Arriva a Catania Berlusconi, assieme ai suoi ministri. La Costituzione e l’Unità Nazionale non si toccano! Diritti, Lavoro, Legalità, Libera informazione
L’ A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – di Catania partecipa al corteo del 19 ottobre indetto a Catania da forze politiche e sociali cittadine in occasione della venuta a Catania del presidente del consiglio Berlusconi, accompagnato da molti suoi ministri, per l’assemblea dell’Unione delle Province Italiane.
· Berlusconi detiene un enorme conflitto d’interessi. In questa maniera si compromette in maniera gigantesca la fondamentale libertà di informazione, strumento prioritario della democrazia. Con toni autoritari e populistici si vorrebbero stravolgere la democrazia repubblicana, i valori portanti e gli strumenti costituzionali conquistati con il sacrificio dei partigiani durante la Lotta di Liberazione contro il nazifascismo.
· Presiede un governo, monopolizzato da una Lega con chiare connotazioni secessioniste e razziste, che vuole imporre un modello di federalismo che mira a distruggere i valori fondativi dell’Unità Nazionale, basati sull’ integrità dello Stato e sulla solidarietà tra i territori. Si determinerà un definitivo abbandono delle regioni meridionali storicamente deboli. Esprimiamo, inoltre, indignazione contro le scelte di molte giunte della destra improntate sulla “differenza” dei cittadini, specie migranti, e sul revisionismo storico tendente a rivalutare gerarchi e rappresentanti fascisti e della Rsi, collaboratori diretti dei nazisti nello sterminio degli ebrei e degli antifascisti.
· Presiede un governo che, con il varo delle normative fortemente discriminatorie nei confronti dei cittadini migranti e Rom, tende a ripudiare i prioritari principi – imposti anche dalle Carte internazionali - della solidarietà e dell’accoglienza nei riguardi di esseri umani: bambini, donne e uomini che cercano di fuggire dalle guerre e dalla fame; rimandati indietro verso la morte o rinchiusi in luoghi di vera prigione.
· Siamo contrari all’ulteriore innalzamento del conflitto di guerra in Afghanistan, con l’eventuale caricamento di bombe sugli aerei italiani, come richiesto dal ministro La Russa , che inevitabilmente provocheranno nuove vittime innocenti tra la popolazione civile. Richiediamo la Pace e la collaborazione attiva tra i popoli, in rispetto dei principi universali definiti dopo l’immane massacro provocato dai nazifascisti con lo scatenamento della 2° guerra mondiale.
· In un’Italia allo sbando, senza una vera programmazione economica e produttiva, con gravissimi questioni che riguardano la moralità pubblica, esprimiamo la nostra totale contrarietà alle scelte di politiche, economiche e sociali del governo che stanno provocando: un enorme accrescimento del dislivello nella distribuzione del reddito nazionale, disoccupazione – specie dei giovani del sud che sono costretti ad emigrare -, licenziamenti, precariato, gigantesco taglio di risorse agli enti regionali e locali, lo smantellamento dei luoghi di cultura, della scuola pubblica e dell’università, distruzione della ricerca, ridimensionamento dei diritti nei luoghi di lavoro anche in virtù delle scelte padronali della Confindustria.
· Con il convegno alle “Ciminiere”Catania e la Sicilia non hanno nulla da “festeggiare”. Enormi e drammatiche sono le conseguenze determinate dalle fameliche e criminali cricche affaristiche –politiche –mafiose che da sempre gestiscono il potere gestionale. Questi “signori” divorando enormi pubbliche risorse pubbliche nazionali ed europee, hanno saccheggiato Catania, la Sicilia e il nostro territorio, costringendoci a vivere con le condizioni sociali ed ambientali peggiori in Europa.
Concentramento del corteo alle ore 9.00 in piazza Roma
Conclusione a Piazzale Asia – Ciminiere
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