Mario Scortegagna (San Vito di Leguzzano, 1925), Giobatta Tessari (Malo, 1925), Domenico Zordan (Monte di Malo, 1921).

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