30 novembre 2009

Direttivo di sezione

A.N.P.I. Sezione Barona. Milano.
“Ente morale”, D.L. n. 224 del 5 aprile 1945”

Viene convocato il direttivo di sezione,
allargato agli iscritti.
Mercoledì 2 dicembre ’09 ore 21.00
Presso la cooperativa Barona. Ettore Satta , Via Modica 8, Milano. (Primo piano)

Con il seguente ordine del giorno:
· Bilancio operativo 2009
· Appuntamenti importanti 2009/10
. Tesseramento 2010

. Rapporti con il Provinciale, Regionale, Nazionale.
· Varie ed eventuali

Si raccomanda la presenza visto l’importanza delle tematiche in discussione.

Il presidente.
.

Angelo Valdameri

Stanotte ci ha lasciati... Angelo Valdameri
socio ANPI Barona, antifascista e consigliere zona 6. Milano.
http://www.partecipami.it/?q=blog/209
un abbraccio a Cesarina...
un forte, sentito e commosso pensiero per ANGELO..!

29 novembre 2009

25 novembre 2009

Milano. Strage di Piazza Fontana

Programma
CELEBRAZIONI DEL 40° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA
3 dicembre 2009
ore 17.00 Presentazione del libro “Una storia quasi soltanto mia” di Licia Pinelli e
di Piero Scaramucci (Edizioni Feltrinelli)
Casa della Cultura - Via Borgogna n. 3 - Milano
* 7 dicembre 2009
ore 12.00 Incontro del Presidente della Repubblica con l’Associazione familiari
vittime strage di Piazza Fontana 12 dicembre 1969, i componenti del
Comitato permanente antifascista contro il terrorismo e le stragi e
l’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo AIVITER
Presentazione del progetto “Casa della memoria”
Prefettura di Milano - Corso Monforte n. 31 - Milano
9 dicembre 2009
ore 14.30 Convegno “12 dicembre 1969 – 12 dicembre 2009. Ora e sempre in
difesa della democrazia”, a cura della Fondazione Di Vittorio e della
Camera del Lavoro di Milano
Salone Di Vittorio - Camera del Lavoro - C.so di Porta Vittoria n. 43 - Milano
9 e 10 dicembre 2009
ore 09.30 – 13.00 Visite guidate di studenti all’interno del Monte dei Paschi di Siena ex
Banca Nazionale dell’Agricoltura, al salone dove avvenne la strage
Piazza Fontana n. 4
10 dicembre 2009
ore 15.00 – 17.00 Assemblea unitaria dei Lavoratori del Monte dei Paschi di Siena ex
Banca Nazionale dell’Agricoltura, a cura dei sindacati del settore
bancario
Piazza Fontana n. 4
10 dicembre 2009
ore 21.00 Spettacolo teatrale “Segreto di Stato”, tratto dal libro ‘Piazza Fontana
nessuno è Stato’, organizzato dal Comune di Bresso
c/o l’hangar dell’aeroporto di Bresso - Via Gramsci n. 1 - Bresso (MI)
Ingresso ad inviti
11 dicembre 2009
ore 20.30 Concerto per ricordare: ”Piazza Fontana 1969-2009”, con i Cameristi e il Coro
di Voci Bianche del Teatro alla Scala, diretto da Alessandro Cadario, a cura
dell’Associazione familiari vittime strage di Piazza Fontana 12 dicembre 1969,
con il coordinamento tecnico/artistico dell’Associazione Arte&Amicizia
Teatro dal Verme - Via San Giovanni sul Muro, 2 - Milano
Ingresso libero
11 dicembre 2009
ore 21.00 Spettacolo “Mandorle Amare” di Valerio Cattano - Regia di Elio Gimbo,
promosso dal coordinamento nazionale dei lavoratori Fisac-Cgil del
gruppo Monte dei Paschi di Siena
Salone Di Vittorio - Camera del Lavoro - C.so di Porta Vittoria n. 43 - Milano
Ingresso ad inviti
12 dicembre 2009
ore 10.00 Comune di Bresso: Intitolazione dell’aula Consiliare alle vittime della strage
Bresso - Via Roma n. 25
ore 12.00 Museo di Milano - Inaugurazione Mostra fotografica
Via Sant’Andrea n. 6 - Milano
ore 15.00 Concentramento in Piazza della Scala
ore 15.30 Partenza del corteo per Piazza Fontana
ore 16.37 Piazza Fontana: Deposizione corone e discorsi - “La città si ferma e
ascolta”, comunicazione con mezzi audiovisivi in ricordo della strage
ore 18.30 Riapertura della sede storica di Via Rovello
Il Piccolo Teatro di Milano per le vittime di Piazza Fontana.
Quarant’anni dopo
“Considerate questa città” - antologia di letture, da Eschilo a Simone
Weil a cura di Marco Rampoldi, da un’idea di Luca Ronconi
“Vittime” - anteprima nazionale del film documentario di Giovanna
Gagliardo realizzato su iniziativa di AIVITER, MIBAC, Rai Cinema, Rai
Teche - produzione OffSide
Teatro Grassi - Via Rovello n. 2 - Milano
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria Tel. 848.800.304 www.piccoloteatro.org
13 dicembre 2009
ore 21.00 Spettacolo teatrale “E saremmo stati salvi. Storia e storie di Piazza
Fontana” di Paolo Colombo, con Lella Costa
Salone Di Vittorio - Camera del Lavoro - C.so di Porta Vittoria n. 43 - Milano
Ingresso libero
14 dicembre 2009
ore 21.00 Fondazione Di Vittorio
“dodici - dodici ’69 - la bomba”
dall’autunno caldo alla strage di piazza Fontana per il lavoro e la
democrazia. Opera civile con voci, musiche, testimonianze, dalla città e
dalle fabbriche realizzato su iniziativa di Tv Days - Milano
Teatro Studio - Via Rivoli n. 6 - Milano
Ingresso libero, prenotazione obbligatoria Tel. 848.800.304 www.piccoloteatro.org
Ciclo di Seminari formativi per docenti e ciclo di incontri per docenti e studenti di scuole
medie superiori, promossi da Raccolte Storiche del Comune di Milano, Istituto Lombardo
di Storia Contemporanea, Fondazione ISEC sul tema ‘Anni Settanta: nuovi modi di vivere
la democrazia, nuove minacce alla democrazia. La strage di Piazza Fontana’.
Formatrice Prof.ssa Cinzia Venturoli
Raccolte Storiche - Palazzo Moriggia - Via Borgonuovo n. 23 - Milano
* da confermare

