11 luglio 2006

Comunicato del Comitato nazionale indirizzato a tutte le strutture dell’ANPI diffuse sul territorio e a tutti gli Associati

Cari amici e compagni, la splendida vittoria che, nella consultazione referendaria del 25 e 26 giugno scorsi, ha visto l’ampia prevalenza dei NO che ha sconfitto il tentativo di riforma della nostra Costituzione elaborato e approvato in sede parlamentare dal centro destra ha avuto la nostra Associazione, dal suo vertice all’ultimo dei militanti, impegnata e schierata per la difesa della Carta fondamentale della nostra democrazia. Una Carta voluta dall’Assemblea Costituente nel 1946-’47 ed entrata in vigore il 1° gennaio 1948 nel segno di una nuova identità democratica e civile del nostro Paese, dopo la terribile esperienza del totalitarismo fascista e della sua alleanza con il totalitarismo nazista, a conclusione dell’eroica e drammatica lotta condotta dalla Resistenza per la liberazione dell’Italia, per la rinascita della nostra Patria e per dare ad essa una nuova identità. Nella nostra Costituzione campeggiano principi e valori inalienabili di libertà, di giustizia e di progresso sociale e regole di ordinamento che sono garanzie di salvaguardia nel tempo per la natura autenticamente democratica della nostra comunità nazionale. Tutti noi abbiamo vissuto la difesa della Costituzione apprezzandone innanzitutto la bellezza, la giovinezza, l’attualità, la necessità della sua piena applicazione, la stessa possibilità di modificarla solo in singoli punti che all’inveramento dei suoi principi possono contribuire. Il costante riferimento a quei principi e valori che costituisce l’essenza e la ragione stessa di vita della nostra Associazione ha guidato l’attività preziosa e l’impegno di tutti i nostri militanti ai quali il Comitato nazionale rivolge un ringraziamento e un riconoscimento fraterno. Essi hanno portato a termine, insieme a molti altri Enti e Associazioni democratici, a cominciare dalle forze dei sindacati dei lavoratori, sotto la presidenza e la guida del Senatore a vita Oscar Luigi Scalfaro, una battaglia che si colloca in continuità ideale con l’esperienza della lotta di Liberazione. E non può che essere motivo di grande soddisfazione per tutti noi aver potuto constatare che la grande maggioranza degli italiani, donne, uomini e giovani, pur nella difficoltà dei tempi che il nostro Paese sta attraversando, ha mostrato consapevolezza del valore democratico della posta in gioco.E’ nostra convinzione che la mobilitazione realizzata nei mesi e nelle settimane scorse non debba arrestarsi, ma debba proiettarsi nel futuro in nome della migliore conoscenza, della difesa e dell’attuazione della Costituzione.
IL COMITATO NAZIONALE ANPI
Roma, 3 luglio 2006

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