Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI Barona Milano.
29 settembre 2008
26 settembre 2008
23 settembre 2008
17 settembre 2008
Atti Conferenza Regionale Lombardia
Pubblicati on-line integralmente gli atti della XIII Conferenza associativa regionale dell’ANPI Lombardia,
tenutasi alla sala dei Congressi di via Corridoni a Milano il 15 e il 16 marzo 2008.Tema della Conferenza:
“Far vivere i valori della Resistenza. Attuare la Costituzione".
a pag 179 l'intervento del nostro Presidente: Ivano Tajetti.
http://www.anpi.it/libri/anpi_lomb08.pdf
tenutasi alla sala dei Congressi di via Corridoni a Milano il 15 e il 16 marzo 2008.Tema della Conferenza:
“Far vivere i valori della Resistenza. Attuare la Costituzione".
a pag 179 l'intervento del nostro Presidente: Ivano Tajetti.
http://www.anpi.it/libri/anpi_lomb08.pdf
15 settembre 2008
Abdul
Abdul è morto a 19 anni, ucciso a colpi di spranga. Il continuo crescere dell’intolleranza, della violenza, nella città di Milano e nel Paese ci preoccupa, ancora una volta siamo a piangere vittime innocenti, ancora una volta dobbiamo riflettere e chiederci di questa terribile "normalizzazione".
Pensiamo che anche stavolta la colpa non sia solo dei due accusati, ma che molti responsabili, legittimano e giustificano simili azioni, a partire da coloro che costantemente esasperano il tema dell’immigrazione, la normalità del razzismo, la banalità del pogrom, la leggerezza dell’odio.
“Abdul è uno dei tanti illuminato dal fuoco sui campi rom da parte dei bravi cittadini, dalle vetrine delle sedi neonaziste, dai sorrisi con cui la politica dichiara ormai impunemente cose prima impensabili anche se non penalmente rilevanti”.
L'ingiusta scomparsa di Abdul ci spinge a ribadire con forza la necessità di ritrovare le ragioni della convivenza in una città divisa, in cui emergono con inaccettabile frequenza vecchie e nuove forme di razzismo, di fascismo.
Siamo vicini alla Famiglia, agli amici di Abdul William Guibre, e con il loro assenso, la nostra bandiera sarà ai funerali.
Coordinamento ANPI Milano zona.6.
Pensiamo che anche stavolta la colpa non sia solo dei due accusati, ma che molti responsabili, legittimano e giustificano simili azioni, a partire da coloro che costantemente esasperano il tema dell’immigrazione, la normalità del razzismo, la banalità del pogrom, la leggerezza dell’odio.
“Abdul è uno dei tanti illuminato dal fuoco sui campi rom da parte dei bravi cittadini, dalle vetrine delle sedi neonaziste, dai sorrisi con cui la politica dichiara ormai impunemente cose prima impensabili anche se non penalmente rilevanti”.
L'ingiusta scomparsa di Abdul ci spinge a ribadire con forza la necessità di ritrovare le ragioni della convivenza in una città divisa, in cui emergono con inaccettabile frequenza vecchie e nuove forme di razzismo, di fascismo.
Siamo vicini alla Famiglia, agli amici di Abdul William Guibre, e con il loro assenso, la nostra bandiera sarà ai funerali.
Coordinamento ANPI Milano zona.6.
11 settembre 2008
Commenti
La possibilità d'interagire nel nostro blog, è ancora poco sfruttata, pochi e rari commenti spesso solo su avvenimenti e notizie particolari... pensiamo che la possibilità d'intervenire immediatamente dopo la lettura della nostra proposta, sia in definitiva un ulteriore analisi e fonte d'interscambio importante, offrendovi questa possibilità senza censure preventive, speriamo serva a capire e a capirci... aspettiamo dunque i vostri commenti..!
Nel frattempo ringraziamo l'amico Domenico che ci segue dalla Sicilia, e che nel suo commento inserito in "La Normalizzazione" fa un analisi molto lucida ed esplicativa su una realtà a noi non sempre molto nota, ed apre una linea di pensiero che condividiamo. Grazie.!
Nel frattempo ringraziamo l'amico Domenico che ci segue dalla Sicilia, e che nel suo commento inserito in "La Normalizzazione" fa un analisi molto lucida ed esplicativa su una realtà a noi non sempre molto nota, ed apre una linea di pensiero che condividiamo. Grazie.!
