quindi nessuno vieta a un editore di pubblicare libri fascisti.
Sarà la società sana, antifascista a far fallire quella casa editrice,
perché nessuno, si spera, comprerà quei libri.
A Torino è successo quello che in una società con valori antifascisti
doveva succedere.
È capitata la cosa migliore, che potesse capitare.
Chi ha vissuto i campi di concentramento sta fuori e gli altri stanno dentro? Sarebbe stato talmente imbarazzante che fortunatamente si sono invertite le cose».
(Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif)
In foto con la Presidente Nazionale ANPI Carla Nespolo.
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