23 maggio 2021

Da Milano a Mauthausen... "Il viaggio che non ho fatto"


 

Riconoscere lo Stato di Palestina.

21 maggio 2021

Essere ANPI

È uscito!
Potete scaricarlo da https://bulow.anpi.it/
Copie cartacee saranno a breve disponibili in Sezione.
Buona lettura



Documento per il XVII Congresso Nazionale ANPI - 2022.

Da “Per una nuova fase della lotta Democratica e Antifascista” Documento per il XVII Congresso Nazionale ANPI – 2022.
Stralcio di alcuni punti che la Sezione ANPI Barona Milano, trova molto propositivi e in piena empatia con il suo percorso di crescita. Tutta la Sezione da oggi lavorerà con tutto il documento come base costruttiva per il prossimo Congresso di sezione, provinciale e nazionale. Un ottimo documento che invitiamo tutti a leggere ed elaborare, si aprono ampi orizzonti, ed ANPI tutta deve avere il coraggio di percorrerli. https://www.anpi.it/.../2021/05/ESE_OPUSCOLO_A5_WEB.pdf
… L’approccio dell’Anpi deve escludere qualsiasi atteggiamento predicatorio o paternalistico, come pure di inerte attesa che i giovani vadano all’Anpi. È l’Anpi con le sue strutture, i suoi gruppi dirigenti, i suoi attivisti, che deve andare verso i giovani con la massima capacità di ascolto e la massima disponibilità. Il tema è vitale anche per il futuro dell’Associazione, la cui età media è molto alta; l’Anpi ha bisogno di nuova linfa, di nuovi modi di pensare, di una leva giovane che sia in più diretto contatto con le dinamiche sociali, psicologiche ed anche esistenziali di un mondo che cambia. La nuova linfa, lungi dal cambiare la natura dell’Associazione, ne rafforzerà le radici, dal momento che i protagonisti della Resistenza furono prevalentemente giovani, ragazzi e ragazzini. … (Pag.40) … Questo quadro, pur positivo per l’Anpi, deve essere di sprone per il superamento dei limiti ancora presenti. L’età media degli iscritti è elevata e occorre di conseguenza, come già detto, una specifica attenzione ai giovani, con l’obiettivo di dar vita a una nuova leva di antifascisti. Va inoltre prestata una particolare attenzione alle donne. Ancora: dall’analisi della composizione sociale dell’Anpi (e in specie dei suoi gruppi dirigenti) emerge la necessità di promuovere una maggiore presenza di alcune figure sociali e di cittadini residenti nell’Italia meridionale ove, per ovvie ragioni storiche, l’Anpi è mediamente più debole. Analogamente, occorre rinnovare i gruppi dirigenti con la promozione di giovani, di donne, di persone provenienti dal mondo dei lavori subordinati e dei servizi. In questa fase di rinnovamento, nella confusa situazione politica e sociale del Paese, vanno a maggior ragione rigorosamente osservate le regole statutarie e, assieme, va elevata la qualità del dibattito politico-culturale potenziando la formazione degli iscritti e dei dirigenti, valorizzando il pluralismo, contrastando in modo energico personalismi e provincialismi, evitando che il pur salutare confronto dialettico si sclerotizzi su posizioni pregiudiziali e contrapposte laddove è responsabilità di tutti, in primo luogo degli organismi dirigenti, pervenire sempre a una sintesi virtuosa e produttiva. … (Pag.43.44) … Vanno ulteriormente estese le esperienze di costruzione di autonome Sezioni ANPI sia nel territorio sia nei luoghi di lavoro e di studio. Anche a questo fine è necessario che le sezioni con un numero rilevante di iscritti si sdoppino, a maggior ragione se fra i tesserati vi sono gruppi di lavoratori di un’azienda o di studenti o di personale scolastico. … (Pag.45) … Va sottolineato che tutti gli incarichi, fino ai più importanti, sono a termine; che, di pari passo con i processi formativi, vanno promosse nuove leve di giovani dirigenti; che i gruppi dirigenti devono operare con spirito unitario, al fine di assicurare la massima concordia nella vita interna dell’Associazione; che l’orientamento sulle questioni di carattere generale viene deciso dal Comitato Nazionale, il quale (art. 5 dello Statuto) “provvede a controllare le attività dei Comitati provinciali”, “a risolvere eventuali vertenze in seno all’Associazione”, “ad adottare tutti i provvedimenti necessari al buon funzionamento dell’Associazione”. … (Pag.47).

14 maggio 2021

Contro l'aggressione Israeliana. Pace in Palestina.

- DICHIARAZIONE DELL’AMBASCIATRICE DELLA PALESTINA IN ITALIA.

