28 marzo 2006

Appello Nazionale.

Presa di posizione del Comitato Nazionale dell'ANPI Elezioni politiche aprile 2006 Una riflessione e un appello. L’ANPI esprime un giudizio di grande preoccupazione e di severa condanna per la crisi economica e sociale con la quale l’attuale governo chiude questa legislatura, che ha portato l’Italia al punto più basso in tutti gli indicatori economici ed allo smantellamento di rilevanti parti del patrimonio industriale.Oggi il Paese è più debole ed è pervaso da una sfiducia profonda nella possibilità di risollevarne le sorti e di permettere a ciascun cittadino di costruire una prospettiva di vita positiva. Certamente ad un tale risultato mai avrebbero potuto pensare tutti coloro che hanno costruito l’Italia repubblicana con tanto sacrificio e tanto coraggio. Cinque anni di governo del centro-destra hanno aumentato la ricchezza per pochi e le difficoltà per molti che stanno pagando duramente questa diffusa insicurezza.Questo è il risultato di un governo che si è mosso sempre nella logica dell’interesse privato, con tante leggi approvate per pochi e spesso a favore di una sola persona, il Presidente del Consiglio. Questo risultato è emblematicamente rappresentato dalle modifiche della Costituzione che sono state imposte dalla maggioranza. Con queste modifiche sono stravolte le strutture e gli strumenti della democrazia rappresentativa e gli istituti di garanzia; sono ridotti, se non del tutto vanificati, il ruolo del Parlamento e del Presidente della Repubblica e fortemente pregiudicato quello della Corte Costituzionale di cui viene manomesso l’equilibrio con l’aumento dei componenti di nomina politica. L’ANPI ha contribuito fortemente alla campagna di raccolta di firme per promuovere il referendum abrogativo su questa vera e propria controriforma e continuerà a battersi perché il voto degli italiani la cancelli.Per chi viene dalla guerra di Liberazione dai nazisti e dai fascisti, per chi ha contribuito alla difesa della democrazia in tutti questi anni ed alla lotta per la pace e per il riconoscimento dei diritti degli uomini, la scelta è chiara: battersi per la vittoria del centro-sinistra e di Prodi nella consultazione elettorale e mantenere, al centro del programma, la difesa e l’attuazione della Costituzione, base assoluta di qualunque azione di governo.E’ su questo programma che l’ANPI e tutti coloro che si riconoscono nella Resistenza, nella Repubblica e nella Costituzione si sentono impegnati. Alla base della ricostruzione del Paese ci sono i valori che la Costituzione ha consacrato e che sono patrimonio inalienabile della lunga lotta per la democrazia e della storia dell’Italia di tutti questi anni.
Il Comitato Nazionale dell’ANPI
15 marzo 2006

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