24 dicembre 2009

ANPI Barona, ma non solo.!

A.N.P.I. (ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA)
Sezione Barona
“Ente morale”, D.L. n.224 del 5 aprile 1945”

Cara socia, caro socio.

Ti invio questa mia comunicazione per informarti che domenica 10 gennaio 2010 presso la Cooperativa Barona - Ettore Satta – Ristorante “La Magolfa” di Via Modica 8, in Milano, come da tradizione ci sarà la nostra festa del tesseramento “La befana del Partigiano”.
Inoltre domenica 31 gennaio alle 9.15 sempre presso la nostra sede, l’assemblea annuale di sezione 2010 che, a norma di statuto, analizza, programma e pone profonde riflessioni sulla vita politica e operativa, nell’ambito territoriale ma soprattutto sociale di nostra competenza.
Visto, l’importanza delle tematiche attuali che affronteremo e che ci vedono impegnati su parecchi fronti, ti chiederei uno sforzo per assicurarci la tua presenza, determinante ed importante.
Nel frattempo ti avverto che la quota sociale per la tessera ANPI 2010 rimane invariata a 15 euro e che la tua tessera sarà disponibile dal 15 dicembre in poi. Quest’anno per chi volesse fare un regalo significativo per le imminenti festività, oppure per un 2010 migliore, (nell’ambito delle proprie conoscenze “antifasciste”) t’invitiamo a incrementare la nostra “forza” associativa…
un pensiero, un’iscrizione in più, sarà una bella sorpresa per tutti noi, e un bel biglietto da visita da presentare a questa società sempre più “malata”.
La tua sezione è aperta tutti i mercoledì sera, ci siamo trasferiti dal secondo piano al primo, vieni a trovarci per vedere la nuova sede, ti aspettiamo non solo in occasione delle iniziative che proponiamo ma soprattutto per la normale vita di costruzione, riflessione e programmazione.
Aiutaci a costruire la “nuova stagione dell’ANPI” con una altra tessera, un’idea, la tua disponibilità.
Ti assicuro che c’è molto spazio per un’azione personale e di vita associativa legata alla sua memoria e ai suoi ideali, ma al tempo stesso pronta a rinnovarsi e adeguarsi ai tempi.
La nostra “nuova stagione” ha bisogno anche di te, per tre importantissimi obiettivi da perseguire nei prossimi anni; La memoria, la difesa “attiva” della Costituzione e il risveglio della coscienza critica dei cittadini… la nostra nuova Resistenza.
Ancora una volta l’ANPI deve diventare la casa di tutti gli antifascisti e di tutti i combattenti per la libertà. In questa casa ci si deve stare bene, sentirsi a proprio agio, ed è anche compito della sezione, con il tuo aiuto creare questo clima “nuovo”.
Ringraziandoti per la tua cortese attenzione, colgo l’occasione per inviarti sentiti auguri per le prossime festività natalizie e di fine anno, con viva cordialità.

Il Presidente. - Ivano Tajetti.

21 dicembre 2009

ANPI Trezzano sul Naviglio a Ravensbruck...

L´A.N.P.I. di Trezzano sul Naviglio organizza nel periodo dal 25 Febbraio al 28 Febbraio 2010 un Viaggio della Memoria al Lager di Ravensbrück e alla cittá di Berlino.Il prezzo del viaggio pari a Euro 320.- é comprensivo di viaggio di andata e ritorno in pullman GT, trasferimenti vari, tre pernottamenti in Hotel **** con trattamento di mezza pensione, tasse incluse, visita al Lager di Ravenbrück, visita di un giorno alla cittá di Berlino con tour della cittá in Bus della durata di tre ore e accompagnamento di guida turistica in lingua italiana.Per informazioni e prenotazioni telefonare al No. 338 5655916

20 dicembre 2009

Isotta Gaeta non c'è più...

E’ morta nella sua casa che amava, fronte il mare. Sul golfo di Nizza.
Non perdiamo solo una giornalista attiva ed esemplare, non solo una convinta aderente a Stampa Democratica, ma una donna determinata ad affermare anche il ruolo femminile nella società. Era nata a Torino da una famiglia seriamente antifascista, da sempre nella Resistenza. Isotta, giovanissima, fu staffetta partigiana. Il suo impegno fu soprattutto per la libertà e la democrazia e non esitò pertanto a contrastare tutti gli aspetti prepotenti e oscurantisti della politica e della società. E, proprio per questo, fu sempre in prima fila per difendere l’autonomia e la professionalità dei giornalisti. Dalla parte di tutti quei colleghi che in qualunque parte del mondo venivano incarcerati per reati di opinione.
E, anche in Italia, si battè perché nelle carceri fossero fondamentali giustizia, equità e dignità della persona. Nelle fila di Stampa Democratica si impegnò in tutti gli organismi sindacali e ordinistici della categoria: nel Direttivo dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, della FNSI, nelle commissioni sindacali, nella commissione Pari Opportunità del Consiglio Nazionale, tra i vertici del Circolo della Stampa di Milano. Attualmente era presidente del Festival Internazionale Cinematografico a regia femminile “Sguardoaltrove”
A livello internazionale non mancò mai la sua presenza. Organizzò la prima visita di giornaliste in Cina. Creò la Rete Italiana delle Giornaliste Europee. Ideò il Coordinamento Europeo dei Circoli della Stampa. Ma sostenne anche iniziative in Francia e a Nizza in particolare, convinta che Italia e Francia avevano insieme un ruolo europeo. Si adoperò perché fosse esaltato l’impegno dell’Esercito Italiano durante la seconda guerra mondiale a difesa delle comunità israelitiche. Volle che, a ricordo, sia nel Consolato Italiano a Nizza che a S. Martin Vesubie, fossero poste lapidi a memoria dell’impegno umano del nostro esercito. Non dimenticò mai il ruolo che ebbe di partigiana antifascista e, con Bianca Guidetti Serra e Lydia Franceschi pubblicò “L’altra metà della Resistenza” per valorizzare l’importanza della donna nella lotta di liberazione. Grande fu la sua soddisfazione e l’emozione quando il Comune di Cinisello Balsamo celebrò il 62° anniversario del 25 Aprile nominandola “Giornalista Partigiana della 107° Brigata Garibaldi” nel corso di un convegno che la inorgoglì: “Il dovere e il prezzo della libertà”. Isotta ha concluso in silenzio la sua vita. Quella vita che l’aveva vista sempre sulle barricate.

da: Stampa Democratica fondata da Walter Tobagi - Sempre da una parte sola. Quella dei giornalisti.

16 dicembre 2009

Piazza Fontana/ANPI Provinciale Milano.