Donne, antifascismo e democrazia

“Donne, antifascismo e democrazia”
Dalla memoria al futuro, ricordando Nilde Iotti


Campagna nazionale dell’ANPI

L’ANPI promuove per sabato 28 novembre, alle ore 15, presso l’Aula Consiliare della Provincia di Roma sita in Palazzo Valentini, via IV novembre 119, un evento pubblico per annunciare una campagna nazionale sul rapporto donne e democrazia, in ricordo di Nilde Iotti nel decennale della scomparsa.
•Condurrà Concita De Gregorio (Direttore de l’Unità)
•Sono previsti interventi e testimonianze di Marisa Rodano, Livia Turco, Marisa Ombra, Eletta Bertani. Saranno presenti personalità del mondo della cultura, della politica, del sindacato.
•Porterà il saluto della Provincia la Presidente del Consiglio Provinciale Giuseppina Maturani, sarà presente l’Assessore alle Politiche Culturali Cecilia D’Elia e ha annunciato un suo messaggio il Presidente Nicola Zingaretti.
Protagoniste saranno le donne.
Dignità, rispetto di sé, libertà e coraggio delle proprie scelte, responsabilità verso se stesse e gli altri; difesa e potenziamento dei diritti sociali e di cittadinanza, a cominciare dal diritto al lavoro e ai servizi sociali, alla parità nella politica e nelle istituzioni; condivisione dei problemi e degli obiettivi da raggiungere, pari dignità di donne e uomini: sono i valori e gli obiettivi che le donne dell’ ANPI vogliono affermare e promuovere.
Tutto ciò ha radici profonde nell’antifascismo, nella Resistenza e nella Costituzione, nel percorso dell’Italia repubblicana che ha portato le donne a superare esclusione e soggezione, a “raddrizzare la schiena”, a risalire verso la libertà, a realizzare nuovi diritti e conquiste.
Valori, e voglia di affermarsi e contare, che appartengono alla maggioranza delle donne e delle ragazze che giorno per giorno con fatica e dignità cercano di realizzarsi: lavorando, studiando, costruendo i propri progetti di vita alla pari con gli uomini e al loro fianco.
LE DONNE DELL’ANPI SONO IN CAMPO per liberare e valorizzare intelligenze e competenze ancora inerti o svilite, che rappresentano una risorsa decisiva per rigenerare la democrazia e le istituzioni per una società migliore.
E’ per queste ragioni che l’iniziativa è dedicata, nel decennale della scomparsa, a Nilde Iotti che ha saputo essere, in una società ancora in ritardo, una donna “nuova”. Ha avuto il coraggio di scegliere. Si è assunta la responsabilità delle sue idee e dei suoi sentimenti. Ha saputo raggiungere i livelli più alti del “successo” politico e personale. Ha condiviso sempre con le donne il faticoso cammino di emancipazione e liberazione.
E’ sempre stata dalla loro parte.


