All'età di 100 anni è venuto oggi a mancare il partigiano Riccardo Cassin.
A 80 anni suonati il "vecio" sulla "sua" Grigna dava ancora la biada ai "pivei".
Come ai tempi in cui, con la sua enorme bravura alpinistica e conoscenza delle montagne, lasciava con un palmo di naso nazistelli e camicette nere che cercavano di "mettergli il sale sulla coda". E una corda al collo. Amava dire: «Per gli alpinisti le frontiere non sono ancora state inventate».
(Poi sottovoce precisava: «Per alpinist e cuntrabbandér...») Per fargli scintillare gli occhi buoni bastava poco: un para de bicer de vin de chel bun,
e lasciarlo parlare delle sue imprese sulle montagne di tutto il mondo. E delle imprese dei "suoi" Ragni di Lecco.
È consigliabile, soprattutto per i giovani, sotto l'ombrellone la lettura di:-
Riccardo Cassin, Cinquant’anni di alpinismo-
George Livanos "le Grec", Cassin: c’era una volta il sesto grado
Per meglio conoscere la vita di uno dei più straordinari italiani del XX° secolo.
Magari non per seguirne l'esempio sulle vie di VI° grado, ma per seguirne l'esempio di grandissimo livello etico e morale.
Di questi tempi, ce n'è un enorme bisogno.
http://www.anpi.it/uomini/cassin_riccardo.htm
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