08 settembre 2023

Le foto di morte... A che punto é la notte?

Noi ANPI Barona "Carlo Smuraglia" siamo attoniti e indignati di fronte alla mostra patrocinata dal Comune di Milano, dal titolo "Eyes of Mariupol". Di tutte le foto che si potevano utilizzare per sensibilizzare l'opinione pubblica sul dramma della guerra in Ucraina, si sono scelti scatti che ritraggono militi dichiaratamente neonazisti del battaglione Azov il cui comandante, Prokopenko, non ha mai nascosto le sue radici legate ad Hitler e Bandera. Si sono usati scatti che rimandano alla violenza della guerra, alla forza bruta e disumana. Addirittura si elogia il battaglione Azov come "il migliore battaglione Ucraino".

Ci chiediamo: gli occhi di Mariupol sono solo quelli dei militi? Per mesi si è parlato dei civili in pericolo costante a Mariupol, ma poi si sceglie di rappresentare solo la forza armata. Sgomenti ci interroghiamo sul perché non si faccia alcun passo umano, politico e culturale, che spinga verso la pace e non esalti la guerra.
Noi ANPI Barona "Carlo Smuraglia" continuiamo, come dal primo giorno dell'invasione russa, ad insistere perché si parli e si lavori per la pace.
Gli occhi di chi ha vissuto Mariupol, il dramma dell'assedio, degli attacchi, dovrebbero essere quelli dei cittadini, uomini, donne e bambini, che vogliono la pace, e che vogliono le loro vite ripristinate nella pace.
Milano, città medaglia d'oro della Resistenza, nei giorni che ricordano l'inizio della Resistenza italiana al nazifascismo, riscatto della Patria dopo anni di dittatura e morte, non può glorificare, per nessun motivo al mondo, chi crede nel nazismo tanto da imprimerselo nella pelle come tatuaggio.
Solidarietà totale a chi soffre, ma non a chi lotta nel solco della peggiore ideologia del XXº secolo.

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