I promotori del Comitato unitario “per dignità non per odio” lo scorso sabato pomeriggio sono stati immediatamente informati circa la grave provocazione messa in atto ai danni di un giovane cittadino vogherese da parte di un soggetto identificato quale militante del gruppo di estrema destra skin-head. Per accordi presi con il giovane aggredito, che in alcune occasioni ha partecipato ai presidi di protesta contro la targa, i promotori del Comitato hanno scelto di non rilasciare dichiarazioni sull'accaduto, per evitare strumentalizzazioni o prestare il fianco a fantasiose ricostruzioni come peraltro già apparse su alcuni media.
Quello che come Comitato vorremmo far emergere è che l’uso della violenza da parte di talune formazioni della destra estrema è abituale, teorizzato, rivendicato e agito con la precisa finalità di ottenere la non-agibilità politica ma anche territoriale e fisica, di quelli che essi considerano nemici, “zecche”, rottami antifascisti. Le caratteristiche e le modalità delle loro azioni sono ben note alle forze dell’ordine e alle Procure, anche nella nostra Provincia, visto che recentemente per oltre un anno e mezzo Pavia ha vissuto quasi quotidianamente intimidazioni e aggressioni da parte di questi soggetti.
Niente di più lontano dalla protesta pacifica e composta che da oltre due mesi vede un ampio schieramento di Associazioni, forze politiche, sindacali, sociali, culturali e privati cittadini mobilitati in numero sempre crescente contro il subdolo e velenoso tentativo di sovvertire la Storia messo in atto dall’Amministrazione Comunale con la decisione di autorizzare la posa di una targa a sei brigatisti neri e sicheraisti, ossia di effettivi di reparti della Repubblica di Salò e delle cosiddette SS italiane.
Il Comitato unitario “per dignità non per odio”, che pratica i principi della non-violenza e che opera con gli strumenti della dialettica democratica, sarà fermissimo nel respingere ogni tentativo di infangare quella che è una doverosa protesta civile in difesa dei valori su cui è risorta l’Italia dopo la dittatura e la barbarie del nazifascismo. Nessuno deve pensare di poter riuscire a banalizzare ponderate argomentazioni riducendole ad uno scontro tra fazioni o, peggio, tra rossi e neri come ci è persino toccato di leggere nei titoli di alcuni giornali.
<Auspichiamo> - conclude la nota - <una netta presa di posizione del Sindaco, della Giunta e dell’intero Consiglio comunale che chiamiamo a dichiarare pubblicamente, e subito, la condanna di atti di intimidazione e aggressione come quello accaduto lo scorso sabato, ma anche di dichiarazioni apertamente apologetiche del ricorso alla violenza. L’Amministrazione vogherese è tenuta ad operare con il massimo impegno per garantire la libera e pacifica espressione dei cittadini che continueranno a dare voce al dissenso contro la permanenza davanti al Castello della targa.
Il comitato ribadisce quanto già più volte sottolineato, ossia la grande preoccupazione che a Voghera si stia raccogliendo una realtà preoccupante per la sicurezza pubblica caratterizzata dalla presenza di estremisti di destra riconducibili ad organizzazioni neo-fasciste e neo-naziste, tra cui figurerebbero anche elementi colpiti da provvedimenti di diffida a circolare e soggiornare nel territorio del Comune di Pavia.
Il Comitato ringrazia infine le Forze di Pubblica Sicurezza, i Carabinieri e la Polizia Locale che da due mesi a questa parte vigilano con la loro presenza sul tranquillo svolgimento del presidio settimanale e delle pubbliche lezioni di storia ad esso collegate.
I promotori del Comitato Unitario “per dignità non per odio”
Comitato Unitario Voghera e Oltrepò Pavese. "per dignità non per odio"
c\o ANPI - Via Bellocchio, 18. 27058 Voghera
e.mail: liberisiam@tiscali.it
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