Comunicato della Presidenza dell’ANPI provinciale di Milano

La Presidenza dell’ANPI prov.le di Milano, a fronte di quanto accaduto in Piazza Fontana nel pomeriggio di sabato 12 dicembre, precisa innanzitutto che, ricorrendo il 40° anniversario della strage di Piazza Fontana, il Comitato permanente antifascista, col Comune di Milano, con l’Associazione familiari vittime di Piazza Fontana, col Comune di Bresso, col Piccolo Teatro ed altre Associazioni, ha predisposto – quest’anno – un programma particolarmente intenso di manifestazioni, ispirate alla memoria ed alla riflessione. Si è trattato di ben dodici iniziative, in vari sedi anche periferiche, a carattere storico, politico e culturale, tutte perfettamente riuscite, con particolare concorso e partecipazione dei cittadini. Gli episodi deplorevoli avvenuti in Piazza Fontana non possono turbare il complessivo successo della iniziativa, ma ne va rilevata comunque la gravità per diverse ragioni.
E’ apparsa, prima di tutto, criticabile la decisione di particolari gruppi politici di svolgere un proprio corteo, separato nonostante che la manifestazione conclusiva (come tutte le altre) fosse di carattere unitario e si ispirasse ad obiettivi e parole d’ordine da tutti condivise (il ricordo dei morti e l’affettuosa partecipazione al dolore dei sopravvissuti e dei familiari, la ricerca della verità e della giustizia, il riconoscimento della matrice neo-fascista della strage, il definitivo inserimento di Giuseppe Pinelli tra le vittime innocenti della strage). Siffatta decisione non poteva che dare oggettivamente spazio ad altre iniziative, ed altri comportamenti assai meno controllabili e dunque di per sé pericolosi, che infatti hanno inciso in modo deplorevolmente negativo sullo svolgimento della manifestazione, alla quale – peraltro – avrebbe giovato anche una più oculata gestione, da parte dei responsabili dell’ordine pubblico, nella concomitanza di più cortei.
Quanto alle manifestazioni di dissenso, in piazza, nei confronti dei rappresentanti, delle istituzioni pubbliche, va rilevato che la manifestazione del dissenso, di per se lecita sempre, dovrebbe trovare altre forme allorché si tratta di ricordare una tragedia. Ai fischi si dovrebbe sostituire il silenzio, quando si tratta di onorare la memoria dei caduti e soprattutto quando ne venga fatta esplicita richiesta da parte dei familiari delle vittime. Non aver ottemperato neppure all’invito rivolto dal palco da parte del familiare di un caduto di Piazza Fontana, a nome anche di tutti gli altri, è veramente deplorevole e rappresenta una mancanza di rispetto proprio verso tutto ciò che si voleva ricordare. Con gli episodi successivi si è determinato un clima di estrema tensione, che ha turbato la regolare conclusione della manifestazione. E si deve solo al senso di responsabilità dei rappresentanti del Comitato antifascista, (che hanno rinunciato alla parola solo per evitare che si verificassero incidenti), se tutto si è concluso, anticipatamente ma senza incidenti, anche se nel vivo e profondo rammarico e nell’amarezza di molti dei partecipanti alla manifestazione.
La quale, peraltro, non può e non deve considerarsi conclusa. Si continuerà a perseguire gli obiettivi che ci si erano prefissi e ad insistere perché la tragica vicenda di Piazza Fontana non passi nell’oblio, perché i caduti, coloro che rimasero feriti, i familiari siano sempre circondati dall’affetto e dalla partecipazione umana che a loro è dovuta, perché si cerchi ancora tutta la verità sui colpevoli, sui mandanti, sulle parti dello Stato che hanno contribuito ad impedire o deviare il corso delle indagini, perché si accertino tutte le responsabilità anche politiche, insomma si perseveri nella ricerca della verità e della giustizia, venga abolito il segreto di Stato, vengano aperti gli archivi e – ove appaiano piste meritevoli di essere approfondite – siano riaperte le indagini.
Un lavoro, dunque, che deve continuare. La “vittoria” non sta nella presunta riconquista della piazza, come qualcuno ha proclamato in alcuni deliranti volantini, ma nell’accertamento della verità e nel raggiungimento della giustizia.
Con questo obiettivo, l’ANPI, che a mezzo del suo Presidente ha presentato da subito la solidarietà piena ai componenti dell’Associazione vittime della strage di Piazza Fontana ed al Presidente dell’Associazione vittime della strage di Brescia, ha deciso di promuovere un incontro con loro, a brevissima scadenza, anche per delineare il cammino da percorrere in futuro, per il perseguimento dei già ricordati obiettivi e per stringersi accanto ai familiari con amicizia e affetto, alla vigilia delle Festività natalizie che, per tutti, credenti e non credenti, rappresentano pace e giustizia.

15 dicembre 2009

CHIAMAMILANO

VENERDI 18 DICEMBRE 2009 h. 18
c/o CHIAMAMILANO, LARGO CORSIA DEI SERVI 1
Milano (MM 1 , San Babila)

INCONTRO PUBBLICO su:
Piazza Fontana, memoria e futuro.
Una storia dimenticata e/o rimossa:
La Casa dello Studente e del Lavoratore
nell’ex hotel Commercio occupato (28.11. 1968/18.08.1969)

* La lotta degli studenti fuorisede e dei lavoratori studenti immigrati
per i diritti fondamentali : STUDIO - LAVORO - CASA - CITTA’ ecc.
nel biennio 1968/69.

* Se ne parla e se ne discute nell’ambito della mostra , curata da Giuseppe Natale ed esposta fino al 20 dicembre presso il Negozio Civico di Chiamamilano.

Cresam (Centro ricerche e studi aree metropolitane)
giusnatale@tiscali.it

14 dicembre 2009

ANPI - gesto insano...

A.N.P.I.
A S S O C I A Z I O N E .N A Z I O N A L E .P A R T I G I A N I .D ’ I T A L I A
COMITATO NAZIONALE
.

La Presidenza e la Segreteria Nazionale dell’ANPI esprimono la loro decisa
condanna nei confronti del gesto insano con il quale è stato ferito il
Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Nell’esprimere un augurio per un pronto ristabilimento in salute, l’ANPI
rileva che, allorché il contrasto e perfino il conflitto tra diverse concezioni della
politica sfociano nella violenza, si verificano un imbarbarimento e un degrado
dei rapporti dai quali non possono che derivare profondi guasti per l’intera
comunità nazionale. Questa è la lezione che il passato doloroso della nostra
storia insegna.
Ciò sia detto quale ammonimento, anche se il gesto che ha colpito il
Presidente del Consiglio è stato compiuto da uno squilibrato. La dialettica e le
contrapposizioni politiche, sia detto una volta per tutte, debbono sempre
essere esercitate in forma democratica, per una elementare ragione di
coerenza con la conquista delle libertà sancite dalla nostra Costituzione.
Presidenza e Segreteria Nazionale Anpi

Una pericolosa speculazione...

Dopo l’aggressione a Berlusconi
una pericolosa speculazione
- da Micromega -
Nonostante sia stato subito chiarito che l'aggressore di Berlusconi fosse persona con problemi psichiatrici, forse suo stesso elettore (il padre ha dichiarato che la famiglia vota PdL), la destra non ha rinunziato a
strumentalizzare l'evento e farne l'argomento per una campagna di odio e di attacco non solo a tutti coloro che sono all'opposizione del centro destra ma anche a quella parte di centro-destra che mostra dubbi sulle
violenze verbali del capo del governo contro la magistratura, il Capo dello Stato, la Costituzione. Formigoni e la Moratti ne hanno profittato per criminalizzare le manifestazioni avvenute ieri in occasione del quarantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana e tutti vengono messi sotto lo stesso tritacarne da Spatuzza a Di Pietro a quanti non sono in aperta adorazione del Grande Unto del Signore che la Provvidenza Divina ha regalato all'Italia. Il ferimento di Berlusconi sarà sfruttato intensamente nei prossimi giorni già tutti i pennivendoli embededd del regime sono mobilitati a trasmettere angoscia, paura, per una sinistra che aggredisce e fa scorrere il sangue sul volto di Berlusconi e del Paese che simboleggia ed incarna, una "sinistra" che è diventata un ostacolo alla realizzazione della pax sociale economica e politica della destra. La strumentalizzazione per creare la Grande Vittima dell'Odio della Sinistra è cominciata da subito quando Berlusconi ha mostrato al pubblico piuttosto che nascondere, il sangue che gli imbrattava la faccia e tutti i giornalisti-fotografi hanno pubblicato l'immagine della sua faccia devastata dal colpo infertogli dal povero malato di mente. L'amplificazione data all'episodio è inquietante e prelude a brutti eventi. Nessun capo di governo delle democrazie europee avrebbe dato tanto risalto ad un evento certamente grave e spiacevole ma non iscrivibile ai fatti della politica. La politica non c'entra. C'entra l'impatto mediatico della strabordante ossessiva ed onnipotente figura del Presidente del Consiglio che da circa venti anni usa tutte le sue televisioni e tutto l'apparato informativo del Paese per imporre ossessivamente la sua figura. Il gesto folle di Tartaglia è frutto di questa ossessione massmediatica. Si vuole a qualsiasi costo arruolare il signor Massimo Tartaglia alla sinistra ed all'intera opposizione. Lo scopo è tappare la bocca.

