05 novembre 2021

La Storia siamo NOI... Ricordando Nori.

Sabato 6 novembre ore 15,30 al Cimitero Monumentale di Milano, davanti alla tomba di Nori e Giovanni, ANPI Barona Milano, un fiore, un bacio... Bella Ciao Nori. 

"La Storia siamo NOI" Periodico della sezione ANPI Barona Milano a cura di Stefania Cappelletti (no copia incolla, tutte le fonti vengono citate). Ricordando Nori.

Il 6 novembre 2011, dopo averla sfiorata più volte, la morte si portò via Onorina Brambilla Pesce, per tutti Nori, "Sandra", la partigiana.
Sono passati 10 anni, volati nell'incedere veloce degli eventi della Storia ma Nori non è mai stata dimenticata.
Riassumere la sua vita in breve è difficile perché è ricca di eventi.
Un carattere forte e coraggioso e un'educazione familiare antifascista portano Nori a partecipare subito alle prime azioni di lotta negli scioperi del marzo 1943.
Entra nei GDD e desidera lottare in montagna in una brigata. Ma qui, a Milano, si deve ricostituire la 3ª Gap e una ragazza così coraggiosa e attiva è perfetta per assistere il nuovo comandante della Brigata: "Visone", Giovanni Pesce. Purtroppo Nori cadde in una imboscata organizzata da un infiltrato: viene portata a Monza, torturata dai nazisti, tenuta due mesi in isolamento e poi mandata nel campo di transito di Bolzano: numero di matricola 6087.
Nemmeno la fame, il freddo e le botte della terribile "Tigre", la guardia del blocco femminile, piegano Nori che proprio qui riceve la sua prima tessera del PCI.
Il 30 aprile 1945 i nazisti abbandonano Bolzano e liberano i prigionieri. Nori con altri prigionieri si incammina subito verso Milano è solo quando arriva a Lovere decide di prendere un trasporto per raggiungere casa dove arriverà il 7 maggio.Il 14 luglio 1945 si sposa con Giovanni Pesce. Bisogna ricostruire il paese, ancora battaglie su battaglie non più in clandestinità ma sempre in prima linea: Nori lavora alla Camera del lavoro di Milano; aroma nella segreteria di Pietro Secchia; è ancora la dirigenza nazionale della Fiom-CGIL; la presidenza della commissione femminile dell'ANPI; la presidenza dell' ANED; il PCI; gli incontri nelle scuole... Senza retorica ma con la certezza di aver agito nel modo giusto per la libertà di tutti.
"Quello fu il periodo più bello della nostra vita, e non solo perché eravamo giovani, ma perché fu il più onesto, il più pulito e soprattutto perché avevamo un obiettivo" (da "Il pane bianco")






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