26 marzo 2009

NO alla manifestazione fascista

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Comitato Provinciale di Milano
COMUNICATO STAMPA
DA MILANO “CITTA’ MEDAGLIA D’ORO DELLA RESISTENZA” DICIAMO NO ALLA MANIFESTAZIONE FASCISTA.

Apprendiamo dalle agenzie di stampa e da alcuni quotidiani che il prossimo 5 aprile è in programma a Milano una manifestazione fascista internazionale promossa da “Forza Nuova”. Manifestazione che dovrebbe svolgersi a venti giorni dal 25 APRILE, data che segnò la fine della ventennale dittatura fascista, la conquista della libertà, della democrazia e della pace. Lo svolgimento di un raduno fascista nella capitale della lotta di Liberazione e “medaglia d’ora della Resistenza” è una provocazione inaccettabile e vergognosa.L’ANPI Provinciale di Milano fa appello alle autorità preposte perché, sulla base delle norme costituzionali e delle leggi Scelba e Mancino, sia evitata una simile offesa alla Città di Milano. Per tutti coloro che pagarono con la vita il loro impegno contro il fascismo , nella guerra e nella lotta di Liberazione nazionale per un’Italia libera, democratica e antifascista.
L’ANPI e tutti noi antifascisti abbiamo profondamente a cuore i principi ed i valori democratici e di libertà fissati e garantiti dalla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza.
Il richiamo alla nostra Costituzione, alla libertà, alla democrazia, al rispetto dei diritti umani che sono fondamento e costituente del patto civile e sociale della nostra comunità, sono i valori da difendere contrastando le attività delle organizzazioni neofasciste-naziskin che li negano ,si richiamano all’odio, alla discriminazione razziale ed esibiscono concezioni , principi che si ispirano al fascismo e nazismo; compiono atti di violenza contro le persone , le sedi di associazioni, partiti, sindacati ed oltraggi contro i “luoghi della memoria” della Resistenza come quello compiuto, lo scorso mese, in Piazza Conciliazione , nel 64° anniversario del suo assassinio, contro la lapide che ricorda Eugenio Curiel medaglia d’Oro della Resistenza.
Per questo l’ANPI invita le autorità milanesi,Sindaco, Prefetto, Questore, perché adottino le misure adeguate e non sia consentito lo svolgimento della manifestazione preannunciata da Forza Nuova . L’ANPI rivolge un appello a tutti i cittadini milanesi alle forze democratiche,alle associazioni,ai sindacati perché unitariamente operino affinché la nostra città – medaglia d’oro della Resistenza- non venga offesa nei suoi valori dallo svolgimento della manifestazione di carattere fascista. .




1 commento:

Maria ha detto...

Scritto per rabbia contro gli assassini di Davide, gli assassini fascisti che torturavano durante la guerra e gli assassini del nuovo nazismo economico.