Uno scopo di stampo fascista.
Pietro Ancona (14 dicembre 2009)

Berlusconi aggredito..!

11 dicembre 2009

la Democrazia in grave pericolo...

"Le eversive e volgari aggressioni del Presidente del Consiglio alla Corte Costituzionale ed alle Istituzioni di garanzia suscitano la giusta, forte e indignata riprovazione e protesta di tutti gli antifascisti e di tutti i democratici.
Per la democrazia italiana il momento è difficile.
In nome della Resistenza e della Costituzione si levi forte il monito dei partigiani, dei patrioti, e della più ampia unità degli antifascisti e dei democratici".

Presidenza e Segreteria Nazionale Anpi


Non ce la fa a trattenersi il premier italiano Silvio Berlusconi. L’occasione del congresso del Ppe a Bonn, secondo il suo punto di vista, è ghiotta. Doveva parlare di economia sociale e di mercato, ma ha approfittato per parlare delle sue vicende giudiziarie, del “partito dei giudici”, della Corte costituzionale in mano ad undici giudici di sinistra nominati da tre presidenti della Repubblica, “purtroppo” anche loro di sinistra. Insomma il solito tormentone.
Di fronte ad una platea importante, con capi di stato come Angela Merkel, Berlusconi parla a braccio. S’infervora e gesticola, sembra ansioso di volere condividere con chi lo ascolta la sua condizione di premier braccato dai media e dai giudici. Il Cavaliere non sembra percepire la freddezza della platea. Alcuni dei presenti si guardano intorno con aria smarrita, la Merkel, quando non fissa lo sguardo davanti a sé, chiacchiera con il suo vicino. Quelli che ridono e applaudono sono sempre gli stessi. Il premier va giù duro contro i giudici che deterrebbero la “sovranità” in Italia. Quando le leggi fatte dal Parlamento “non piacciono al partito dei giudici – spiega Berlusconi – questi si rivolgono alla Corte costituzionale che le abroga”.La platea non si scalda, a parte i soliti, nemmeno quando il presidente del Consiglio si autocelebra: “Coloro che credono in me si chiedono: mamma mia dove troviamo uno forte e duro e soprattutto con le palle come il signor Silvio Berlusconi”. I presenti restano freddi anche quando fa appello al disagio personale accennando ad una legge abrogata dalla Corte costituzionale. Quella che impediva che un cittadino venisse “rimesso nel girone infernale dei processi che rovina la vita a te, alla tua famiglia e ai tuoi cari”. Applauso finale, dovuto e tiepido, dopo la solita barzelletta. Al termine del discorso nessuno vuole commentare il “fuori tema” di Berlusconi. Questo a Bonn, perché a Roma è un’altra storia. Anche se Berlusconi assicura che la situazione descritta non deve preoccupare perché lui “ha le palle”, il presidente della Camera Gianfranco Fini è inquieto per le parole del premier. A pochi minuti dalla conclusione del discorso di Berlusconi, Fini insorge con una nota in cui spiega di non condividere le parole del presidente del Consiglio. Chiede, anzi, che Berlusconi faccia una precisazione ai delegati del Ppe per evitare che quest’ultimi facciano confusione “su quanto accade in Italia e sulle reali intenzioni del governo". Ma il presidente della Camera non si ferma e chiarisce il “ruolo di garanzia” ricoperto dalla Consulta, ruolo conferitogli dalla Costituzione. Fini ricorda poi che “la sovranità appartiene al popolo” e che Berlusconi “la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". E’ un Berlusconi contrariato e “stanco delle ipocrisie” quello che risponde a Fini che “non c’è nulla da chiarire”. Anche il Quirinale scende in campo con una nota in cui il Giorgio Napolitano è rammaricato e preoccupato per il “violento attacco” contro le “fondamentali istituzioni di garanzia italiane”.

09 dicembre 2009

corteo Piazza Fontana

40° STRAGE DI PIAZZA FONTANA
12 DICEMBRE 2009. Milano.
ore 15.00 Concentramento in Piazza della Scala
ore 15.30 Partenza del corteo per Piazza Fontana
ore 16.37 Piazza Fontana: Deposizione corone e discorsi -
“La città si ferma e ascolta”,
comunicazione con mezzi audiovisivi in ricordo della strage

07 dicembre 2009

piazza Fontana la lotta continua...

Vi segnaliamo questo video, (1970/72) immagini d'epoca che ci aiutano a riflettere..
le testimonianze dirette, il dolore, i dubbi, le paure... gli anni della strategia della tensione...
gli operai, gli studenti, i partigiani, che raccontano problemi di lavoro ed immigrazione...
tutto così lontano, tutto così vicino...
e come punto di partenza la strage di Piazza Fontana, ed allora, davvero la...
Lotta continua
da un idea di Pasolini.. 42 minuti di video suddivisi in fasi d'interesse e tempo che vi consigliamo di non perdere...
...." Sembra solo la storia di una strage quella provocata dalla bomba che il 12 dicembre 1969 uccise a Milano diciassette persone (18 con Pinelli). In realtà è la storia d'Italia degli ultimi quarant'anni. I personaggi e gli interpreti, i protagonisti e le comparse della parabola giudiziaria e politica di piazza Fontana sono in gran parte gli stessi che dalla fine degli anni '70 ad oggi ricorrono nelle alterne vicende italiane. Terroristi neri, agenti segreti, ministri, parlamentari, giudici, avvocati, testimoni e imputati, pentiti e irriducibili."....









ANPI Corsico - il paese della vergogna...


06 dicembre 2009

da Barcellona, dalla Catalugna... LO SBARCO

Cari amici dell'Anpi barona, ultimamente ci siamo sentiti, sono l'ex maestro della Barona ora in Catalugna, vecchia e amata....leggete sotto, aiutateci con un messaggio e se potete diffondete, qui sotto il cuore del blog www.losbarco.org .. Andrea De Lotto (maestro elementare)