giovedì 3 dicembre 2009 a Milano...


Il fiore Meraviglioso. ANPI Ispra.


24 novembre 2009

Acqua: Bene comune. ANPI Catania.

Giù le mani dall’ACQUA
Acqua: Bene comune.
Espropriate democrazia e Costituzione

Giorno 19 novembre, con l’ulteriore comando del voto di fiducia, il governo Berlusconi, con l’art 15 del decreto 135, ha imposto ai cittadini italiani la privatizzazione della gestione dell’acqua. Hanno votato compatti i partiti della maggioranza, dai grandi del Pdl e Lega, ai regionalisti siciliani, autodefinitosi “autonomisti”, dell’Mpa.
L’ ACQUA, a partire da quella che esce dai rubinetti, è il principale Bene comune dei cittadini, come l’aria. Acqua e aria determinano la vita. L’ acqua, basilare per la salvaguardia della salute, non può essere sottratta al pubblico controllo dei cittadini. L’ acqua, diritto universale fondamentale, è un valore primario dei diritti civili su cui si regge la nostra democrazia, sancita dalle norme costituzionali conquistate dagli atti valorosi di uomini e donne che si batterono nella Lotta di Liberazione per riconquistare libertà, giustizia, solidarietà, diritti ed equità sociali, violentemente represse dai nazifascisti.
Con questa legge Si espropriano le Regioni e i Comuni dalle proprie funzioni fondamentali di reale ed autonoma gestione del territorio, dei beni locali e dei servizi, sancita a chiari lettere dalla Costituzione. Si violano drasticamente le prerogative dello Statuto siciliano.

Si sottraggono ai cittadini i requisiti fondamentali che devono rappresentare una vera democrazia, con la partecipazione e la scelta diretta su questioni fondamentali che Li riguardano. Si cancellano le 400.000 firme, frutto della democrazia partecipata, consegnate nel 2007, proponenti una Legge di iniziativa popolare. Si Spoglia il Parlamento, in forma autoritaria, con il voto di fiducia e con la massima accelerazione del voto, dalla sua vera funzione democratica. Calpestando la volontà popolare si consegna l’ACQUA agli enormi interessi economici-finanziari rappresentati da ben noti gruppi nazionali e multinazionali. Entro il 2011, la gestione dei servizi idrici, attualmente affidata alle pubbliche strutture degli ATO controllate da Comuni e Province, sarà strutturalmente stravolta.
In questa maniera l’ ACQUA, da fondamentale Bene comune, viene trasformata in merce, in balia delle più ampie speculazioni, come già avvenuto in tante altre realtà mondiali. E’ conseguentemente facile prefigurare le tragiche ed inique conseguenze che a breve si determineranno sulle bollette e sulla qualità. A partire dal nostro territorio già attraversato ga grandi contraddizioni di gestione e di servizio. Anche a Catania, come già avvenuto da parecchi mesi in tante città e paesi della Sicilia, si deve organizzare la RESISTENZA in difesa del nostro principale BENE COMUNE.
giovedì 26 novembre alle ore 18.00
organizzato dall’A.N.P.I. – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – si terrà un pubblico incontro
presso il CPO Experia, via Plebiscito 782.

