19 maggio 2009

ANPI/Donne

“E’ un fatto importantissimo che l’ANPI abbia deciso di riaprire la battaglia delle donne!” ha usato parole di incoraggiamento Livia Turco alla Conferenza “Più forza all’antifascismo e alla democrazia: più donne nell’ANPI”. Presenti la CGIL, l’ARCI, l’UGL, la Rete degli Studenti Medi, l’Unione degli Studenti. “Il silenzio delle donne oggi è purtroppo assordante - ha proseguito la deputata- e siamo quasi sparite. Dobbiamo tornare a fare gruppo contro le proposte pesanti di questo centrodestra, l’autorevolezza delle singole non serve a nulla. Grazie all’ANPI per quello che sta facendo e farà. Sono con voi”. Ad ascoltare ed intervenire c’erano le partigiane - Lea Bendandi, Maria Bocchi, Savina Bozzano, Tina Costa, Didala Ghilarducci, Annita Malavasi, Giovanna Marturano, Lidia Menapace, Marisa Ombra, Aude Pacchioni, Ibes Pioli, Olga Prati, Marisa Rodano, Walkiria Terradura, Teresa Vergalli - Marisa Ferro e Carla Argenton, della Segreteria Nazionale dell’ANPI, Armando Cossutta, Paola Varesi, direttore del Museo Cervi, le giovani antifasciste, tra cui Enrica Berti e Serena Ragno del Comitato Provinciale ANPI di Venezia e Monica Minnozzi di quello di Macerata, e altre figure variamente impegnate tra cui Lidia Campagnano, giornalista e docente universitario, Patrizia Sentinelli, già Vice Ministro degli Affari Esteri.
Forte e largo è apparso il consenso intorno all’iniziativa come anche la voglia di partecipare alla nuova stagione di battaglie per la democrazia avviata dall’Associazione: “La CGIL ha sempre considerato inseparabile il suo rapporto con l’ANPI - a parlare è Carla Cantone, Segretario Generale dello SPI-CGIL - Inseparabile perché ci uniscono i valori, il coraggio, la storia. Ma soprattutto ci unisce il modello di società al quale pensiamo per il futuro di vecchie e nuove generazioni. Un modello di società ove le donne non siano considerate un corpo da esibire anche nella politica e non più solo nello spettacolo”. Il richiamo alle veline è evidente, e a questa vicenda le donne ANPI rivendicano una sacrosanta “estraneità”. Meglio tacere.
Grande l’entusiasmo in sala, si è respirato un vigore da ritrovata unità antifascista. L’ARCI ha promesso sostegno e partecipazione, le partigiane hanno accolto e Eletta Bertani, dirigente dell’ANPI di Reggio Emilia, ha annunciato: “lanciamo per i prossimi due anni il progetto Donne, antifascismo, democrazia: ieri. Oggi e domani, un progetto che vivrà nelle province, sul territorio, favorendo il dialogo tra le diverse generazioni e articolandosi in una molteplicità di iniziative: laboratori, forum tematici… in tutta Italia”.
In sintonia anche l’On. Rosa Calipari, della Commissione Difesa: “Stare qui tra voi è per me tornare a casa. Sono cresciuta nei valori dell'antifascismo, mio nonno Pietro Mancini fu il fondatore nel 1905 del Partito Socialista in Calabria. Oggi c'è bisogno dell'ANPI, di nuovi resistenti: siamo in presenza di leggi razziali (per cui ogni italiano dovrebbe vergognarsi), sì proprio quelle, cambia solo l'etnia contro cui si scagliano; siamo in presenza di ministri che fanno revisionismo e di esponenti della maggioranza che affermano che Mussolini sia stato troppo buono. Di fronte a questo ci si sarebbe aspettata una forte indignazione popolare. Come c'è stata per il ritiro della 1360 per cui l'ANPI è stata fondamentale”.
A concludere la giornata è stato Luciano Guerzoni, della Segreteria Nazionale dell’Associazione: “L'ANPI ha estremo bisogno delle donne. E la dimostrazione più evidente di ciò sarà che presto entreranno in numero maggiore nella dirigenza nazionale. Questo è un elemento costitutivo della nuova stagione di lotta per la democrazia e rigenerazione dei partiti che l'Associazione dei partigiani si avvierà a realizzare: la Conferenza di organizzazione che terremo a Chianciano nei prossimi 26, 27 e 28 giugno segnerà l'inizio di questo percorso. Nuove forze, nuova linfa culturale: questo è il futuro dell'ANPI. Non c'è tempo da perdere”.

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