E la nave va: il manifesto.
Siamo un gruppo di italiani/e che vivono a Barcellona.
Insieme ad amici (non solo italiani) assistiamo seriamente preoccupati a ciò che avviene in Italia. Certo la crisi c’è anche qua, ma la sensazione è che la situazione nel nostro Paese sia particolare, soprattutto sul lato culturale, umano, relazionale. Il razzismo cresce, così come l’arroganza, la prepotenza, la repressione, il malaffare, il maschilismo, la diffusa cultura mafiosa, la mancanza di risposte per il mondo del lavoro, sempre più subalterno e sempre più precario. I meriti e i talenti delle persone, soprattutto dei giovani, non sono valorizzati. Cresce la cultura del favore, del disinteresse per il bene comune, della corsa al denaro, del privato in tutti i sensi. In Spagna, negli ultimi mesi, sono usciti molti articoli raccontando quello che avviene in Italia, a volte in toni scandalistici, più spesso in toni perplessi, preoccupati, sconcertati.
Si è parlato dei campi Rom bruciati, dei provvedimenti di chiusura agli immigrati, delle aggressioni, dell’aumento dei gruppi neofascisti, delle ronde, dell’esercito nelle strade, della chiusura degli spazi di libertà e di democrazia, delle leggi ad personam. Dall’estero abbiamo il vantaggio di non essere quotidianamente bombardati da un’informazione (??) volgare e martellante, da logiche di comunicazione davvero malsane. E allora: che fare? Prima di tutto capire meglio, confrontarci, quindi provare a reagire. Siamo convinti che ci siano migliaia di esperienze di resistenza, di salvaguardia del territorio, di difesa dei diritti, della salute, di servizi pubblici di qualità. E che vadano sostenute.
Al termine di un percorso che abbiamo appena iniziato, vogliamo quindi organizzare una nave che parta da Barcellona e arrivi a Civitavecchia (o a Genova). Sarà la nave dei diritti, che ricorderà la nostra Costituzione e la sua origine, laica e pluralista, la centralità della libertà e della democrazia vera, partecipata, trasparente: dai luoghi di lavoro alle scuole, ai quartieri, ai servizi, al territorio. Ricorderà che il pianeta che abbiamo è uno, è questo, questo è il nostro mare, di tutti i popoli. Che chiunque ha diritto di esistere, spostarsi, viaggiare, migrare, come ha diritto che la sua terra non sia sfruttata, depredata. Ricorderà che le menzogne immobilizzano, mentre la verità è rivoluzionaria.
Ricorderà che cultura e arte sono i punti più alti del genere umano, sono fonte di gioia e piacere per chi li produce e per chi ne beneficia, non sono fatte per il mercato. Ricorderà che esistere può voler dire resistere, difendere la propria e l’altrui dignità, conservare la lucidità, il senso critico e la capacità di giudizio.
Creiamo ponti, non muri. È un grido di aiuto e solidarietà, che vogliamo unisca chi sta assistendo da fuori a un imbarbarimento pericoloso a coloro che già stanno resistendo e non devono essere lasciati/e soli/e.
Non siamo un partito, non siamo una fondazione, non sventoliamo bandiere, tanto meno bianche. Siamo piuttosto un movimento di cittadini/e che non gode di alcun finanziamento. Potete contattarci fin da subito all’indirizzo e-mail:
contatto@losbarco.org - Guardate il blog: - www.losbarco.org
Quando e come: La nave, un servizio di linea di cui occuperemmo una parte, dovrebbe partire giovedì 24 GIUGNO sera e rientrare domenica 27 GIUGNO sera. Durante il viaggio prevediamo di svolgere attività di vario tipo. Se hai qualche proposta, segnalacela. Stiamo cercando di contrattare dei prezzi accessibili (intorno ai 100 Euro per persona) e penseremo a forme di autofinanziamento (collette, sottoscrizioni, feste…) affinchè anche coloro che hanno difficoltà economiche (studenti, disoccupati, famiglie numerose…) possano partecipare. Aiutaci!
Stiamo lavorando su due possibili destinazioni: o Civitavecchia (e quindi: Roma) la nave in questo caso, essendo più grande, offre più servizi e ha saloni a disposizione per riunirsi, fare attività. o Genova, con il vantaggio di arrivare subito nel centro urbano. Si tratterebbe poi di organizzare un’ospitalità per UNA NOTTE e una giornata nella città di destinazione, in una piazza, con eventi, incontri, quanto nascerà.
Vi chiediamo: di far girare questa informazione e mandare osservazioni, il lavoro è in progress, di partecipare al viaggio se vivete qua o di aiutarci a preparare la parte di manifestazione “in Italia”: l’obiettivo è che partano 1000 persone (di tutte le età), altrimenti si penserà ad altro.
Chiediamo anche un’
adesione simbolica a gruppi italiani, europei, extraeuropei e a singole persone, intellettuali o meno, con messaggi di testo o video.

05 dicembre 2009

40° STRAGE di Piazza Fontana.




ANPI. Manifestazione Nazionale




Gli antifascisti hanno buona memoria.
Manifestazione nazionale contro il razzismo, in ricordo delle vittime delle leggi razziali e della barbarie nazifascista.
Sabato 12 dicembre • ore 15 • Piazza Martiri •Mirano (Venezia)



L’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, chiama a raccolta il popolo democratico per dire BASTA a tutti i razzismi.
Decine e decine ad oggi le adesioni di associazioni, sindacati e forze politiche (a partire da CGIL, CISL, UIL e ARCI) pervenute per questa grande iniziativa. E’ il segno di una profonda preoccupazione che sta attraversando il Paese: la sottocultura dell’intolleranza organizzata che avanza spedita miete consensi e silenzi inaccettabili.
Un deserto della ragione civile che appare irreversibile.
"Natale Bianco", felicitazioni istituzionali per l’esito di un referendum fuori confine che vieta la costruzione di strutture per la libera professione del culto islamico, 788 provvedimenti comunali emessi solo nel nord in 14 mesi (luglio 2008 - agosto 2009) contro gli immigrati.
Il Pacchetto Sicurezza: prodotto vergognoso dell’uso politico della paura per fini esclusivamente discriminatori.
BASTA!
I partigiani e gli antifascisti di tutta Italia lanciano un forte appello a tutte le forze politiche per avviare finalmente un percorso serio e responsabile di integrazione e dialogo, come detta la nostra Carta Costituzionale.
Per informazioni: ANPI Venezia: tel.0415220897 ‐ ANPI Nazionale: Tel. 063212345



04 dicembre 2009

non sono razzista...


No B day

A.N.P.I.
A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E P A R T I G I A N I D ’ I T A L I A
COMITATO NAZIONALE


Roma, 2 dicembre 2009

La Presidenza e la Segreteria Nazionale dell’ANPI, nel sottolineare
l’esigenza dell’unità tra tutte le forze antifasciste e democratiche,
auspica che la manifestazione “No B day” del 5 dicembre prossimo possa
costituire una positiva occasione per riaffermare con compostezza, serietà e
forza:
- il valore irrinunciabile della legalità e dell’eguaglianza di tutti i cittadini di
fronte alla legge;
- l’urgente necessità di una politica economica e sociale adeguata alla
tutela dell’occupazione, del lavoro e delle fasce più deboli;
- il più rigoroso rispetto della Costituzione e delle autonome funzioni delle
istituzioni repubblicane e dei poteri di garanzia, presupposto essenziale
su cui si fonda la nostra democrazia conquistata dalla Resistenza.

PRESIDENZA E SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

02 dicembre 2009

ANPI Barona - Metromondo

Sabato 12 Dicembre 2009
SERATA IN MEMORIA DELLE VITTIME
DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA (1969)
.
In collaborazione con Anpi Barona, serata in memoria delle vittime della strage di p.za Fontana (1969) e di Giuseppe PINELLI
Ore 20.30 cena (su prenotazione via e-mail o telefonandoci)
Ore 22.15 concerto del gruppo BAXAICO’ in tributo a F. De Andrè;
intervengono Ivano Tajetti dell’Anpi-Barona, Yuri Bogogna, giornalista di Radio Popolare, e Francesca De Lisi, giornalista;
Lo spettacolo, che vuole essere rappresentativo dell’intero percorso artistico dell’autore, include anche capolavori quali: ”La canzone di Marinella" “Amore che vieni, amore che vai” e “Bocca di Rosa”.I Baxaicò attraversano l’eredità multiforme lasciata da Fabrizio De André con una propria sensibilità artistica, condividendo in ogni concerto col pubblico quella “assenza apparecchiata per cena”
che tutti sentiamo dopo la morte di un così grande Maestro.www.myspace.com/baxaico
Serata con cena 13 euro; solo ingresso 5 euro

Arci Metromondo
Via Ettore Ponti, 40 - Milano - tel/fax 0289159168 - metromondo@tin.it - www.metromondo.it
.

01 dicembre 2009

ANPI Monza - sezione "Gianni Citterio"


Milano città APERTA

L'ANPI Sezione Barona, aderisce e invita a partecipare alla fiaccolata promossa da Milano Citta' Aperta dopo gli ultimi brutali sgomberi delle settimane scorse dei campi Rom di via Rubattino e di via Forlanini; l'appuntamento e' mercoledi' 2 dicembre alle ore 18 in piazza San Babila.
Eccovi qui di seguito l'appello informativo:

"Gentile Assessore Moioli, mio figlio vorrebbe sapere perché i bambini Rom hanno meno diritto di lui di stare insieme alle loro mamme, ai loro papà e ai loro fratelli e sorelle"
"Non posso sentirmi rappresentata da autorità che violano i diritti dei più deboli, non è questa la città che voglio!"
"Continuate a parlare del valore della famiglia e poi pretendete che le famiglie rom si dividano donne e bambini da una parte, uomini dall'altra..."
Queste sono solo alcune delle frasi delle migliaia di mail che in questi giorni sono state inviate al vicesindaco De Corato, all´Assessore Moioli e al Prefetto Lombardi da centinaia e centinaia di cittadini di Milano indignati per lo sgombero del campo Rom di via Rubattino dello scorso 19 novembre e per quello successivo di via Forlanini del 26 novembre. Sgomberi che hanno lasciato al freddo e senza un tetto centinaia di uomini, donne e bambini, senza prospettare per loro soluzioni alternative accettabili e condivise. Sgomberi che soffiano sul fuoco per creare artificialmente una finta emergenza che nasconda i problemi reali di Milano. Sgomberi che hanno interrotto preziosi percorsi di conoscenza reciproca tra cittadini italiani e Rom. Sgomberi che hanno negato ai bambini Rom di continuare ad andare a scuola assieme ai loro compagni italiani. Sgomberi che hanno violato i diritti (alla casa, alla salute, all´istruzione...) e le libertà fondamentali di centinaia di persone. Ma anche sgomberi che mai come in passato hanno suscitato l´indignazione e il rifiuto di una fetta consistente della cittadinanza milanese che ha deciso di affidare alle mail la proprie parole di sdegno e protesta.
Parole, che di fronte all´ostinato persistere del Comune nella medesima politica di chiusura e di rifiuto di ogni soluzione condivisa e concertata con la comunità Rom, invitiamo tutti a venire a ripetere e rendere visibili alla città in una
Fiaccolata in Piazza San Babila mercoledì 2 dicembre alle 18
per denunciare il carattere brutale degli sgomberi di via Rubattino e via Forlanini
sollecitare al più presto misure umanitarie nei confronti dei cittadini Rom sgomberati
chiedere la cessazione di ogni politica di sgomberi ciechi dei campi Rom da parte dell´Amministrazione comunale
Perché la convivenza pacifica si coltiva con il dialogo e la solidarietà, non con le ruspe!
Milano Città Aperta
Per adesioni: territorio.milanocittaperta@gmail.com

30 novembre 2009

Direttivo di sezione

A.N.P.I. Sezione Barona. Milano.
“Ente morale”, D.L. n. 224 del 5 aprile 1945”

Viene convocato il direttivo di sezione,
allargato agli iscritti.
Mercoledì 2 dicembre ’09 ore 21.00
Presso la cooperativa Barona. Ettore Satta , Via Modica 8, Milano. (Primo piano)

Con il seguente ordine del giorno:
· Bilancio operativo 2009
· Appuntamenti importanti 2009/10
. Tesseramento 2010

. Rapporti con il Provinciale, Regionale, Nazionale.
· Varie ed eventuali

Si raccomanda la presenza visto l’importanza delle tematiche in discussione.

Il presidente.
.

Angelo Valdameri

Stanotte ci ha lasciati... Angelo Valdameri
socio ANPI Barona, antifascista e consigliere zona 6. Milano.
http://www.partecipami.it/?q=blog/209
un abbraccio a Cesarina...
un forte, sentito e commosso pensiero per ANGELO..!

25 novembre 2009

Milano. Strage di Piazza Fontana

Programma
CELEBRAZIONI DEL 40° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA
3 dicembre 2009
ore 17.00 Presentazione del libro “Una storia quasi soltanto mia” di Licia Pinelli e
di Piero Scaramucci (Edizioni Feltrinelli)
Casa della Cultura - Via Borgogna n. 3 - Milano
* 7 dicembre 2009
ore 12.00 Incontro del Presidente della Repubblica con l’Associazione familiari
vittime strage di Piazza Fontana 12 dicembre 1969, i componenti del
Comitato permanente antifascista contro il terrorismo e le stragi e
l’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo AIVITER
Presentazione del progetto “Casa della memoria”
Prefettura di Milano - Corso Monforte n. 31 - Milano
9 dicembre 2009
ore 14.30 Convegno “12 dicembre 1969 – 12 dicembre 2009. Ora e sempre in
difesa della democrazia”, a cura della Fondazione Di Vittorio e della
Camera del Lavoro di Milano
Salone Di Vittorio - Camera del Lavoro - C.so di Porta Vittoria n. 43 - Milano
9 e 10 dicembre 2009
ore 09.30 – 13.00 Visite guidate di studenti all’interno del Monte dei Paschi di Siena ex
Banca Nazionale dell’Agricoltura, al salone dove avvenne la strage
Piazza Fontana n. 4
10 dicembre 2009
ore 15.00 – 17.00 Assemblea unitaria dei Lavoratori del Monte dei Paschi di Siena ex
Banca Nazionale dell’Agricoltura, a cura dei sindacati del settore
bancario
Piazza Fontana n. 4
10 dicembre 2009
ore 21.00 Spettacolo teatrale “Segreto di Stato”, tratto dal libro ‘Piazza Fontana
nessuno è Stato’, organizzato dal Comune di Bresso
c/o l’hangar dell’aeroporto di Bresso - Via Gramsci n. 1 - Bresso (MI)
Ingresso ad inviti
11 dicembre 2009
ore 20.30 Concerto per ricordare: ”Piazza Fontana 1969-2009”, con i Cameristi e il Coro
di Voci Bianche del Teatro alla Scala, diretto da Alessandro Cadario, a cura
dell’Associazione familiari vittime strage di Piazza Fontana 12 dicembre 1969,
con il coordinamento tecnico/artistico dell’Associazione Arte&Amicizia
Teatro dal Verme - Via San Giovanni sul Muro, 2 - Milano
Ingresso libero
11 dicembre 2009
ore 21.00 Spettacolo “Mandorle Amare” di Valerio Cattano - Regia di Elio Gimbo,
promosso dal coordinamento nazionale dei lavoratori Fisac-Cgil del
gruppo Monte dei Paschi di Siena
Salone Di Vittorio - Camera del Lavoro - C.so di Porta Vittoria n. 43 - Milano
Ingresso ad inviti
12 dicembre 2009
ore 10.00 Comune di Bresso: Intitolazione dell’aula Consiliare alle vittime della strage
Bresso - Via Roma n. 25
ore 12.00 Museo di Milano - Inaugurazione Mostra fotografica
Via Sant’Andrea n. 6 - Milano
ore 15.00 Concentramento in Piazza della Scala
ore 15.30 Partenza del corteo per Piazza Fontana
ore 16.37 Piazza Fontana: Deposizione corone e discorsi - “La città si ferma e
ascolta”, comunicazione con mezzi audiovisivi in ricordo della strage
ore 18.30 Riapertura della sede storica di Via Rovello
Il Piccolo Teatro di Milano per le vittime di Piazza Fontana.
Quarant’anni dopo
“Considerate questa città” - antologia di letture, da Eschilo a Simone
Weil a cura di Marco Rampoldi, da un’idea di Luca Ronconi
“Vittime” - anteprima nazionale del film documentario di Giovanna
Gagliardo realizzato su iniziativa di AIVITER, MIBAC, Rai Cinema, Rai
Teche - produzione OffSide
Teatro Grassi - Via Rovello n. 2 - Milano
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria Tel. 848.800.304 www.piccoloteatro.org
13 dicembre 2009
ore 21.00 Spettacolo teatrale “E saremmo stati salvi. Storia e storie di Piazza
Fontana” di Paolo Colombo, con Lella Costa
Salone Di Vittorio - Camera del Lavoro - C.so di Porta Vittoria n. 43 - Milano
Ingresso libero
14 dicembre 2009
ore 21.00 Fondazione Di Vittorio
“dodici - dodici ’69 - la bomba”
dall’autunno caldo alla strage di piazza Fontana per il lavoro e la
democrazia. Opera civile con voci, musiche, testimonianze, dalla città e
dalle fabbriche realizzato su iniziativa di Tv Days - Milano
Teatro Studio - Via Rivoli n. 6 - Milano
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria Tel. 848.800.304 www.piccoloteatro.org
Ciclo di Seminari formativi per docenti e ciclo di incontri per docenti e studenti di scuole
medie superiori, promossi da Raccolte Storiche del Comune di Milano, Istituto Lombardo
di Storia Contemporanea, Fondazione ISEC sul tema ‘Anni Settanta: nuovi modi di vivere
la democrazia, nuove minacce alla democrazia. La strage di Piazza Fontana’.
Formatrice Prof.ssa Cinzia Venturoli
Raccolte Storiche - Palazzo Moriggia - Via Borgonuovo n. 23 - Milano
* da confermare