09 settembre 2008
la Normalizzazione...
Tutto normale, l’offensiva alla memoria continua, avanti c’è posto, a quando il prossimo sproloquio?
Da anni siamo completamente in balia dei neo fascisti che un colpo al passato e un colpo al futuro, “vedi a Milano la riapertura di cuore nero”, con sistematica strategia negano la verità storica, si continua in tutti i modi possibili a confondere, intorpidire. Un ministro della Repubblica, e il sindaco della capitale, con perfetto tempismo all’avvicinarsi di una data simbolo della nostra memoria ci raccontano la loro verità di fascisti, e per l’ennesima volta dimostrano il loro tetro pensiero, il loro scarso bagaglio storico e culturale, la loro inguaribile protervia e sconcertante disinvoltura a riabilitare “mali assoluti”.
Siamo costernati, allibiti, chiediamo le dimissioni di un Ministro e di un Sindaco (fascisti) non ci sentiamo di essere rappresentati da simili individui. Ancora più forti e determinati ci stringiamo nuovamente intorno ai nostri valori, continueremo a difendere l’antifascismo, la resistenza , la costituzione.
Coordinamento ANPI Milano zona.6.
A.N.P.I. (ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA)
Sezioni: Barona – Giambellino – Lorenteggio – Porta Genova
A.N.P.I. A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E P A R T I G I A N I D ’ I T A L I A
In seguito alla dichiarazione del Ministro della Difesa Ignazio La Russa secondo la quale «anche i militari dell’RSI combatterono per la difesa della Patria», espressione di un revisionismo che pone sul medesimo piano storico ed etico dittatura e libertà, totalitarismo e democrazia, l’ANPI Nazionale ribadisce quella che è una verità storica inoppugnabile: in Italia c’è chi si è battuto per ridare libertà e dignità alla nazione −
Da anni siamo completamente in balia dei neo fascisti che un colpo al passato e un colpo al futuro, “vedi a Milano la riapertura di cuore nero”, con sistematica strategia negano la verità storica, si continua in tutti i modi possibili a confondere, intorpidire. Un ministro della Repubblica, e il sindaco della capitale, con perfetto tempismo all’avvicinarsi di una data simbolo della nostra memoria ci raccontano la loro verità di fascisti, e per l’ennesima volta dimostrano il loro tetro pensiero, il loro scarso bagaglio storico e culturale, la loro inguaribile protervia e sconcertante disinvoltura a riabilitare “mali assoluti”.
Siamo costernati, allibiti, chiediamo le dimissioni di un Ministro e di un Sindaco (fascisti) non ci sentiamo di essere rappresentati da simili individui. Ancora più forti e determinati ci stringiamo nuovamente intorno ai nostri valori, continueremo a difendere l’antifascismo, la resistenza , la costituzione.
Coordinamento ANPI Milano zona.6.
A.N.P.I. (ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA)
Sezioni: Barona – Giambellino – Lorenteggio – Porta Genova
A.N.P.I. A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E P A R T I G I A N I D ’ I T A L I A
COMITATO NAZIONALE
Comunicato stampa :
«Continuano a sovvertire la storia per dare assalto all’antifascismo, alla democrazia e alla libertà»
SULLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO IGNAZIO LA RUSSA RILASCIATE L’8 SETTEMBRE 2008 IN OCCASIONE DEL 65° ANNIVERSARIO DELLA DIFESA DI ROMA A PORTA S. PAOLO
SULLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO IGNAZIO LA RUSSA RILASCIATE L’8 SETTEMBRE 2008 IN OCCASIONE DEL 65° ANNIVERSARIO DELLA DIFESA DI ROMA A PORTA S. PAOLO
In seguito alla dichiarazione del Ministro della Difesa Ignazio La Russa secondo la quale «anche i militari dell’RSI combatterono per la difesa della Patria», espressione di un revisionismo che pone sul medesimo piano storico ed etico dittatura e libertà, totalitarismo e democrazia, l’ANPI Nazionale ribadisce quella che è una verità storica inoppugnabile: in Italia c’è chi si è battuto per ridare libertà e dignità alla nazione −