Intristisce vedere diversi leader politici italiani mostrare la propria solidarietà a Israele senza spendere una parola sulla sue responsabilità per quello che sta accadendo in questi giorni in quell’area. Chiunque abbia letto i giornali nelle ultime settimane sa che la miccia è stata accesa dalla repressione israeliana durante le celebrazioni del Ramadan, dalla pulizia etnica che Tel Aviv porta avanti a Gerusalemme Est Occupata, e dal boicottaggio delle elezioni palestinesi, derivante dalla proibizione di far votare i cittadini di questa città, la legittima capitale dello Stato di Palestina, dove la violenza e le provocazioni delle forze di occupazione e dei coloni hanno raggiunto livelli mai visti, fino a profanare i luoghi sacri.
Per non parlare del silenzio davanti alle continue violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale accertate ripetutamente dall’ONU, e dell’inerte indifferenza di fronte all’occupazione e alle sue conseguenze: l’espandersi delle colonie illegali, la demolizioni delle case palestinesi, le detenzioni arbitrarie, le uccisioni ingiustificate, le condizioni di vita miserabili alle quali sono condannati i palestinesi, l’Apartheid, l’impossibilità di avere un proprio Stato. Insomma, ci saremmo aspettati di vedere questi leader in piazza per chiedere la fine dell’occupazione, non per sostenere un’occupazione illegale.
Manca poi qualsiasi apprezzamento per lo sforzo della leadership palestinese di resistere a tutto questo in modo pacifico. I palestinesi uccisi dagli ultimi bombardamenti israeliani su Gaza sono ad oggi 83. 17 erano bambini e 7 donne. I feriti 487. Si tratta di un’aggressione militare che traumatizza ulteriormente una popolazione già bersagliata, fatta di 2 milioni di persone che vivono da 14 anni sotto assedio, separati dal resto del mondo e vulnerabili alla macchina da guerra della potenza occupante, senza la protezione internazionale di cui hanno disperato bisogno e che il diritto internazionale umanitario conferisce loro. Appare evidente come non possa esserci alcuna giustificazione per simili attacchi indiscriminati contro una popolazione civile; eppure, nemmeno questo, per molti, merita un commento.
Resta il fatto che non ci sarà mai pace senza giustizia, e senza un deciso appoggio internazionale al popolo palestinese e alle sue legittime rivendicazioni. Se il sostegno internazionale non arriva, è comprensibile che un popolo oppresso provi ad esercitare il proprio diritto all’autodifesa. Ma la speranza è che questo aiuto arrivi. Per questo ringraziamo di cuore tutte le associazioni, i movimenti e le forze politiche italiane che, in controtendenza, hanno scelto di stare dalla parte giusta, mostrando a noi palestinesi, alle vittime anziché ai carnefici, una vicinanza davvero preziosa in un momento così drammatico.
(Abeer Odeh)
Ambasciatrice Palestinese a Roma

"Bella Ciao" Ugo Scagni.

I tuoi libri nella nostra biblioteca, quante volte le tue parole nei nostri pensieri. Buon viaggio Ugo Scagni. Facciamo nostre le parole del nostro Presidente di Sezione: Ivano Taietti. - “Bella Ciao Ugo, mi hai insegnato molto, la fatica di eterno studioso, la ricerca per il “noi” e mai per l’io, la memoria delle piccole storie, il capire immediatamente i personalismi di tanti “copia e incolla”, il camminare per poi raccontare. Grazie di tutto, mi restano i tuoi libri che profumano d’oltrepo Pavese, mi restano le tue parole, radici senza fine. Bella ciao Ugo.”


12 maggio 2021

"Gigino" sta correndo sulle nuvole... Addio Partigiano Luigi Panigazzi.

Ci ha lasciati il Partigiano Gigino. Luigi Panigazzi.  Uno degli ultimi Partigiani viventi dell'oltrepo Pavese. Abbruniamo le nostre bandiere, piangiamo un maestro di vita, un amico, un Padre, un Partigiano. Gigino sta correndo sulle nuvole, si nasconde dietro una quercia, ci sorride, racconta le sue storie d'inverni terribili, di fascisti che scappano, di amore per la sua terra, di colline profumate di fiori, di un Castello tra i boschi dove cantare e ballare, dove ricordare gli amici che non ci sono più. Il suo cuore grande batte per tutti noi, le sue mani le sue parole sono già vento tra i castagni, sono già pietre che sostengono la memoria. Gigino non correre troppo, noi tutti che ti abbiamo voluto bene, vogliamo fermarti qui tra le nostre mani che ti stringono forte. 

"Gigino che mi regalò il "Coraggio del NO", che tra Compagni di un epoca lontana testimoniò la sua storia in "Noi Partigiani dell'Oltrepo", Gigino che mi fa sedere a tavola con lui, e mi versa un bicchiere di vino, mi taglia un pezzo di formaggio, Gigino che mi scrive "Caro Amico Ivano, cosi attivo nel difendere la nostra Resistenza e i coraggiosi Partigiani". Gigino che piange pensando al dolore dei tanti, Gigino profumo di fieno e castagne, Gigino e le "tue" nuvole basse che certe mattine d'autunno circondano il Castello d'Oramala in attesa di un raggio di sole."                                                               (Ivano Tajetti.) 

Luigi Panigazzi detto 'Gigino' (Val di Nizza, 5 febbraio 1925 - Val di Nizza, 12 maggio 2021) è stato un Medico ed un Partigiano, è stato Presidente della Provincia di Pavia, Consigliere Provinciale, sindaco di Val di Nizza negli anni '60 e Senatore della Repubblica dal 1983 al 1987, è stato un Uomo che ci ha regalato la Costituzione Italiana. L'ultimo saluto al Partigiano Gigino: Venerdì 14 maggio alle ore 16,00 Chiesa di Val di Nizza (Pv).





11 maggio 2021

"La politica Israeliana di estrema destra" Intervenga subito l'ONU.

Nota della Segreteria nazionale ANPI. "Il rilascio dei territori occupati militarmente è la condizione per avviare un processo pacifico che porti alla nascita di due Stati che si riconoscano reciprocamente"

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