Ho detto due sere fa, in Piazza Duomo, in un momento di collettiva euforia, che bisogna essere sempre vigilanti e non distrarsi anche nei momenti di festa, perché i pericoli sono sempre in agguato. Il richiamo era fondato.
Chi ne volesse una prova, dovrebbe riflettere su ciò che è avvenuto due giorni fa, nella Commissione di difesa della Camera. Mentre tutti pensavano al voto e commentavano i risultati, in Commissione difesa la maggioranza portava avanti e concludeva un disegno di legge, per alcuni aspetti, vergognoso, perché nel dettare una disciplina per le associazioni di interesse delle forze armate, non solo pretende la loro totale apoliticità (che significa? Non si potrà neppure difendere la Costituzione?), non solo le pone sotto un penetrante controllo del Ministero della difesa, ma mette sullo stesso piano tutti i combattenti e dunque anche quelli che combatterono con la Repubblica di Salò. E’ un progetto ricorrente, che abbiamo sempre avversato e che ora è stato posto alla ribalta proprio in un giorno di diffusa distrazione, respingendo ogni tentativo di modifica e perfino gli emendamenti e un disegno di legge in materia, proposti dall’opposizione.
Il fatto è di una gravità inaudita, che l’ANPI denuncia con forza e con sdegno; bisognerà impegnarsi, da adesso fino al momento in cui il testo arriverà all’esame dell’Assemblea di Montecitorio, perché esso venga profondamente e radicalmente cambiato, proprio nelle parti che ho indicato e soprattutto in quella iniqua equiparazione tra combattenti della libertà e combattenti in difesa della dittatura fascista.
Chiediamo l’impegno di tutte le organizzazioni dei combattenti per la libertà, delle forze democratiche, in Parlamento e fuori, e ci rivolgiamo ai cittadini che hanno a cuore la democrazia e credono nell’antifascismo, per avere il loro appoggio e il loro sostegno; e mobiliteremo tutti i nostri scritti perché facciano sentire la loro voce ed impediscano questo sconcio, che nega la nostra storia e la Resistenza e offende la memoria dei Caduti per la libertà.
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