Invitiamo i cittadini, le forze politiche, sociali, sindacali ed associative a partecipare.
A.N.P.I. Catania
anpicatania@yahoo.it

18 novembre 2009

sabato 21 Novembre. ANPI Voghera

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
sezione di Voghera
Via Bellocchio n. 19
tel/fax 0383/49289
voghera@anpi.it

COMUNICATO STAMPA

fascismo e antifascismo
in provincia di Pavia

Sabato 21 novembre, alle ore 16, presso i locali della SOMS di via XX settembre 92, si terrà una iniziativa promossa dalla sezione ANPI e dalla SOMS.
Sarà presentata l’ultima pubblicazione di Ugo Scagni “Fascismo e Antifascismo nella provincia di Pavia”, una dettagliata ricostruzione - ben 380 azioni squadriste documentate - della violenza fascista in Lomellina, Pavese e Oltrepo che, a partire dal 1921, si sviluppò contro amministrazioni comunali, partiti, lavoratori e associazioni sindacali, aprendo la strada alla conquista del potere
L’autore dialogherà con il giornalista Claudio Jampaglia (caporedattore de Il Diario) illustrando la sua ricerca storica.
A seguire:
forse “nuovi”, comunque fascisti
da “La Butéga” a Casa Pound
falsi movimenti tra modernità e modernariato
Dibattito su un versante di concreta attualità con l'obiettivo di mettere a confronto e ragionare sui punti di contatto tra il fascismo della prima ora e le odierne organizzazioni che rivendicano ascendenze e riferimenti a quel preciso ambito ideologico. Verranno proiettati spezzoni video e immagini tratte in particolare dal volume “OLTRENERO - fotoreportage a firma di Marco Mathieu e Alessandro Cosmelli - Edizioni Contrasto" (per gentile concessione degli autori).


L'appello di Roberto Saviano.

L'ANPI aderisce all'appello di Roberto Saviano lanciato su la Repubblica, nella ferma convinzione che l'eguaglianza di ogni cittadino rispetto alla legge, regola fondamentale dello stato di diritto, non possa essere forzata e deviata per favorire interessi particolari come sta accadendo con tutta e grave evidenza nel caso della proposta di legge sul "processo breve".

Ad ANCONA la festa Nazionale ANPI.

Il XV Congresso dell'ANPI nel febbraio del 2011
Ad Ancona a fine giugno 2010 la Seconda Festa nazionale
Il Comitato Nazionale ANPI, riunitosi a Roma il giorno 29 ottobre, ha deciso la convocazione del Congresso Nazionale per febbraio 2011 preceduto dalla riunione del Consiglio Nazionale, da svolgersi nel febbraio 2010, che ne discuterà impostazione politica e modalità organizzative. II Comitato ha inoltre deliberato che la II Festa Nazionale avrà luogo nel prossimo anno ad Ancona a fine giugno 2010.
Restano confermate:
l'iniziativa nazionale del 28 novembre a Roma, per ricordare Nilde Iotti nel decennale della sua scomparsa e per lanciare la campagna nazionale "Donne, antifascismo e democrazia";
la partecipazione dell'ANPI alla manifestazione per il 40° anniversario della strage di Piazza Fontana a Milano;
l'iniziativa per il 50° anniversario dei fatti del luglio 1960;
la campagna nazionale per il rilancio della celebrazione del 25 aprile in tutti i Comuni di Italia;
la manifestazione del 12 dicembre a Mirano (VE) contro il razzismo;
la celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

