Milano, 17 ottobre 2008
COMUNICATO STAMPA
La sera del 15 ottobre, a Pavia, alcuni giovani che si stavano recando ad un concerto presso il Centro Sociale Il Barattolo sono stati circondati e picchiati da militanti e frequentatori della sede di Forza Nuova. Questo grave episodio giunge dopo una reiterata serie di provocazioni attuate da Forza Nuova e da altri gruppi della destra estrema che da tempo stanno operando per ritagliarsi una sempre maggiore visibilità e agibilità in tutta la provincia pavese. Tale attivismo non è tuttavia attribuibile all’intraprendenza di singoli gruppi locali. Basta uno sguardo alle notizie che provengono con sempre maggiore frequenza dalla quasi totalità delle province lombarde per far emergere il quadro di una rete organizzativa che si muove con estrema disinvoltura negli ambiti più diversi, dagli stadi alle scuole, nelle università e in numerosi altri luoghi di aggregazione. Ed è proprio questa visione complessiva dell’insieme dei gruppi neofascisti e naziskin a rendere ancora più evidente la necessità e l’urgenza di porre in campo tutti gli interventi necessari a tutelare l’ordine pubblico e l’incolumità dei cittadini. A Pavia come altrove non si tratta di impedire alcuna libertà di espressione: davanti ad organizzazioni di stampo neonazista e razzista - e Forza Nuova è tra queste - basterebbe far valere il divieto di apologia del fascismo ed operare per applicare le disposizioni previste dalle leggi Scelba e Mancino per chi esercita o incita comportamenti razziali e razzisti. L’episodio di violenza dell’altra notte a Pavia peraltro conferma le preoccupazioni che già avevano indotto l’ANPI provinciale e il Comitato Unitario Antifascista pavesi, insieme a numerose altre forze e organizzazioni democratiche, a sollecitare l’Amministrazione comunale affinché individuasse soluzioni alternative alla provocatoria apertura della sede degli estremisti di destra a due passi dal CSA Barattolo, che in via dei Mille costituisce una realtà presente ed operante ormai da una decina d’anni. Ora che sono emerse con assoluta chiarezza le intenzioni e la condotta criminosa dei frequentatori di quello che più che un luogo politico è risultato, dopo i fatti dell’altra sera, un deposito di mazze, spranghe e altri vari strumenti atti ad offendere non si può quindi che sollecitare il Sindaco e la Giunta Comunale pavese perché si facciano
interpreti presso il Prefetto e il Questore della necessità di tutelare i cittadini attuando un tempestivo e definitivo intervento di chiusura della sede di Forza Nuova.
L’ANPI Lombardia segue con preoccupazione i segnali che denunciano uno scadimento del vivere civile e ai quali sono riconducibili, quando non direttamente correlati, i sempre più numerosi episodi di intolleranza e di violenza che anche nella nostra regione ultimamente hanno avuto conseguenze purtroppo, in alcuni casi, gravissime. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sollecita un intervento coordinato di tutte le Istituzioni democratiche e degli Enti Locali e invita le forze politiche, le associazioni, il mondo della scuola a promuovere quante più occasioni di incontro e dialogo che consentano ai singoli cittadini di tornare a sentire la necessità di un impegno a partecipare alla vita pubblica. Per l’ANPI rimane questo il primo e più importante presidio in difesa dell’antifascismo e dei valori alla base della nostra Costituzione repubblicana e della vita democratica del nostro paese.
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Antonio Pizzinato
Presidente Comitato Regionale A.N.P.I. Lombardia
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