Il Partigiano Tino Casali ci ha lasciato, ho avuto la fortuna di conoscerlo da bambino, nell'oltrepo Pavese, dove lui aveva combattuto, ricordo lui, mio Padre e Carlo Barbieri "Ciro" in un osteria di Casamarchese, che parlavano, parlavano e ricordavano i tempi della loro difficile gioventù... Tino nei miei ricordi di bambino mi sembrava sempre serio e un po' misterioso, ricordo il suo cappello una specie di coppola esagonale, quel cappello particolare che poi rivedrò sempre appeso all'attaccapanni di Via Mascagni, sede storica dell'ANPI Milanese, dove lo rincontrai per instaurare poi con lui un bellissimo rapporto di collaborazione, per una memoria che ormai fa parte del mio essere, io non più bambino, e lui "nonno" saggio e pieno di attenzioni verso i "giovani" ANPI che volevano fare, volevano dire, volevano esserci... Quanti consigli e suggerimenti, caro Tino, grazie per tutto quello che hai fatto, per tutto quello che ci hai lasciato... Anche tu sarai sempre qui con me... e il vento del nostro amato Oltrepo Pavese, non cesserà mai di soffiare... Bella Ciao Tino.!
Note Biografiche:
Agostino Casali (nome di battaglia Tino) nasce a Milano il 25 aprile 1920. Cresciuto in una famiglia di tradizione mazziniana e garibaldina, già a scuola ebbe a subire le conseguenze della mancata adesione alle organizzazioni fasciste. L’8 settembre 1943 Casali sotto il nome di Colombani August è partigiano nella Francia meridionale. Rientrato in Italia nei primi mesi del 1944, aderisce al PCI. Casali viene trasferito da Milano nelle formazioni Garibaldi dell’Oltrepò Pavese. Prima comandante del Battaglione “Cosenz”, poi commissario della Brigata “Casotti”, “Tino” alla vigilia dell’insurrezione è commissario di guerra della Divisione d’assalto “Antonio Gramsci”. Questa formazione di montagna, equipaggiata e armata con mezzi pesanti, dopo aspri combattimenti, superati il Po e il Ticino e liberate Voghera e Pavia, entra per prima a Milano il 27 aprile 1945. "La colonna di circa 600 partigiani dell’Oltrepò Pavese – si legge su l’Unità del 27 aprile 1945 – è sfilata per la città, tra due ali di popolo plaudente; essa ha percorso Corso Italia, ha attraversato piazza Duomo, avviandosi poi, per Corso Buenos Aires, verso il piazzale Quindici Martiri”, come era stata ribattezzata piazzale Loreto. Nel maggio del 1945 Tino Casali rappresenta le formazioni dell’Oltrepò nella costituenda Associazioni Partigiani d’Italia nell’Italia settentrionale finalmente liberata dai nazifascisti. Negli anni 1951-58 è segretario provinciale e regionale del Movimento dei Partigiani della Pace. Viene eletto consigliere comunale dal 1955 al 1965. Presiede dal 1976 al 1981, l’ente ospedaliero milanese “Luigi Sacco”. Dal 1980 al 1985 ricopre l’incarico di Assessore alla Sanità del Comune di Milano nella Giunta guidata da Carlo Tognoli.
Nel maggio del 1969 Casali è promotore del Comitato Permanente Antifascista per la Difesa dell’Ordine Repubblicano, riferimento fondamentale negli anni della strategia della tensione e del terrorismo. Casali ha rappresentato per oltre quarant’anni, come Presidente del Comitato Permanente Antifascista e dell’ANPI Provinciale di Milano, l’antifascismo milanese, e ha svolto una instancabile e continuativa azione a difesa delle istituzioni democratiche e della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. Nel 2006, al Congresso nazionale di Chianciano, Casali diventa Presidente Nazionale, succedendo ad Arrigo Boldrini, impossibilitato, per motivi di salute, a seguire l’Associazione. Attualmente era Presidente Onorario dell’ANPI Nazionale e dell’ANPI Provinciale di Milano.
Agostino Casali (nome di battaglia Tino) nasce a Milano il 25 aprile 1920. Cresciuto in una famiglia di tradizione mazziniana e garibaldina, già a scuola ebbe a subire le conseguenze della mancata adesione alle organizzazioni fasciste. L’8 settembre 1943 Casali sotto il nome di Colombani August è partigiano nella Francia meridionale. Rientrato in Italia nei primi mesi del 1944, aderisce al PCI. Casali viene trasferito da Milano nelle formazioni Garibaldi dell’Oltrepò Pavese. Prima comandante del Battaglione “Cosenz”, poi commissario della Brigata “Casotti”, “Tino” alla vigilia dell’insurrezione è commissario di guerra della Divisione d’assalto “Antonio Gramsci”. Questa formazione di montagna, equipaggiata e armata con mezzi pesanti, dopo aspri combattimenti, superati il Po e il Ticino e liberate Voghera e Pavia, entra per prima a Milano il 27 aprile 1945. "La colonna di circa 600 partigiani dell’Oltrepò Pavese – si legge su l’Unità del 27 aprile 1945 – è sfilata per la città, tra due ali di popolo plaudente; essa ha percorso Corso Italia, ha attraversato piazza Duomo, avviandosi poi, per Corso Buenos Aires, verso il piazzale Quindici Martiri”, come era stata ribattezzata piazzale Loreto. Nel maggio del 1945 Tino Casali rappresenta le formazioni dell’Oltrepò nella costituenda Associazioni Partigiani d’Italia nell’Italia settentrionale finalmente liberata dai nazifascisti. Negli anni 1951-58 è segretario provinciale e regionale del Movimento dei Partigiani della Pace. Viene eletto consigliere comunale dal 1955 al 1965. Presiede dal 1976 al 1981, l’ente ospedaliero milanese “Luigi Sacco”. Dal 1980 al 1985 ricopre l’incarico di Assessore alla Sanità del Comune di Milano nella Giunta guidata da Carlo Tognoli.
Nel maggio del 1969 Casali è promotore del Comitato Permanente Antifascista per la Difesa dell’Ordine Repubblicano, riferimento fondamentale negli anni della strategia della tensione e del terrorismo. Casali ha rappresentato per oltre quarant’anni, come Presidente del Comitato Permanente Antifascista e dell’ANPI Provinciale di Milano, l’antifascismo milanese, e ha svolto una instancabile e continuativa azione a difesa delle istituzioni democratiche e della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. Nel 2006, al Congresso nazionale di Chianciano, Casali diventa Presidente Nazionale, succedendo ad Arrigo Boldrini, impossibilitato, per motivi di salute, a seguire l’Associazione. Attualmente era Presidente Onorario dell’ANPI Nazionale e dell’ANPI Provinciale di Milano.
Nessun commento:
Posta un commento