Donne, antifascismo e democrazia

“Donne, antifascismo e democrazia”
Dalla memoria al futuro, ricordando Nilde Iotti


Campagna nazionale dell’ANPI

L’ANPI promuove per sabato 28 novembre, alle ore 15, presso l’Aula Consiliare della Provincia di Roma sita in Palazzo Valentini, via IV novembre 119, un evento pubblico per annunciare una campagna nazionale sul rapporto donne e democrazia, in ricordo di Nilde Iotti nel decennale della scomparsa.
•Condurrà Concita De Gregorio (Direttore de l’Unità)
•Sono previsti interventi e testimonianze di Marisa Rodano, Livia Turco, Marisa Ombra, Eletta Bertani. Saranno presenti personalità del mondo della cultura, della politica, del sindacato.
•Porterà il saluto della Provincia la Presidente del Consiglio Provinciale Giuseppina Maturani, sarà presente l’Assessore alle Politiche Culturali Cecilia D’Elia e ha annunciato un suo messaggio il Presidente Nicola Zingaretti.
Protagoniste saranno le donne.
Dignità, rispetto di sé, libertà e coraggio delle proprie scelte, responsabilità verso se stesse e gli altri; difesa e potenziamento dei diritti sociali e di cittadinanza, a cominciare dal diritto al lavoro e ai servizi sociali, alla parità nella politica e nelle istituzioni; condivisione dei problemi e degli obiettivi da raggiungere, pari dignità di donne e uomini: sono i valori e gli obiettivi che le donne dell’ ANPI vogliono affermare e promuovere.
Tutto ciò ha radici profonde nell’antifascismo, nella Resistenza e nella Costituzione, nel percorso dell’Italia repubblicana che ha portato le donne a superare esclusione e soggezione, a “raddrizzare la schiena”, a risalire verso la libertà, a realizzare nuovi diritti e conquiste.
Valori, e voglia di affermarsi e contare, che appartengono alla maggioranza delle donne e delle ragazze che giorno per giorno con fatica e dignità cercano di realizzarsi: lavorando, studiando, costruendo i propri progetti di vita alla pari con gli uomini e al loro fianco.
LE DONNE DELL’ANPI SONO IN CAMPO per liberare e valorizzare intelligenze e competenze ancora inerti o svilite, che rappresentano una risorsa decisiva per rigenerare la democrazia e le istituzioni per una società migliore.
E’ per queste ragioni che l’iniziativa è dedicata, nel decennale della scomparsa, a Nilde Iotti che ha saputo essere, in una società ancora in ritardo, una donna “nuova”. Ha avuto il coraggio di scegliere. Si è assunta la responsabilità delle sue idee e dei suoi sentimenti. Ha saputo raggiungere i livelli più alti del “successo” politico e personale. Ha condiviso sempre con le donne il faticoso cammino di emancipazione e liberazione.
E’ sempre stata dalla loro parte.


giovedì 3 dicembre 2009 a Milano...


Il fiore Meraviglioso. ANPI Ispra.


24 novembre 2009

Acqua: Bene comune. ANPI Catania.

Giù le mani dall’ACQUA
Acqua: Bene comune.
Espropriate democrazia e Costituzione

Giorno 19 novembre, con l’ulteriore comando del voto di fiducia, il governo Berlusconi, con l’art 15 del decreto 135, ha imposto ai cittadini italiani la privatizzazione della gestione dell’acqua. Hanno votato compatti i partiti della maggioranza, dai grandi del Pdl e Lega, ai regionalisti siciliani, autodefinitosi “autonomisti”, dell’Mpa.
L’ ACQUA, a partire da quella che esce dai rubinetti, è il principale Bene comune dei cittadini, come l’aria. Acqua e aria determinano la vita. L’ acqua, basilare per la salvaguardia della salute, non può essere sottratta al pubblico controllo dei cittadini. L’ acqua, diritto universale fondamentale, è un valore primario dei diritti civili su cui si regge la nostra democrazia, sancita dalle norme costituzionali conquistate dagli atti valorosi di uomini e donne che si batterono nella Lotta di Liberazione per riconquistare libertà, giustizia, solidarietà, diritti ed equità sociali, violentemente represse dai nazifascisti.
Con questa legge Si espropriano le Regioni e i Comuni dalle proprie funzioni fondamentali di reale ed autonoma gestione del territorio, dei beni locali e dei servizi, sancita a chiari lettere dalla Costituzione. Si violano drasticamente le prerogative dello Statuto siciliano.

Si sottraggono ai cittadini i requisiti fondamentali che devono rappresentare una vera democrazia, con la partecipazione e la scelta diretta su questioni fondamentali che Li riguardano. Si cancellano le 400.000 firme, frutto della democrazia partecipata, consegnate nel 2007, proponenti una Legge di iniziativa popolare. Si Spoglia il Parlamento, in forma autoritaria, con il voto di fiducia e con la massima accelerazione del voto, dalla sua vera funzione democratica. Calpestando la volontà popolare si consegna l’ACQUA agli enormi interessi economici-finanziari rappresentati da ben noti gruppi nazionali e multinazionali. Entro il 2011, la gestione dei servizi idrici, attualmente affidata alle pubbliche strutture degli ATO controllate da Comuni e Province, sarà strutturalmente stravolta.
In questa maniera l’ ACQUA, da fondamentale Bene comune, viene trasformata in merce, in balia delle più ampie speculazioni, come già avvenuto in tante altre realtà mondiali. E’ conseguentemente facile prefigurare le tragiche ed inique conseguenze che a breve si determineranno sulle bollette e sulla qualità. A partire dal nostro territorio già attraversato ga grandi contraddizioni di gestione e di servizio. Anche a Catania, come già avvenuto da parecchi mesi in tante città e paesi della Sicilia, si deve organizzare la RESISTENZA in difesa del nostro principale BENE COMUNE.
giovedì 26 novembre alle ore 18.00
organizzato dall’A.N.P.I. – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – si terrà un pubblico incontro
presso il CPO Experia, via Plebiscito 782.

Invitiamo i cittadini, le forze politiche, sociali, sindacali ed associative a partecipare.
A.N.P.I. Catania
anpicatania@yahoo.it

18 novembre 2009

sabato 21 Novembre. ANPI Voghera

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
sezione di Voghera
Via Bellocchio n. 19
tel/fax 0383/49289
voghera@anpi.it

COMUNICATO STAMPA

fascismo e antifascismo
in provincia di Pavia

Sabato 21 novembre, alle ore 16, presso i locali della SOMS di via XX settembre 92, si terrà una iniziativa promossa dalla sezione ANPI e dalla SOMS.
Sarà presentata l’ultima pubblicazione di Ugo Scagni “Fascismo e Antifascismo nella provincia di Pavia”, una dettagliata ricostruzione - ben 380 azioni squadriste documentate - della violenza fascista in Lomellina, Pavese e Oltrepo che, a partire dal 1921, si sviluppò contro amministrazioni comunali, partiti, lavoratori e associazioni sindacali, aprendo la strada alla conquista del potere
L’autore dialogherà con il giornalista Claudio Jampaglia (caporedattore de Il Diario) illustrando la sua ricerca storica.
A seguire:
forse “nuovi”, comunque fascisti
da “La Butéga” a Casa Pound
falsi movimenti tra modernità e modernariato
Dibattito su un versante di concreta attualità con l'obiettivo di mettere a confronto e ragionare sui punti di contatto tra il fascismo della prima ora e le odierne organizzazioni che rivendicano ascendenze e riferimenti a quel preciso ambito ideologico. Verranno proiettati spezzoni video e immagini tratte in particolare dal volume “OLTRENERO - fotoreportage a firma di Marco Mathieu e Alessandro Cosmelli - Edizioni Contrasto" (per gentile concessione degli autori).


L'appello di Roberto Saviano.

