Ieri, venerdì 1 ottobre 2010, ci ha lasciato per sempre, all’età di 94 anni, Raffaele De Grada.
Raffaele De Grada, chiamato Raffaelino per distinguerlo dal padre noto pittore del Novecento italiano, è stato comandante partigiano, medaglia d’oro della Resistenza, parlamentare del Partito Comunista Italiano, consigliere del Comune di Milano, scrittore, insegnante all’Accademia di Brera e presidente onorario della Sez. ANPI Martiri di Via Tibaldi di Milano. E’ stato, tra l’altro uno degli animatori di "Corrente", esemplare movimento artistico d'avanguardia fondato a Milano dal Ernesto Treccani in posizione di fronda rispetto al regime mussoliniano e alla cultura ufficiale in linea con le direttive fasciste. La sua scomparsa è una grave perdita per la cultura italiana, per ciò che ha rappresentato nel mondo dell’arte e nell’impegno civile, etico, intellettuale e morale; per l’impegno antifascista e per l’attività svolta in tutta la sua vita nelle istituzioni e nella società, contribuendo a rendere l’Italia più giusta, libera e democratica. Raffaelino De Grada nasce a Zurigo nel 1916. Rientrata in Italia con la famiglia, Raffaelino inizia gli studi a San Gimignano, proseguendoli poi a Firenze e a Milano, dove si laurea nel '39, allievo di Antonio Banfi e Matteo Marangoni. Dal '35 pubblica saggi e scritti d'arte sulle principali riviste del tempo. Arrestato per attività politica contro il regime nel '38 e nel '43 e mobilitato in Sicilia nel 1941, dopo l'8 settembre '43 organizza con Pajetta e Curiel il "Fronte della gioventù", prima in Lombardia poi in Toscana, dove assume il comando militare della Brigata partigiana del Fronte per la liberazione di Firenze. Commentatore politico e dirigente Rai, è la prima voce di Radio Milano dopo la Liberazione il 27 aprile 1945. Dirige il Giornale Radio del Nord Italia sino al 1949; è nominato consigliere di amministrazione della Rai e svolge per anni il ruolo di critico d'arte alla radio. Dal '49 al '51 è a Parigi, segretario italiano del Comitato mondiale dei partigiani della Pace ed è tra i primi firmatari dell'appello di Stoccolma contro la bomba atomica. Eletto al consiglio comunale di Milano dal '46 nelle liste del Partito comunista, lascia l'incarico nel '59, allorché viene eletto deputato al Parlamento italiano. Dal '65 all'86 è titolare della cattedra di Storia dell'arte all'Accademia di Brera. Dal '71 al '76 dirige l'Accademia e la Pinacoteca comunale di Ravenna. Dal 1989 al 2000 dirige l'Accademia di Arte e restauro "Aldo Galli" di Como. De Grada ha collaborato con importanti testate nazionali e ha scritto per le pagine del "Corriere della Sera". Ha scritto saggi fondamentali nella storia dell'arte moderna, tra cui Boccioni, l'Ottocento italiano, Boldini e i Macchiaioli.
Lo ricordiamo con l’intensità ed il rispetto che ha sempre legato tutti noi alla sua figura, che rimarrà esempio e punto di riferimento nelle nostre coscienze e nel nostro impegno.
La Sezione ANPI Barona si stringe, nel cordoglio più sentito, alla moglie ed a tutti e suoi cari. Un sentito e forte abbraccio anche a tutta la Sezione ANPI Martiri di Viale Tibaldi ed al Coordinamento delle Sezioni ANPI della Zona 5 di Milano.
I funerali di Raffaelino si svolgeranno lunedì 4 ottobre 2010, alle 11, nella sala Napoleonica dell’Accademia di Belle Arti di Brera, in via Brera, 28 a Milano, dove verrà allestita la camera ardente, per l’ultimo saluto.
(Ringraziamo l'Associazione La Conta... per il comunicato)
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