15 maggio 2010

ARCI Metromondo... CHIUDE.!


NO ALLA CHIUSURA DEL CIRCOLO ARCI METROMONDO

Ci è giunta notizia che  Arci  Metromondo, ubicato in Via Ettore Ponti zona Barona,  circolo  che  da 18 anni svolge un prezioso lavoro di aggregazione e di integrazione sociale promuovendo iniziative ricreative  culturali e  politiche nella città di  Milano, deve  chiudere i battenti a causa di un insostenibile aumento dell’affitto da parte della proprietà.  Questo circolo era  nato nel 1992 dall'impegno spontaneo di persone provenienti da esperienze diverse che si erano associate con la volontà di sviluppare, a partire dalla propria specificità, un progetto basato sulla costruzione di momenti di socializzazione e  di solidarietà rivolti alla riqualificazione degli spazi nella periferia urbana milanese nell’intento di valorizzare le culture, le tradizioni, i bisogni popolari, dell’Italia e del  mondo intero.  Da quasi due decenni è stato un punto di riferimento per migliaia di cittadini di tutte le età  che hanno partecipato alle  cene sociali, agli spettacoli, ai corsi, alle conferenze, ai dibattiti, all’evento musicale annuale  Sud-Sud Festival e ai viaggi di solidarietà con Cuba, Capo Verde e  Brasile, usufruendo anche della collaborazione di enti pubblici, associazioni, singole personalità e strutture private disponibili all' impegno comune a partire dall’Anpi di zona 6. Questa attività  ora verrà interrotta.  Stessa drammatica sorte potrebbero subire altre associazioni  culturali di questa città e di questa zona a partire dall’Istituto Pedagogico per la Resistenza di via Anemoni la cui attività è a rischio a seguito all’intervento dell’amministrazione comunale inteso a privare l’Istituto della sede di cui fruisce da decenni. Come Comitato Antifascista della zona 6 siamo riteniamo si debba fare quanto è possibile e giusto contro questi ripetuti attacchi ai già insufficienti luoghi di promozione  e di produzione culturale della città allo scopo di farli  recedere e di sensibilizzare le istituzioni cittadine, provinciali e regionali per evitare che si spengano tutti quegli spazi e quelle voci che hanno validamente contribuito a diffondere e a tenere vivi, soprattutto fra i giovani, i valori della democrazia, della solidarietà, della pace, dell’amicizia tra i popoli, della difesa dello stato sociale, dell’ambiente e dei diritti sanciti dalla Costituzione italiana nata dalla Resistenza. 

Comitato Antifascista per la difesa della Democrazia Milano zona 6.


--- E’ venerdì  30 aprile 2010.  Un gruppo di amici si trova  per organizzare il fine settimana.
“Hai sentito?  L’Arci Metromondo chiude i battenti”  dice Giorgio a Luca.
“Ma no! Non ci posso credere!  Sono stato lì qualche giorno fa, il 24 aprile. C’era una serata antifascista insieme all’Anpi:  una cena partigiana, uno spettacolo  con i Ciapa No e l’intervento di Ivano, mi pare Ivano Targhetti o Tajetti, non mi ricordo, insomma il presidente dell’Anpi Barona.  E’ stato bellissimo,  abbiamo cantato le canzoni di lotta e quelle del folklore meneghino, abbiamo ballato, c’era un sacco di gente, anche belle ragazze! Scusa ma quando chiude? Ho visto Gino Perri e non mi ha detto niente! Ma sei sicuro? Perché chiude?”  domanda infervorato  Luca.
“Chiude a fine maggio, mi pare che l’ultima serata sia il 29 maggio. Perché? Il solito problema, la proprietà ha aumentato l’affitto e non ci si sta dentro con i costi! Bisogna sloggiare! Ho sentito dire che la stessa sorte sta capitando a molte associazioni di Milano e mi pare anche all’Istituto Pedagogico della Resistenza che ha sede nella stessa zona, in Via Anemoni ” risponde sconsolato Giorgio.
“Che città di merda! Non se ne può più. Ci sono così pochi spazi di aggregazione, soprattutto in periferia! Questa Giunta  non dà nessun aiuto, anzi toglie l’ossigeno, per non parlare della Provincia e della Regione! Questi pensano solo a fare affari. Guarda la sede di  Metromondo, è un capannone in un mezzo a dei palazzi. E’ ovvio, adesso la proprietà vende il terreno a prezzi stratosferici e tireranno su un altro edificio di quattro o cinque piani! Che gli frega a loro dei giovani, della socialità, della solitudine, dei luoghi dove puoi bere una birra senza spendere il rispettivo di due ore di lavoro! Raga, è meglio andarsene da questo Paese” commenta Giovanni.
Nel frattempo sono arrivate Marta e Annalisa.
“Ma veramente chiude? Ho letto da qualche parte che il 22 maggio era prevista una serata dedicata a Fabrizio De André.  Non c’è più? Dove andremo adesso a  ballare le pizziche?” interviene Marta.
“Il 22 sarà ancora aperto. L’ultima serata è il  29 maggio”  ripete Giorgio.
“Le pizziche! E i viaggi? Un po’ di anni fa sono stato a Cuba con Metromondo per ben due volte.  Erano viaggi di solidarietà  e di gemellaggio con Niquero, un paese del Granma.  Mi sono divertito un casino! Un amico lo scorso anno è andato con loro in Brasile e mi ha detto che è stato bellissimo!”  aggiunge Giovanni.
“A me interessavano anche i corsi. Lo  scorso anno ne ho fatto uno di flamenco e tre anni fa uno di spagnolo. E’ un vero peccato!” lamenta Annalisa.
“Ma allora, se siete così dispiaciuti, facciamo qualcosa, forza! Non stiamo a piangerci addosso!  Domani sera, dopo il May Day,  andiamo a Metromondo a portare la nostra solidarietà, la nostra disponibilità ad aiutarli, a protestare, qualcosa insomma. Andiamo e sentiamo quel che hanno da dirci, da proporre. Va bene?”  suggerisce Giorgio.
“Va bene a domani. Ci troviamo lì  dopocena, verso le nove. Ah! facciamo girare la voce! Invitiamo altri amici d’accordo?” conclude Marta.
“D’accordo, a domani” rispondono gli altri in coro. ---
Barbieri Rita - 13 maggio 2010. 

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