i partigiani, i 600.000 militari deportati nei campi di concentramento nazisti e le truppe angloamericane − e chi per riaffermare un dominio assoluto e criminale, ricorrendo anche a stragi di civili innocenti e deportazioni, cui parteciparono attivamente i militari della Repubblica di Salò già considerati dall’allora legittimo governo italiano collaborazionisti dei nazisti e quindi perseguibili penalmente. Con preoccupazione assistiamo all’ennesimo tentativo, da parte di illustri esponenti del Governo, di sovvertire la Storia d’Italia per dare assalto ai valori che l’hanno sorretta per sessant’anni: democrazia, antifascismo e libertà. E per evidenziare sempre di più l’importanza e l’urgenza della Memoria l’ANPI fa sue le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano pronunciate proprio in occasione della celebrazione per il 65º anniversario della difesa di Roma a Porta S. Paolo:
«(...) ho parlato e l’ho sempre sottolineato anche nelle celebrazioni della festa del 25 aprile – a Cefalonia come a Genova − di un duplice segno della Resistenza: quello della ribellione, della volontà di riscatto, della speranza di libertà e di giustizia di tanti giovani che combatterono nelle formazioni partigiane sacrificando in non pochi la loro vita; e quello del senso del dovere, della fedeltà e della dignità che animarono la partecipazione dei militari, compresa quella dei 600mila deportati nei campi tedeschi che rifiutarono l'adesione alla Repubblica di Salò».
8 settembre 2008
«(...) ho parlato e l’ho sempre sottolineato anche nelle celebrazioni della festa del 25 aprile – a Cefalonia come a Genova − di un duplice segno della Resistenza: quello della ribellione, della volontà di riscatto, della speranza di libertà e di giustizia di tanti giovani che combatterono nelle formazioni partigiane sacrificando in non pochi la loro vita; e quello del senso del dovere, della fedeltà e della dignità che animarono la partecipazione dei militari, compresa quella dei 600mila deportati nei campi tedeschi che rifiutarono l'adesione alla Repubblica di Salò».
8 settembre 2008
festa Democratica di Milano.
Sabato 13 settembre alle ore 18 alla Festa Democratica, che si svolge a Milano presso l’area PalaSharp (fermata MM Lampugnano), nel salone Area Coop,
si tiene un incontro, con la partecipazione delle Associazioni Partigiane, sul tema:
“Nata dalla Resistenza.
La Costituzione e i valori della lotta di Liberazione“.
Coordina l’incontro Pierluigi Angiuoni.
Partecipano: Mario Artali, Vice Presidente Fiap Nazionale
Antonio Pizzinato, Presidente Regionale ANPI Lombardia
Sarà proiettato il documentario:
Pietro Calamandrei, “Alle radici della Costituzione".
Canzoni della Resistenza saranno eseguite da Simonetta Interlandi e Mario Toffoli.
L’attrice Patrizia Bruno darà lettura di lettere dei partigiani
si tiene un incontro, con la partecipazione delle Associazioni Partigiane, sul tema:
“Nata dalla Resistenza.
La Costituzione e i valori della lotta di Liberazione“.
Coordina l’incontro Pierluigi Angiuoni.
Partecipano: Mario Artali, Vice Presidente Fiap Nazionale
Antonio Pizzinato, Presidente Regionale ANPI Lombardia
Sarà proiettato il documentario:
Pietro Calamandrei, “Alle radici della Costituzione".
Canzoni della Resistenza saranno eseguite da Simonetta Interlandi e Mario Toffoli.
L’attrice Patrizia Bruno darà lettura di lettere dei partigiani
08 settembre 2008
Il nostro caro Ministro...!
Intervenendo alla cerimonia [a Porta san Paolo] e parlando davanti al Capo dello Stato (che ha invitato tutti i cittadini a rafforzare la memoria della Resistenza) il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha reso omaggio anche ai militari dell'esercito della Repubblica Sociale Italiana che, «dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della Patria». «Farei un torto alla mia coscienza - ha detto La Russa - se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli della Nembo dell'esercito della Rsi, soggettivamente, dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della patria, opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli anglo-americani e meritando quindi il rispetto, pur nella differenza di posizioni, di tutti coloro che guardano con obiettività alla storia d'Italia».