L'ANPI aderisce all'appello di Roberto Saviano lanciato su la Repubblica, nella ferma convinzione che l'eguaglianza di ogni cittadino rispetto alla legge, regola fondamentale dello stato di diritto, non possa essere forzata e deviata per favorire interessi particolari come sta accadendo con tutta e grave evidenza nel caso della proposta di legge sul "processo breve".

Ad ANCONA la festa Nazionale ANPI.

Il XV Congresso dell'ANPI nel febbraio del 2011
Ad Ancona a fine giugno 2010 la Seconda Festa nazionale
Il Comitato Nazionale ANPI, riunitosi a Roma il giorno 29 ottobre, ha deciso la convocazione del Congresso Nazionale per febbraio 2011 preceduto dalla riunione del Consiglio Nazionale, da svolgersi nel febbraio 2010, che ne discuterà impostazione politica e modalità organizzative. II Comitato ha inoltre deliberato che la II Festa Nazionale avrà luogo nel prossimo anno ad Ancona a fine giugno 2010.
Restano confermate:
l'iniziativa nazionale del 28 novembre a Roma, per ricordare Nilde Iotti nel decennale della sua scomparsa e per lanciare la campagna nazionale "Donne, antifascismo e democrazia";
la partecipazione dell'ANPI alla manifestazione per il 40° anniversario della strage di Piazza Fontana a Milano;
l'iniziativa per il 50° anniversario dei fatti del luglio 1960;
la campagna nazionale per il rilancio della celebrazione del 25 aprile in tutti i Comuni di Italia;
la manifestazione del 12 dicembre a Mirano (VE) contro il razzismo;
la celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

29 novembre 1944... per non dimenticare


15 novembre 2009

La Resistenza in Europa - Albania

CONVEGNO CASA DELLA RESISTENZA FONDOTOCE
Domenica 29 novembre alle ore 9,15 si terrà a Fondotoce, presso la Casa della Resistenza un importante convegno sulla Resistenza in Europa.
Questa conferenza sarà l’inizio di una serie di conferenze di carattere internazionale che proseguiranno nei prossimi anni con l’obiettivo di far conoscere la resistenza degli italiani all’estero.
Si inizia con l’Albania, con il glorioso “Battaglione Gramsci” e la grande battaglia di Mavrove-Drashovice che salvò da sicuro massacro nazifascista 11.000 soldati e ufficiali italiani.
Una pagina di storia sconosciuta e di fratellanza tra i due popoli
Alleghiamo il volantino relativo all'iniziativa.
In attesa di incontrarvi, inviamo i migliori saluti
A.N.P.I. Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Associazione CASA DELLA RESISTENZA
ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA DI NOVARA
Come arrivare a FONDOTOCE:
In Autostrada Attraverso la Voltri-Gravellona Toce A-26
Uscire a Baveno
Dopo la galleria artificiale girare a sinistra
Attraversare la frazione di Feriolo e proseguire sempre diritto.
Alla grande rotonda (dopo circa 3 Km dall’uscita dall’Autostrada) girare a destra
dopo 50 metri girare a sinistra e subito dopo ancora a sinistra per Mergozzo.
Dopo 200 metri sulla sinistra si trova la Casa della Resistenza – Via Turati, 9 – FONDOTOCE - Verbania
PRANZO A FONDOTOCE
Per tutti coloro che al termine del Convegno intendono fermarsi a pranzo presso il Circolo Società di Mutuo Soccorso di Fondotoce è pregato di prenotare entro e non oltre giovedì 26 Novembre
mail:
preciso.ch@libero.it
oppure telefonando a Piero 0321 992236 cell. 340 7665577

Borsa di studio - ANPI Lambrate Ortica




























13 novembre 2009

Gli studenti del Manzoni di Milano.

A tutti gli studenti, i cittadini e le associazioni antifasciste milanesi
Scritte sui muri firmate con le celtiche, volantinaggi eseguiti da gruppi di 15 teste rasate munite di casco. Lotta Studentesca-Forza Nuova insieme ai loro simili di Blocco Studentesco-Cuore Nero-Casa Pound si stanno dando da fare ultimamente.
Noi, studenti e studentesse del Liceo Classico Manzoni non abbiamo alcuna intenzione né di rispondere ad atteggiamenti provocatori dei gruppuscoli neofascisti milanesi, né di cedere a questi spazio.
Le scuole sono il luogo dell'educazione alla cittadinanza democratica, della crescita culturale consapevole.
Per questo è temuta tanto da chi preferisce avere sudditi ignoranti anziché cittadini responsabili, tanto dai neofascisti che si burlano della Costituzione e delle leggi che fanno delle manfestazioni fasciste (legge Scelba) e incitanti all'odio razziale (legge Mancino) un reato.
Per rispondere abbiamo scelto di convocare un PRESIDIO ANTIFASCISTA
davanti al MANZONI in Via Orazio il 21 novembre alle 14.00 circa.
Il nostro appello si rivolge a tutti gli studenti delle scuole milanesi, e in maniera particolare di quelle che hanno ricevuto medesimi episodi da parte dei fascisti,e alle associazioni e ai cittadini della società civile e responsabile che ritengono che alla base di tutte le idee dell'Italia repubblicana e democratica debba esserci l'antifascismo.

Cooperativa del Popolo. Assago.

Riceviamo e volentieri
portiamo alla vostra attenzione
.

La Costituzione - Neri Marcoré

ABBIAMO L'OPPORTUNITA' DI AVERE LA COSTITUZIONE
RACCONTATA DA NERI MARCORE'
l'indirizzo emal :
segreteria_fondazione@camera.it
Abbiamo richiesto il video e in 15 giorni e' arrivato (non sembra vero!!) ed è gratuito
Il video con Neri Marcorè dovrebbe essere stato dato alle scuole
vedi link:
http://www.pubblicaamministrazione.net/governance/news/1818/costituzione-neri-marcore-ne-racconta-la-storia-in-un-video.html

Grazie alla segnalazione della Sezione ANPI Codè Montagnani Marelli

ANPI Cinisello Balsamo


10 novembre 2009

Il congedo dei Partigiani

Ringraziando Andrea Liparoto, per la segnalazione... concedetemi una breve riflessione, è bastato leggere questo piccolo articolo, inviatomi poi... (che piacere...) dall' Ufficio stampa Nazionale, (io oggi Repubblica proprio non l'ho letta) per sentirmi bene..! Una premessa dovuta, io la signora Alessandra Longo, non la conosco (non è mia amica) anzi se qualcuno sa chi è, la conosce, la ringrazi anche per me. Molto probabilmente la Signora Alessandra legge il blog della Sezione ANPI Barona di Milano... chi di voi l'avrà letto negli ultimi giorni, oppure avrà ricevuto una delle mie innumerevoli e.mail.. potrà senza alcun dubbio associare l'articolo di Repubblica a due post.. che trovate qui sotto sul blog, oppure appunto a due e.mail che ho inviato..!
Sono contento e ripeto, concedetemelo di portarvi a conoscenza della mia felicità... le mie due ore... rubate nella notte, agli amici, alla famiglia, al sonno... passate davanti al computer... per parlare, informare, far conoscere, la mia Associazione, la mia Sezione, i miei Partigiani e i miei compagni... allora a qualche cosa servono..! forse solo due righe su un giornale... ma si parla del mio amico Ghiri, del mio amico Lugano... ed allora dubbi, amarezze, la solita sindrome.. "che tanto serve a poco".. e poi, le solite critiche... mai riconoscimenti... ecco basta un piccolo articoletto e sono contento.. e poi sono anche triste... perchè, loro non ci sono più...!
Per loro... continuerò a studiare, continuerò a lavorare come sempre mi dicevano di fare... mio Padre, e un altro vecchio amico, il Partigiano Stell Fioravante, ed allora avevo solo diciotto anni.!
Scusatemi, perdonatemi il disturbo.
Ivano Tajetti.
ANPI Barona. Milano.
.

