Fuori l'Anpi dalla "Casa della Memoria" - il Pdl sfratta per la seconda volta i partigiani
La proposta sostenuta dall'assessore Carlo Fidanza agli stati generali della maggioranza
"Fuori Anpi dalla Casa della Memoria". E' la richiesta emersa dai consiglieri del Pdl negli stati generali della maggioranza di Palazzo Marino al Museo della Scienza. La proposta, presentata alla riunione da Carlo Fidanza, è che "l'iniziativa della Casa della Memoria si realizzi senza le associazioni partigiane, come era previsto nella versione originaria del progetto" in quanto tali associazioni non sono "rappresentative di tutte le vittime del terrorismo che si vogliono ricordare con questa iniziativa".
Con Fidanza, il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera, per il quale con una presenza dell'Anpi "si svaluta la funzione della Casa della Memoria, di ricordare le vittime di ogni terrorismo. La memoria non e' solo un fatto dei partigiani. L'Anpi deve avere sedi adeguate, ma un'altra sede rispetto alla Casa della Memoria. Quello che abbiamo approvato in Consiglio comunale per realizzarla e' un'altra cosa".
La posizione di Fidanza e Gallera non è nuova: ampie frange di ex An sostengono infatti da tempo l'inopportunità di ospitare la memoria del partigiani nella casa delle vittime per il terrorismo. Il progetto della futura casa della memoria, firmato dall' architetto Stefano Boeri, fu presentato lo scorso dicembre al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma la sua realizzazione resta ancora incerta. Mentre nel quadro delle dismissioni degli stabili comunali le associazioni dei partigiani e degli ex deportati hanno già ricevuto lo sfratto.
Dura la reazione di Antonio Pizzinato, presidente dell'Anpi: "Il Comitato permanente antifascista è stata una realtà fondamentale nella lotta contro il terrorismo, lo stragismo e la violenza. Quello per la Casa della Memoria è un impegno solenne assunto dalla Giunta e ribadito di fronte al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non si possono cancellare la memoria e gli impegni assunti di fronte alle massime autorità dello Stato.
Con Fidanza, il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera, per il quale con una presenza dell'Anpi "si svaluta la funzione della Casa della Memoria, di ricordare le vittime di ogni terrorismo. La memoria non e' solo un fatto dei partigiani. L'Anpi deve avere sedi adeguate, ma un'altra sede rispetto alla Casa della Memoria. Quello che abbiamo approvato in Consiglio comunale per realizzarla e' un'altra cosa".
La posizione di Fidanza e Gallera non è nuova: ampie frange di ex An sostengono infatti da tempo l'inopportunità di ospitare la memoria del partigiani nella casa delle vittime per il terrorismo. Il progetto della futura casa della memoria, firmato dall' architetto Stefano Boeri, fu presentato lo scorso dicembre al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma la sua realizzazione resta ancora incerta. Mentre nel quadro delle dismissioni degli stabili comunali le associazioni dei partigiani e degli ex deportati hanno già ricevuto lo sfratto.
Dura la reazione di Antonio Pizzinato, presidente dell'Anpi: "Il Comitato permanente antifascista è stata una realtà fondamentale nella lotta contro il terrorismo, lo stragismo e la violenza. Quello per la Casa della Memoria è un impegno solenne assunto dalla Giunta e ribadito di fronte al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non si possono cancellare la memoria e gli impegni assunti di fronte alle massime autorità dello Stato.
La Repubblica. Milano. 4 Maggio 2010.
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