Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI Barona Milano.
07 marzo 2025
06 marzo 2025
05 marzo 2025
26 febbraio 2025
25 febbraio 2025
21 febbraio 2025
Grazie Haidi. Un ricordo d'Ernesto Rossi
Un regalo emozionante e stupendo... da parte di Haidi Gaggio (Giuliani), le fotografie, la storia di un amore, di un'amicizia che pochi conoscono, una storia di vita, un libro segreto che si apre e ci concede di sorprenderci, tra gioie e dolori. Ernesto se ne andato in modo gentile e silenzioso, un po' come il suo carattere, tanti, nulla hanno saputo, tanti, costernati si sono chiusi nel dolore di una perdita inaspettata. Io e la Sezione ANPI Barona Milano siamo rimasti esposti ad un vento gelido intenso, lo scritto "la storia" di Haidi, mi, ci aiuta a riscaldarci, la memoria del ricordo ci porta ancora a pensare ad Ernesto ed a tutto quello che ha regalato a noi che abbiamo avuto il piacere di conoscerlo, d'amarlo. Ivano Taietti. 21 febbraio 2025.
Ernesto Rossi. (Porto San Giorgio 1940 - Trezzano sul Naviglio 2024)
03 febbraio 2025
Assemblea annuale di Sezione 16 febbraio...
Il calendario di Sezione disponibile per tutti... e in omaggio il braccialetto "80 anni di Libertà" a tutti i tesserati 2025. Venite a trovarci all'assemblea, alle riunioni settimanali, agli eventi, alle manifestazioni di Sezione. "1945/2025 ottantesimo della Liberazione.
31 gennaio 2025
25 gennaio 2025
17 gennaio 2025
Pietra d'inciampo; Partigiano Luigi Bertacchi.
11 gennaio 2025
Pietra d'Inciampo; Partigiano Adriano Pogliaghi
Il 23 gennaio alle 9:25 si svolgerà la cerimonia per la posa d'inciampo per Adriano Pogliaghi in via Zumbini 39. È la prima pietra d'inciampo del quartiere Barona.
Adriano aveva solo 22 anni quando morì.
A Milano lavorava come elettricista. Tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre 1943 entrò a far parte del gruppo giovanile socialista clandestino e venne nominato capo settore della zona S.Cristoforo - Barona. Teneva anche i collegamenti con il Varesotto.
Nella sua scheda Partigiana leggiamo che: "Partecipò attivamente all'opera propagandistica, lancio di manifestini, distribuzione di giornali, ecc.
Fu poi uno dei più attivi durante il grande sciopero del marzo 1944 e in quell'occasione fu arrestato perché con altri due compagni aveva sabotato un lungo tratto delle linea tranviaria."
Di quest'azione, avvenuta in via Biella, dove il tram faceva capolinea, esiste anche un articolo del Corriere della Sera: "Quattro giovinastri, senza Patria e senza coscienza, all'evidente soldo del nemico, hanno portato ieri la loro azione criminale contro un pezzo di rete tranviaria, in una via della città, compiendo l'atto insano del sabotaggio coll'asportare un tratto di binario." Presi dalla Muti, due furono costretti a portare in spalla i pezzi del binario divelto e agli altri due fu attaccato un cartello con scritto: "Mentre la Patria è dilaniata, io ho sabotato una linea tranviaria. Che cosa merito?". Così combinati furono fatti girare per le vie del centro e in Galleria. Poi vennero incarcerati a San Vittore. Adriano fu mandato a Bergamo al Comando Militare della Marina dovendo assolvere agli obblighi di leva ma con uno stratagemma riuscì a scappare e tornò a Milano per continuare la lotta Partigiana.
Fu nuovamente catturato in seguito all'arresto di alcuni suoi compagni che, durante gli interrogatori, fecero il suo nome. Dopo un periodo di detenzione nelle carceri milanesi fu inviato a Verona e da qui in Germania nel campo di concentramento di Mauthausen, dove arrivò senza due denti e senza i suoi occhiali, come risulta dalla scheda di registrazione compilata all'ingresso del campo. Il suo numero di matricola era: 126359. Triangolo rosso. Morì il 6 aprile 1945 alle 6:30 del mattino per denutrizione e infarto.