Con l’annuncio del progetto di “una nuova stagione per l’ANPI”, salutato dal Presidente della Repubblica, si apre il documento preparatorio della Conferenza nazionale di organizzazione che l’ ANPI terrà a Chianciano i prossimi 26, 27, 28 giugno per rinnovare profondamente strumenti e strutture organizzative.
L’ANPI non è un partito, né vuole diventarlo. Ma intende fortemente esercitare un ruolo di “coscienza critica” e suscitare “sentimenti di fiducia e speranza in tante parti del popolo”. In un mondo ed in un’Italia in cui tutto è cambiato oggi può realizzarsi l’ambizione di sempre: “fare dell’ANPI la casa di tutti gli antifascisti”.
Per tutto questo i partigiani e gli antifascisti dell’ANPI vogliono ancora una volta misurarsi con la sfida della democrazia “affinché essa, senza la partecipazione dei cittadini, non divenga un guscio vuoto e i partiti politici, non più chiusi nelle istituzioni e nei centri di potere, realizzino pienamente la funzione ad essa attribuita dall’art. 49 della Costituzione”.
Un progetto ambizioso, dunque, che l’ANPI porterà avanti attraverso una coesione tra generazioni diverse: “Ai più giovani si chiede di comprendere che non c’è futuro se non lo si costruisce su di un patrimonio ideale alto e senza ispirare ad esso la vocazione all’innovazione. A questo fine, accanto ai partigiani combattenti e patrioti – della cui presenza e del cui contributo autorevole non possiamo privarci - debbono aver posto, nell’associazione e negli organi dirigenti, insieme ai partigiani, antifascisti delle generazioni successive”.
Per la sezione ANPI Barona, votato dai delegati alla conferenza provinciale di Milano del 28 marzo 2008 sarà presente a Chianciano a pieno titolo il nostro presidente Ivano Tajetti a cui auguriamo buon lavoro e che oltre a rappresentare tutti noi, Antifascisti e Partigiani della Barona e di Milano, rappresenterà degnamente con la sua giovane figura, la sua esperienza, le sue radici, le nuove indicazioni associative.
... “un pensare ed un agire insieme” e una coesione esemplare tra le diverse generazioni.
Questa visione del rapporto fra le generazioni va assunta da tutta l’Associazione quale fondamento distintivo di una rinnovata cultura dell’ANPI e dei suoi iscritti. È dunque di una crescita culturale di tutti i soci partigiani e antifascisti che c’è bisogno per “lavorare insieme” tra generazioni diverse. E di ciò si dovrà tener conto nella formazione degli stessi organi dirigenti ad ogni livello...
Vi invitiamo a consultare i seguenti documenti:
documento per la conferenza Nazionale d'organizzazione
http://www.anpi.it/patria_2009/002/DOCUMENTO%20CONF.%20NAZ.%20-opuscolo%20stampato.pdf
dicono dell'ANPI:
Giorgio Napolitano, Carlo Azeglio Ciampi, Oscar Luigi Scalfaro, Nicola Mancino, Luca Barbarossa, Katia Bellillo, Paolo Beni, Giorgio Bocca, Vincenzo Calò, Enrico Campedelli, Sergio Chiamparino, Giulietto Chiesa, Vannino Chiti, Sergio Cofferati, Roberto Di Giovan Paolo, Guglielmo Epifani, Vasco Errani, Nuccio Fava, Sabrina Ferilli, Pietro Folena, Dario Franceschini, Mariapia Garavaglia, Manuela Granaiola, Angelo Guglielmi, Margherita Hack, Rosa Iervolino Russo, Laurana Lajolo, Luigi Lusi, Antonio Maccanico, Fabrizio Matteucci, Elena Paciotti, Gianfranco Pagliarulo, Claudio Pavone, Giorgio Pighi, Renata Polverini, Cesare Salvi, Vauro Senesi, Marina Sereni, Gian Mario Spacca, Pierluigi Stefanini, Fulvio Tessitore, Marta Vincenzi, Flavio Zanonato
http://www.anpi.it/conforg_2009/dicono_dellANPI.pdf
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