Netta la replica del Capo dello Stato all'impudente discorso del ministro della Difesa La Russa: la Resistenza, ha sottolineato Napolitano, "andrebbe forse ricordata nella sua interezza" e per questo "ho parlato di un duplice segno della Resistenza: quello della ribellione, della volontà di riscatto, della speranza di libertà e di giustizia che condussero tanti giovani a combattere nelle formazioni partigiane" e "quello del senso del dovere, della fedeltà e della dignità che animarono la partecipazione dei militari, compresa quella dei seicentomila deportati nei campi tedeschi, rifiutando l'adesione alla Repubblica di Salò".Il discorso di Napolitano. "Vorrei incoraggiare tutti a rafforzare il comune impegno di memoria, di riflessione, di trasmissione alle nuove generazioni del prezioso retaggio della battaglia di Porta San Paolo, della difesa di Roma e della Resistenza", ha detto Napolitano, aprendo la cerimonia di commemorazione della Difesa di Roma."Tutte le componenti ideali, sociali, politiche, della società italiana, - ha aggiunto il Capo dello Stato - si possono trovare nel sentire come propria la Costituzione, nel rispettarla, nel trarne ispirazione". Il presidente ha esortato tutte le forze politiche ad "animare un clima di condiviso patriottismo costituzionale".Napolitano ha ricordato come "L'8 settembre 1943 sancì il crollo - nella sconfitta e nella resa, nonostante il sacrificio e l'eroismo dei nostri combattenti - di quel disegno di guerra, in alleanza con la Germania nazista, che aveva rappresentato lo sbocco fatale e l'epilogo del fascismo. Ma quell'8 settembre annunciò nello stesso tempo la nascita della Resistenza, nel duplice segno che la caratterizzò fino all'insurrezione vittoriosa e alla Liberazione del 25 aprile del '45".Nel clima "di dissoluzione e pauroso sbandamento che seguì l'armistizio con le forze anglo-americane, avrebbe davvero potuto essere travolta la patria : così non fu, così non sarebbe stato, perchè nacque in quello stesso giorno un decisivo moto di riscossa e di rinascita, che chiamammo ben presto Resistenza".
Da la Repubblica online, 8 settembre 2008
Netta la replica del Capo dello Stato all'impudente discorso del ministro della Difesa La Russa: la Resistenza, ha sottolineato Napolitano, "andrebbe forse ricordata nella sua interezza" e per questo "ho parlato di un duplice segno della Resistenza: quello della ribellione, della volontà di riscatto, della speranza di libertà e di giustizia che condussero tanti giovani a combattere nelle formazioni partigiane" e "quello del senso del dovere, della fedeltà e della dignità che animarono la partecipazione dei militari, compresa quella dei seicentomila deportati nei campi tedeschi, rifiutando l'adesione alla Repubblica di Salò".Il discorso di Napolitano. "Vorrei incoraggiare tutti a rafforzare il comune impegno di memoria, di riflessione, di trasmissione alle nuove generazioni del prezioso retaggio della battaglia di Porta San Paolo, della difesa di Roma e della Resistenza", ha detto Napolitano, aprendo la cerimonia di commemorazione della Difesa di Roma."Tutte le componenti ideali, sociali, politiche, della società italiana, - ha aggiunto il Capo dello Stato - si possono trovare nel sentire come propria la Costituzione, nel rispettarla, nel trarne ispirazione". Il presidente ha esortato tutte le forze politiche ad "animare un clima di condiviso patriottismo costituzionale".Napolitano ha ricordato come "L'8 settembre 1943 sancì il crollo - nella sconfitta e nella resa, nonostante il sacrificio e l'eroismo dei nostri combattenti - di quel disegno di guerra, in alleanza con la Germania nazista, che aveva rappresentato lo sbocco fatale e l'epilogo del fascismo. Ma quell'8 settembre annunciò nello stesso tempo la nascita della Resistenza, nel duplice segno che la caratterizzò fino all'insurrezione vittoriosa e alla Liberazione del 25 aprile del '45".Nel clima "di dissoluzione e pauroso sbandamento che seguì l'armistizio con le forze anglo-americane, avrebbe davvero potuto essere travolta la patria : così non fu, così non sarebbe stato, perchè nacque in quello stesso giorno un decisivo moto di riscossa e di rinascita, che chiamammo ben presto Resistenza".
Da la Repubblica online, 8 settembre 2008
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