“Mobilitiamoci per ridare dignità all’Italia”. Un appello che spontaneamente e contemporaneamente è stato lanciato in diverse città d’Italia e sottoscritto rapidamente da migliaia di uomini e donne.
Un appello che è stato pure rilanciato dalle colonne dell’Unità, dal direttore Concita De Gregorio. Una mobilitazione che ha il completo appoggio dell’Anpi.
E in particolare delle donne iscritte all’Associazione. Che attraverso il coordinamento femminile nazionale hanno diffuso una secca presa di pozione. .
“Come partigiane e come antifasciste siamo con tutte coloro che hanno risposto all’appello doveroso e appassionato de l’Unità. Questo anche a nome delle donne che nella Resistenza, per la propria dignità e per quella del proprio Paese, hanno pagato con la vita e sacrificato la propria giovinezza. Nel loro nome affermiamo con forza che il Presidente del Consiglio: offende ed umilia la loro memoria e le tante che nella democrazia si sono conquistate un nuovo posto nella società e nuovi diritti grazie al proprio impegno, alle proprie capacità, alla propria passione civile. Calpesta la Costituzione ed i valori su cui si basano l’autorevolezza, la credibilità, la dignità delle istituzioni”.
“ Con il suo stile di vita, e la sua idea delle donne, degna del peggiore machismo fascista - conclude il documento del coordinamento femminile nazionale dell’Anpi - lancia ai giovani e alle ragazze di oggi un messaggio devastante. Tutto ciò non è più tollerabile. Se ne deve andare. Ciò che accade interroga ciascuna di noi, la nostra coscienza, la nostra dignità, la nostra responsabilità. Diamo voce e visibilità alla nostra indignazione, diamo voce alle donne “vere”, che non vogliono svendere il proprio bene più prezioso: il rispetto per se stesse e l’amore per il proprio Paese”
Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI Barona Milano.
30 gennaio 2011
29 gennaio 2011
28 gennaio 2011
27 gennaio 2011
Ci mancavano i Partigiani...
Comunicato stampa
Ci mancavano i Partigiani.
A seguito recente articolo apparso sulle pagine locali di un quotidiano, in cui viene fortemente attaccato l’Istituto Pedagogico della Resistenza di Milano.
L’ANPI Barona Milano, a lettura di simili infondate notizie, sinceramente preoccupata per un tale atteggiamento provocatorio, invia una formale protesta alla redazione di “Libero” e per competenza territoriale ma anche “parte in causa” al Presidente della circoscrizione Comunale zona 6. Milano. Riscontriamo che un simile episodio giornalistico oltre che portare all’opinione dei lettori, fatti e dati che non trovano nessun riscontro nella ormai consolidata pratica operativa, politica, civile e sociale dell’Istituto, riporta riferimenti d’inadempienze che non sussistono, e proprio in tal senso l’Istituto Pedagogico della Resistenza ha da tempo legalmente risposto e presentato istanza. Quello che più colpisce inoltre è un attacco, infondato, retorico e revisionistico ai Partigiani. Ci par d’intuire che ancora una volta il giornalista e parte della maggioranza del Consiglio di zona 6 di Milano, con le parole del Presidente Massimo Girtanner più volte citate nell’articolo, usino un termine di paragone semplicemente politico, di parte e soprattutto alterato da giudizi “fascisti” che la storia d’Italia ha da tempo sconfessato ed eliminato.
La Resistenza e i Partigiani, espressione di un popolo intero, hanno costruito una Repubblica e scritto una carta fondante tra le più belle del mondo con il sangue e con limpida onestà politica e civile. Offendere con simili giudizi donne e uomini che ci hanno donato la Libertà, ci amareggia e sconforta, ricordando poi le parole di condivisione a questi valori del presidente circoscrizione sei di Milano, pronunciate pubblicamente il 25 aprile 2008 durante la manifestazione pubblica del 25 aprile, festa Nazionale della Liberazione. Sappiamo con certezza che l’Istituto Pedagogico della Resistenza è aperto a qualsiasi prospettiva di dialogo e chiarimento. Auspicando dunque una certa e immediata verità sui fatti, e un accordo che certifichi concretamente continuità storica, pedagogica e territoriale all’Istituto, soprattutto senza contrasti “Istituzionali” ci rendiamo disponibili a qualsiasi interlocuzione e confronto in merito.
La Resistenza, la Liberazione, la Costituzione da sempre ci indicano una strada democratica percorribile, e noi insieme a voi tutti siamo sempre lieti di percorrerla. “Per dignità e non per odio”
Ivano Tajetti.
Presidente ANPI Barona. Milano. Coordinatore ANPI zona 6. Milano.
26 gennaio 2011
25 gennaio 2011
24 gennaio 2011
23 gennaio 2011
21 gennaio 2011
neuroniattivi...
Nuova resistenza News...
http://neuroniattivi.blogspot.com/2011/01/nuovaresistenza-news-gennaio-2011.html
dal blog... Neuroniattivi...
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20 gennaio 2011
19 gennaio 2011
INDIGNATEVI...
Stéphane Hessel - Il partigiano indignato
“il nazismo è stato sconfitto, grazie al sacrificio dei nostri fratelli e sorelle della Resistenza e delle Nazioni unite contro la barbarie fascista. Ma questa minaccia non è sparita totalmente e la nostra irritazione contro l'ingiustizia è ancora intatta”. No, questa minaccia non è sparita totalmente. Perciò, chiamiamoci sempre ad “una vera insurrezione pacifica contro i mezzi di comunicazione di massa che non propongono come orizzonte per la nostra gioventù altro che il consumo di massa, il disprezzo dei più deboli e della cultura, l’amnesia generalizzata e la competizione a oltranza di tutti contro tutti”.
A coloro che vivranno il 21° secolo, diciamo con il nostro affetto:
CREARE È RESISTERE. RESISTERE È CREARE.
15 gennaio 2011
un gesto vile...
Scritte nazifasciste imbrattano i muri della sede ANPI Nazionale a Roma...
A.N.P.I.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
COMITATO NAZIONALE
COMUNICATO STAMPA
"Un gesto vile, il prodotto naturale del pesante clima di neofascismo che si respira in tutto il Paese. Clima alimentato anche da frequenti manifestazioni di revisionismo storico - spesso di iniziativa di amministrazioni pubbliche locali - che perseguono lo scopo di cancellare le radici civili dell'Italia: antifascismo e Resistenza.
L'ANPI invita tutte le coscienze sensibili e responsabili a vigilare e ad impegnarsi fattivamente nel presidio e nella promozione di quei valori che, con la Lotta di Liberazione, hanno consegnato a tutti gli italiani un Paese civile e democratico".
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI
13 gennaio 2011
12 gennaio 2011
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