07 novembre 2009

Mons. Bottoni "La Democrazia sta morendo"

Da Micromega 3 novembre 2009 - All'annuale cerimonia organizzata dall'Anpi in memoria dei caduti partigiani al Campo della gloria del cimitero Maggiore di Milano, l'intervento più applaudito è stato quello di monsignor Gianfranco Bottoni, responsabile delle relazioni ecumeniche e interreligiose della Diocesi di Milano. Ha spiegato che "si assiste in questo periodo a una caduta senza precedenti della democrazia e dell'etica pubblica" e ha parlato di "continui colpi al sistema democratico" oltre che di "uno stato padrone a gestione personale". "È in corso - ha aggiunto - una morte lenta e indolore della democrazia, una progressiva eutanasia della repubblica nata dalla Resistenza".L’intervento di don Gianfranco Bottoni ha provocato la reazione ringhiosa della destra fascista di Milano con una aggressione verbale virulenta. Chi volesse comunicare il proprio sostegno a don Gianfranco Bottoni - in un momento in cui nella "chiesa gerarchica" rifulge invece il silenzio come metodo - può scrivere a: ecumenismo@diocesi.milano.it
Ecco il testo integrale dell'intervento di Mons. Gianfranco Bottoni:
La memoria dei morti qui, al Campo della Gloria, esige che ci interroghiamo sempre su come abbiamo raccolto l’eredità spirituale che Caduti e Combattenti per la Liberazione ci hanno lasciato. Rispetto a questo interrogativo mai, finora, ci siamo ritrovati con animo così turbato come oggi. Siamo di fronte, nel nostro paese, ad una caduta senza precedenti della democrazia e dell’etica pubblica. Non è per me facile prendere la parola e dare voce al sentimento di chi nella propria coscienza intende coniugare fede e impegno civile. Preferirei tacere, ma è l’evangelo che chiede di vigilare e di non perdere la speranza.È giusto riconoscere che la nostra carenza del senso delle istituzioni pubbliche e della loro etica viene da lontano. Affonda le sue radici nella storia di un’Italia frammentata tra signorie e dominazioni, divisa tra guelfi e ghibellini. In essa tentativi di riforma spirituale non hanno potuto imprimere, come invece in altri paesi europei, un alto senso dello stato e della moralità pubblica. Infine, in questi ultimi 150 anni di storia della sua unità, l’Italia si è sempre ritrovata con la “questione democratica” aperta e irrisolta, anche se solo con il fascismo l’involuzione giunse alla morte della democrazia. La Liberazione e l’avvento della Costituzione repubblicana hanno invece fatto rinascere un’Italia democratica, che, per quanto segnata dal noto limite politico di una “democrazia bloccata” (come fu definito), è stata comunque democrazia a sovranità popolare.La caduta del muro di Berlino aveva creato condizioni favorevoli per superare questo limite posto alla nostra sovranità popolare fin dai tempi di “Yalta”. Infatti la normale fisiologia di una libera democrazia comporta la reale possibilità di alternanze politiche nel governo della cosa pubblica. Ma proprio questo risulta sgradito a poteri che, già prima e ancora oggi, sottopongono a continui contraccolpi le istituzioni democratiche. L’elenco dei fatti che l’attestano sarebbe lungo ma è noto. Tutti comunque riconosciamo che ad indebolire la tenuta democratica del paese possono, ad esempio, contribuire: campagne di discredito della cultura politica dei partiti; illecite operazioni dei poteri occulti; monopolizzazioni private dei mezzi di comunicazione sociale; mancanza di rigorose norme per sancire incompatibilità e regolare i cosiddetti conflitti di interesse; alleanze segrete con le potenti mafie in cambio della loro sempre più capillare e garantita penetrazione economica e sociale; mito della governabilità a scapito della funzione parlamentare della rappresentanza; progressiva riduzione dello stato di diritto a favore dello stato padrone a conduzione tendenzialmente personale; sconfinamenti di potere dalle proprie competenze da parte di organi statali e conseguenti scontri tra istituzioni; tentativi di imbavagliare la giustizia e di piegarla a interessi privati; devastazione del costume sociale e dell’etica pubblica attraverso corruzioni, legittimazioni dell’illecito, spettacolari esibizioni della trasgressione quale liberatoria opportunità per tutti di dare stura ai più diversi appetitiŠDi questo degrado che indebolisce la democrazia dobbiamo sentirci tutti corresponsabili; nessuno è esente da colpe, neppure le istituzioni religiose. Differente invece resta la valutazione politica se oggi in Italia possiamo ancora, o non più, dire di essere in una reale democrazia. È una valutazione che non compete a questo mio intervento, che intende restare estraneo alla dialettica delle parti e delle opinioni. Al di là delle diverse e opinabili diagnosi, c’è il fatto che oggi molti, forse i più, non si accorgono del processo, comunque in atto, di morte lenta e indolore della democrazia, del processo che potremmo definire di progressiva “eutanasia” della Repubblica nata dalla Resistenza antifascista.Fascismo di ieri e populismo di oggi sono fenomeni storicamente differenti, ma hanno in comune la necessità di disfarsi di tutto ciò che è democratico, ritenuto ingombro inutile e avverso. Allo scopo può persino servire la ridicola volgarità dell’ignoranza o della malafede di chi pensa di liquidare come “comunista” o “cattocomunista” ogni forma di difesa dei principi e delle regole della democrazia, ogni denuncia dei soprusi che sono sotto gli occhi di chiunque non sia affetto da miopia e che, non a caso, preoccupano la stampa democratica mondiale.Il senso della realtà deve però condurci a prendere atto che non serve restare ancorati ad atteggiamenti nostalgici e recriminatori, ignorando i cambiamenti irreversibili avvenuti negli ultimi decenni. Servono invece proposte positivamente innovative e democraticamente qualificate, capaci di rispondere ai reali problemi, alle giuste attese della gente e, negli attuali tempi di crisi, ai sempre più gravi e urgenti bisogni del paese. Perché finisca la deriva dell’antipolitica e della sua abile strumentalizzazione è necessaria una politica nuova e intelligente.Ci attendiamo non una politica che dica “cose nuove ma non giuste”, secondo la prassi oggi dominante. Neppure ci può bastare la retorica petulante che ripete “cose giuste ma non nuove”. È invece indispensabile che “giusto e nuovo” stiano insieme. Urge perciò progettualità politica, capacità di dire parole e realizzare fatti che sappiano coniugare novità e rettitudine, etica e cultura, unità nazionale e pluralismi, ecc. nel costruire libertà e democrazia, giustizia e pace.Solo così, nella vita civile, può rinascere la speranza. Certamente la speranza cristiana guarda oltre le contingenza della città terrena. E desidero dirlo proprio pensando ai morti che ricordiamo in questi giorni. La fede ne attende la risurrezione dei corpi alla pienezza della vita e dello shalom biblico. Ma questa grande attesa alimenta anche la speranza umana per l’oggi della storia e per il suo prossimo futuro. Pertanto, perché questa speranza resti accesa, vorrei che idealmente qui, dal Campo della Gloria, si levasse come un appello a tutte le donne e gli uomini di buona volontà.Vorrei che l’appello si rivolgesse in particolare a coloro che, nell’una e nell’altra parte dei diversi e opposti schieramenti politici, dentro la maggioranza e l’opposizione, si richiamano ai principi della libertà e della democrazia e non hanno del tutto perso il senso delle istituzioni e dell’etica pubblica. A voi diciamo che dinanzi alla storia - e, per chi crede, dinanzi a Dio - avete la responsabilità di fermare l’eutanasia della Repubblica democratica. L’appello è invito a dialogare al di là della dialettica e conflittualità politica, a unirvi nel difendere e rilanciare la democrazia nei suoi fondamenti costituzionali. Non è tempo di contrapposizioni propagandistiche, né di beghe di basso profilo.L’attuale emergenza e la memoria di chi ha combattuto per la Liberazione vi chiedono di cercare politicamente insieme come uscire, prima che sia troppo tardi, dal rischio di una possibile deriva delle istituzioni repubblicane. Prima delle giuste e necessarie battaglie politiche, ci sta a cuore la salute costituzionale della Repubblica, il bene supremo di un’Italia unitaria e pluralista, che insieme vogliamo “libera e democratica”

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