Per te Davide

Hai voglia a dire che i morti sono morti, che dopo sono tutti uguali. No, io non sarò mai Creonte, non ordinerò mai che Eteocle, difensore della patria, seppure in torto, sia sepolto con onore, mentre Polinice fratello di Eteocle aggressore della patria, seppure a ragione, venga lasciato scoperto e pasto per cani ed uccelli. Mai! Tutti i morti debbono avere sepoltura. Ma ci sono morti che ancora oggi devono suscitare vergogna e sono quei morti che in vita non ebbero nessuna remora a torturare ed uccidere i loro fratelli. Non erano stranieri in Italia! Non erano tedeschi nazisti! No, erano italiani, italiani fascisti, eppure massacravano e assassinavano i loro fratelli, fiancheggiando gli invasori e gareggiando in crudeltà con loro. Infami! Infami! Per sempre! Per tutto il tempo che verrà voi dovete essere ricordati per quello che siete stati: assassini, infami assassini! Oggi, ancora per molti, troppi, furono i nazisti a commettere le peggiori crudeltà, per i fascisti c’è una sorta di occultamento, c’è la volontà generale di non voler ricordare. All’epoca, nel 45, era perché si voleva evitare la guerra civile, ma per chi aveva visto torturare e uccidere il proprio padre, madre, fratello, sorella, figlio, figlia o parenti o amici, per loro non è stato facile continuare a vedere gli assassini liberi, magari vicini di casa o compaesani, per loro non è stata facile la PACIFICAZIONE. Non è stato facile guardare i torturatori negli occhi, rivedere i corpi insanguinati che denunciavano la sottigliezza, l’accuratezza e anche il piacere con cui gli assassini si erano scatenati e divertiti su di essi. No, Pacificarsi, non è stato facile. E le false e strumentali voci: hanno ucciso da tutte e due le parti. Fascisti e partigiani! Ma che cazzo dite? Come vi permettete di confondere l’aggressore da chi si è difeso? Come vi permettete di metterli sullo stesso piano? Le vostre falsità mostrano il disprezzo che avete per la nostra intelligenza. Forse continuate a raccontarci bugie grazie a chi, debole, ma non per questo meno responsabile, ma non per questo meno complice, le accetta succube, le fa proprie, le divulga e fa dogma di assoluta falsità!
Bugie, falsità, palle grosse come palloni, assurde, inverosimili, incredibili, ma siete proprio convinti che siamo tutti coglioni? E parlo di ambulanze a cui viene impedito di soccorrere. Infami! E parlo di rivolere indietro il corpo di un compagno morto. Infami! Sì, siete proprio convinti che siamo una massa di coglioni! Che strano modo di consolare che hanno polizia e carabinieri, ti muore un amico e loro ti consolano con mazze da basball e scudi. E loro ti consolano massacrandoti, in ospedale. Il luogo della cura per eccellenza. Per loro è diventato il luogo dove andare a stanare i compagni, dove picchiarli, dove arrestarli. L’ospedale dove è d’obbligo curare anche i peggiori assassini diviene, per chi si ribella al loro sistema, luogo inaccessibile, luogo da evitare, per il futuro i compagni dovranno organizzarsi in modo altro se non vogliono essere consolati dai modi spicci dei carabinieri e dei poliziotti.
Davide, ammazzato perché antifascista. Essere antifascista oggi è pericoloso: ti accoltellano, ti marchiano con svastiche sulle mani, ti uccidono, la polizia ti massacra, ti impedisce di curarti e parlo di ragazzi portati via sanguinanti dal pronto soccorso, e parlo di ragazzi con le manette mentre li medicano. Da lager nazista! Ma non li avevamo superati? Non eravamo nel tempo della Democrazia e della civiltà e allora? Tutte queste barbarie come le spiegate? Forse che ci avete mentito sulla democrazia e che adesso, oggi, come sempre e come in tutti i tempi, in realtà voi ci sfruttate, ci derubate, ci massacrate, ci uccidete o per strada o nell’insicurezza del lavoro o con alimenti avvelenati o facendo di noi carne da macello per guerre che servono solo a voi, ai vostri interessi? È così? Ma basta saperlo, perché se è così, cioè se è una guerra noi ci prepariamo, se in realtà non sono gli altri popoli ad essere nostri nemici, noi ci organizziamo per cosa? Per combattervi. Se è una guerra è giusto che noi combattiamo per difenderci. È giusto che anche noi ci armiamo! Perché siamo stanchi di farci affamare da voi, da voi. Non so come spiegherò tutto questo a mio figlio. Non so. Non so neanche cosa farei se io fossi la madre di Davide, lei è stata molto come dire? Razionale, intelligente, preparata. Io, non so, forse avrei pianto, forse sarei impazzita e allora forse… forse avrei detto, avrei urlato la mia rabbia, forse, dopo essere impazzita dal dolore, avrei urlato che… di… di non… di no, non sopportare, avrei urlato agli altri ragazzi di far fuori uscire la loro rabbia, di spaccare tutto, di vendicarsi, di non farla più passare liscia. Maledetti, perché qualcuno, qualcuno deve pur farvela pagare, bastardi! Maledetti servi, sempre pronti a sfogarvi sui nostri corpi. Qualcuno, qualcuno deve pur farvela pagare! Questo avrei pensato, ma lo avrei detto solo dopo essere impazzita per il troppo dolore di aver perso un figlio. Perché sono stanca di farci sfruttare, di farci affamare, sono stanca dei vostri affitti da usurai, ma soprattutto, soprattutto sono stanca delle vostre bugie.

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