12 giugno 2009

Riflessioni sul Referendum

Riflessioni sul referendum
Il Referendum del 21 giugno… sottovalutato, sconosciuto, come votare, come agire… ?
Riteniamo importante avviare in proposito una riflessione, determinante avere le idee chiare per decidere, siamo del parere che questo referendum ci riguardi, siamo sempre più convinti che la deriva democratica esiga anche su questo punto un ulteriore informazione…
Il contenuto del referendum è semplice, con l’approvazione il premio di maggioranza che oggi spetta alle coalizioni, andrebbe al partito che ottiene più voti, senza peraltro prevedere una soglia minima per potere godere di questo beneficio, dunque cercare un bipartitismo pressoché perfetto… escludendo dalle istituzioni forze politiche che non raggiungerebbero le percentuali portate con uno sbarramento secco del 4% (camera) e del 8% (senato). Una logica maggioritaria con qualche considerazione d’approfondire, in primis noi temiamo che con questa logica diventerebbe facile modificare la Costituzione, una maggioranza di due terzi in entrambi i rami del parlamento lo permetterebbe, un partito potrebbe aggiudicarsi da solo il 54% dei seggi, poi con altri eventuali partiti coalizzati avrebbe senza problemi i numeri mancanti… E uno scenario impossibile.?
Ricordiamo e portiamo poi alla vostra attenzione la legge Acerbi del 1925… che porto al fascismo la dote che con appena il 25% dei voti s’otteneva i 2/3 dei seggi in parlamento, per verità storica al fascismo in seguito non servì neanche questa legge… dopo poco non si andrà più neanche a votare… ciò non toglie che il riferimento storico è dovuto, e ricordiamo in merito il discorso alla camera di Giacomo Matteotti, e di conseguenza il suo omicidio.
Per poi ricordare la famosa legge truffa del 1953, un assegnazione del 65% dei seggi alla camera dei Deputati alla lista o al gruppo di liste “apparentate” in caso di raggiungimento del 50% + 1 dei voti validi…
Obbiettivamente appare utile l'analisi del terzo quesito… che reclama d’abrogare le “candidature multiple” insomma di candidare la stessa persona in più circoscrizioni, e ciò secondo noi darebbe sicuramente chiarezza agli elettori e alla loro rappresentanza politica.
Allora confermando l’indirizzo dell’ANPI Nazionale di non dare indicazioni di voto, vogliamo però informare, chiarire con questa analisi i pro e i contro di questo referendum. Noi siamo per il parlamentarismo delineato dalla Costituzione, con il suo sistema di pesi e contrappesi, il presidenzialismo camuffato ci preoccupa, e su questo chiediamo riflessioni ed analisi.
Tanto più che il referendum non metterebbe in discussione la famosa legge ”porcata”
non ripristinando alcuna scelta per i cittadini, nelle elezioni politiche. Ancora una volta il Parlamento un assemblea di nominati..?
Allora SI o No..? Consideriamo poi anche l’opzione astensionistica che riteniamo non “qualunquista” o inutile, infatti e la stessa Costituzione prevedendo un quorum per la validità dei referendum abrogativi, a riconoscere un ruolo utile all’astensione.
Noi dell’ANPI Barona, vogliamo continuare a difendere attivamente la democrazia..
È 65 anni ormai che lo facciamo, e non abbiamo nessuna intenzione di smettere.

Ivano Tajetti.
ANPI Barona. Milano.
.

Nessun commento:

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...