23 gennaio 2013

IL MAGLIO per Roberto Franceschi - 23\01\1976

UN MONUMENTO A ROBERTO FRANCESCHI E A TUTTI I CADUTI DELLE LOTTE POPOLARI DAL '45 AD OGGI

Dal 1945 ad oggi sono stati uccisi in Italia più di 170 proletari durante manifestazioni politiche e sindacali. La Resistenza contro il fascismo e le forze politiche ed economiche che lo sostengono non è finita. I compagni caduti nei momenti di lotta dal '45 ad oggi devono essere ricordati come nuovi partigiani.Gli studenti di Milano hanno chiesto ad un gruppo di artisti di affermare questi valori sociali, realizzando un monumento al loro compagno, Roberto Franceschi, ucciso dalla polizia davanti all'Università Bocconi, il 23 gennaio 1973, durante una manifestazione per ottenere l'uso di un'aula per un assemblea unitaria di operai e studenti.
Il comitato degli artisti nel corso ddue anni di lavoro, sviluppa il dibattito politico con assemblee e mostre in cui vengono esaminate diverse decine di progetti. Giunge alla votazione unanime della seguente linea politica e progettuale: Franceschi - e tutti i compagni caduti - sono morti in difesa dei valori della classe operaia, per la libertà, la democrazia, la giustizia sociale e in sostanza per affermare che i mezzi di produzione sono gli strumenti del lavoro umano e devono appartenere a chi li usa. Quindi, un simbolo degli strumenti di lavoro espropriati, sia negli aspetti positivi che negativi, è particolarmente significante per ricordare - in modo continuativo ed effettivo - le ragioni di questi momenti di lotta fuori dai temi usuali di tipo celebrativo. Questo simbolo viene realizzato senza compromissioni con le forze politiche ed economiche che sono le vere responsabili di queste morti. Questo simbolo viene realizzato da parte degli artisti con un lavoro di analisi e verifica collettiva che è garante della qualità complessiva dei contenuti politici e dalla loro forma.L'oggetto concreto, scelto tra quelli più rappresentativi del lavoro, un maglio di sette metri di altezza e del peso di cinquanta tonnellate, sarà collocato davanti all'Università Bocconi, nel corso di una manifestazione di massa. Il grande oggetto scelto accuratamente in funzione della sua pregnanza formale sara' disposto in funzione dell'immagine complessiva: contrasto violento e inusuale fra l'oggetto concreto - simbolo del lavoro, oggi alienato - e l'edificiodell'Università - simbolo della cultura, oggi separata -.
Il monumento recherà la seguente scritta:
A ROBERTO FRANCESCHI E A TUTTI COLORO CHE NELLA NUOVA RESISTENZA DAL '45 AD OGGI CADDERO NELLA LOTTA PER AFFERMARE CHE I MEZZI Dl PRODUZIONE DEVONO APPARTENERE AL PROLETARIATO.
Si lancia un appello alla classe operaia perché essa sia protagonista di questa iniziativa che testimonia la sua presenza e la volontà di continuare la lotta dei suoi caduti.
Si chiede agli studenti, agli intellettuali e a tutti i democratici di contribuire politicamente all'iniziativa e di sostenerla.
23.1.1976
Gli artisti del comitato promotore
Alik Cavaliere, Paolo Gallerani, Enzo Mari, Lino Marzulli, Fabrizio Merisi, Pino Spagnuolo; Mauro Staccioli, Tino Valeri (gruppodi coordinamento);
Giorgio Albertini, Gabriele Amadori, Vittorio Basaglia, Agostino Bonalumi, Gustavo Bonora, Davide Boriani, Giovanni Canu, Eugenio Carmi, Nicola Carrino, Enrico Castellani, Mino Ceretti, Nino Crociani, FernandDe Filippi, Salvatore Esposito, Attilio Forgioli, Giansisto Gasparini, Alberto Ghinzani, Maurizio Giannotti, Umberto Mariani, Franco Mazzucchelli, Giuseppe Migneco, Vitale Petrus, Dimitri Piescan, Arnaldo Pomodoro, Giovanni Rubino, Emilio Scanavino, Paolo Schiavocampo, Francesco Somaini, Pippo Spinoccia, Alberto Trazzi, Luigi Volpi
con questo manifesto si apre la campagna di adesione e sottoscrizione per la realizzazione del progetto entro il 23 gennaio 1977
hanno già aderito:
GIUSEPPE ALBERGANTI - GIULIO CARLO ARGAN - ARIALDO BANFI - LELIO BASSO - GIUSEPPE BRANCA -
GIORGIO BENVENUTO - RICCARDO LOMBARDI - FERRUCCIO PARRI - SANDRO PERTINI - GIOVANNI PESCE -
GUIDO QUAZZA - UMBERTO TERRACINI - DAVIDE M. TUROLDO -
collettivo unitario degli studenti dell'Università L. Bocconi

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