03 maggio 2010

il giallo delle Ginestre.. il rosso delle bandiere.. su a Portella.

Era il 1 Maggio 1947 nei pressi della Piana degli Albanesi, vicino Palermo, durante la Festa del Lavoro, alcuni banditi spararono sulla folla e uccisero 12 persone, ferendone più di 30. In quella circostanze si compì la strage di Portella della Ginestra: per molti, il primo grande mistero dell’Italia repubblicana. 
1 maggio 2010 Palermo, Piana Degli Albanesi, Portella della Ginestra... L'ANPI di tutta Italia, si trova accanto ai lavoratori Siciliani, donne, uomini, ai partiti, al sindacato, alle associazioni, ai movimenti...  tremila persone sotto uno splendido sole... tra il profumo delle ginestre in fiore per non dimenticare, e sentirsi uniti nel nome di diritti e lotte, memorie ed ideali....
“Il segno, il simbolo di un impegno comune: la memoria diffusa del sacrificio più alto, la libertà, il lavoro, la dignità. E il loro domani.  Per un’Italia migliore. Delle radici: Resistenza, Costituzione, Democrazia”. 
La Delegazione della Lombardia, il Provinciale di Milano,  gli striscioni delle sezioni Milanesi, il medagliere Provinciale Monza e Brianza, il sorriso e la gioia di esserci, di stringerci in un un forte abbraccio con tutti i compagni da Piana degli Albanesi, sino su a Portella. 
Una dolce vecchietta che dal balcone della sua casa, sorride e ci mostra orgogliosa il pugno chiuso, un bicchiere d'acqua passato velocemente dalla porta da un signore vestito a festa, cravatta e coppola, ed all'occhiello della giacca un piccolo garofano rosso... i compagni di Palermo, che urlano, ridono e cantano bella ciao davanti alla casa di un Partigiano che combatté su al nord... e che dicono ci ha lasciati l'estate passata... e la moglie seduta immobile.. che piange e stringe mani. 
La gente ci spinge, ci porta verso le grandi pietre su cui appaiono di rosso vermiglio, nomi, frasi, date e pensieri... un limpido squillo di tromba... il silenzio, la memoria...!
I ricordi e il futuro, nelle parole di Ottavio Terranova, Kikki Ferrara, Susanna Camusso, Raimondo Ricci. Ma quello che più colpisce sono i visi degli amici, dei fratelli dei compagni... tutti, tanti...  la bella gente, che stringe bandiere, che aiuta nello sforzo del salire verso i grandi sassi i Partigiani presenti, uomini, donne che guardano ancora lontano verso il contorno dei monti Siciliani, linea naturale di una terra che da qui sale verso il nord, montagne lontane, Appennini ed  Alpi... che ora sembrano, sono qui vicine... tanto vicine da toccarle con un dito...!  i miei fratelli... mi abbracciano, mi salutano, una mano gentile mi regala un libro...  un bimbo si rotola nell' erba... Antonio Pizzinato, con un cappello rosso in testa, che fischietta allegro, mentre si scende al ristoro... e li ancora mi sommerge,  la fraterna amicizia...  Napoli, Salerno, Roma, Firenze, Parma, Modena, Rimini, Reggio, Bologna, Ravenna, Genova, Padova, Trieste...  e potrei continuare, un viso.. un città, un paese, una sezione dell'Anpi, ha ragione Luciano Guerzoni, siamo in tutta Italia, siamo l'Italia... che non dimentica e continua infaticabile a sperare in un "mondo migliore"... 
Grazie... a presto, ancora insieme, ci saluta, allegro, commovente, entusiasta il canto limpido e genuino del Presidente Nazionale Raimondo Ricci..  Fischia il vento infuria la bufera... 

Ivano Tajetti. 
Portella della Ginestra. 2010


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