29 novembre 1944... per non dimenticare


15 novembre 2009

La Resistenza in Europa - Albania

CONVEGNO CASA DELLA RESISTENZA FONDOTOCE
Domenica 29 novembre alle ore 9,15 si terrà a Fondotoce, presso la Casa della Resistenza un importante convegno sulla Resistenza in Europa.
Questa conferenza sarà l’inizio di una serie di conferenze di carattere internazionale che proseguiranno nei prossimi anni con l’obiettivo di far conoscere la resistenza degli italiani all’estero.
Si inizia con l’Albania, con il glorioso “Battaglione Gramsci” e la grande battaglia di Mavrove-Drashovice che salvò da sicuro massacro nazifascista 11.000 soldati e ufficiali italiani.
Una pagina di storia sconosciuta e di fratellanza tra i due popoli
Alleghiamo il volantino relativo all'iniziativa.
In attesa di incontrarvi, inviamo i migliori saluti
A.N.P.I. Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Associazione CASA DELLA RESISTENZA
ISTITUTO STORICO DELLA RESISTENZA DI NOVARA
Come arrivare a FONDOTOCE:
In Autostrada Attraverso la Voltri-Gravellona Toce A-26
Uscire a Baveno
Dopo la galleria artificiale girare a sinistra
Attraversare la frazione di Feriolo e proseguire sempre diritto.
Alla grande rotonda (dopo circa 3 Km dall’uscita dall’Autostrada) girare a destra
dopo 50 metri girare a sinistra e subito dopo ancora a sinistra per Mergozzo.
Dopo 200 metri sulla sinistra si trova la Casa della Resistenza – Via Turati, 9 – FONDOTOCE - Verbania
PRANZO A FONDOTOCE
Per tutti coloro che al termine del Convegno intendono fermarsi a pranzo presso il Circolo Società di Mutuo Soccorso di Fondotoce è pregato di prenotare entro e non oltre giovedì 26 Novembre
mail:
preciso.ch@libero.it
oppure telefonando a Piero 0321 992236 cell. 340 7665577

Borsa di studio - ANPI Lambrate Ortica




























13 novembre 2009

Gli studenti del Manzoni di Milano.

A tutti gli studenti, i cittadini e le associazioni antifasciste milanesi
Scritte sui muri firmate con le celtiche, volantinaggi eseguiti da gruppi di 15 teste rasate munite di casco. Lotta Studentesca-Forza Nuova insieme ai loro simili di Blocco Studentesco-Cuore Nero-Casa Pound si stanno dando da fare ultimamente.
Noi, studenti e studentesse del Liceo Classico Manzoni non abbiamo alcuna intenzione né di rispondere ad atteggiamenti provocatori dei gruppuscoli neofascisti milanesi, né di cedere a questi spazio.
Le scuole sono il luogo dell'educazione alla cittadinanza democratica, della crescita culturale consapevole.
Per questo è temuta tanto da chi preferisce avere sudditi ignoranti anziché cittadini responsabili, tanto dai neofascisti che si burlano della Costituzione e delle leggi che fanno delle manfestazioni fasciste (legge Scelba) e incitanti all'odio razziale (legge Mancino) un reato.
Per rispondere abbiamo scelto di convocare un PRESIDIO ANTIFASCISTA
davanti al MANZONI in Via Orazio il 21 novembre alle 14.00 circa.
Il nostro appello si rivolge a tutti gli studenti delle scuole milanesi, e in maniera particolare di quelle che hanno ricevuto medesimi episodi da parte dei fascisti,e alle associazioni e ai cittadini della società civile e responsabile che ritengono che alla base di tutte le idee dell'Italia repubblicana e democratica debba esserci l'antifascismo.

Cooperativa del Popolo. Assago.

Riceviamo e volentieri
portiamo alla vostra attenzione
.

La Costituzione - Neri Marcoré

ABBIAMO L'OPPORTUNITA' DI AVERE LA COSTITUZIONE
RACCONTATA DA NERI MARCORE'
l'indirizzo emal :
segreteria_fondazione@camera.it
Abbiamo richiesto il video e in 15 giorni e' arrivato (non sembra vero!!) ed è gratuito
Il video con Neri Marcorè dovrebbe essere stato dato alle scuole
vedi link:
http://www.pubblicaamministrazione.net/governance/news/1818/costituzione-neri-marcore-ne-racconta-la-storia-in-un-video.html

Grazie alla segnalazione della Sezione ANPI Codè Montagnani Marelli

ANPI Cinisello Balsamo


10 novembre 2009

Il congedo dei Partigiani

Ringraziando Andrea Liparoto, per la segnalazione... concedetemi una breve riflessione, è bastato leggere questo piccolo articolo, inviatomi poi... (che piacere...) dall' Ufficio stampa Nazionale, (io oggi Repubblica proprio non l'ho letta) per sentirmi bene..! Una premessa dovuta, io la signora Alessandra Longo, non la conosco (non è mia amica) anzi se qualcuno sa chi è, la conosce, la ringrazi anche per me. Molto probabilmente la Signora Alessandra legge il blog della Sezione ANPI Barona di Milano... chi di voi l'avrà letto negli ultimi giorni, oppure avrà ricevuto una delle mie innumerevoli e.mail.. potrà senza alcun dubbio associare l'articolo di Repubblica a due post.. che trovate qui sotto sul blog, oppure appunto a due e.mail che ho inviato..!
Sono contento e ripeto, concedetemelo di portarvi a conoscenza della mia felicità... le mie due ore... rubate nella notte, agli amici, alla famiglia, al sonno... passate davanti al computer... per parlare, informare, far conoscere, la mia Associazione, la mia Sezione, i miei Partigiani e i miei compagni... allora a qualche cosa servono..! forse solo due righe su un giornale... ma si parla del mio amico Ghiri, del mio amico Lugano... ed allora dubbi, amarezze, la solita sindrome.. "che tanto serve a poco".. e poi, le solite critiche... mai riconoscimenti... ecco basta un piccolo articoletto e sono contento.. e poi sono anche triste... perchè, loro non ci sono più...!
Per loro... continuerò a studiare, continuerò a lavorare come sempre mi dicevano di fare... mio Padre, e un altro vecchio amico, il Partigiano Stell Fioravante, ed allora avevo solo diciotto anni.!
Scusatemi, perdonatemi il disturbo.
Ivano Tajetti.
ANPI Barona. Milano.
.

07 novembre 2009

Mons. Bottoni "La Democrazia sta morendo"

Da Micromega 3 novembre 2009 - All'annuale cerimonia organizzata dall'Anpi in memoria dei caduti partigiani al Campo della gloria del cimitero Maggiore di Milano, l'intervento più applaudito è stato quello di monsignor Gianfranco Bottoni, responsabile delle relazioni ecumeniche e interreligiose della Diocesi di Milano. Ha spiegato che "si assiste in questo periodo a una caduta senza precedenti della democrazia e dell'etica pubblica" e ha parlato di "continui colpi al sistema democratico" oltre che di "uno stato padrone a gestione personale". "È in corso - ha aggiunto - una morte lenta e indolore della democrazia, una progressiva eutanasia della repubblica nata dalla Resistenza".L’intervento di don Gianfranco Bottoni ha provocato la reazione ringhiosa della destra fascista di Milano con una aggressione verbale virulenta. Chi volesse comunicare il proprio sostegno a don Gianfranco Bottoni - in un momento in cui nella "chiesa gerarchica" rifulge invece il silenzio come metodo - può scrivere a: ecumenismo@diocesi.milano.it
Ecco il testo integrale dell'intervento di Mons. Gianfranco Bottoni:
La memoria dei morti qui, al Campo della Gloria, esige che ci interroghiamo sempre su come abbiamo raccolto l’eredità spirituale che Caduti e Combattenti per la Liberazione ci hanno lasciato. Rispetto a questo interrogativo mai, finora, ci siamo ritrovati con animo così turbato come oggi. Siamo di fronte, nel nostro paese, ad una caduta senza precedenti della democrazia e dell’etica pubblica. Non è per me facile prendere la parola e dare voce al sentimento di chi nella propria coscienza intende coniugare fede e impegno civile. Preferirei tacere, ma è l’evangelo che chiede di vigilare e di non perdere la speranza.È giusto riconoscere che la nostra carenza del senso delle istituzioni pubbliche e della loro etica viene da lontano. Affonda le sue radici nella storia di un’Italia frammentata tra signorie e dominazioni, divisa tra guelfi e ghibellini. In essa tentativi di riforma spirituale non hanno potuto imprimere, come invece in altri paesi europei, un alto senso dello stato e della moralità pubblica. Infine, in questi ultimi 150 anni di storia della sua unità, l’Italia si è sempre ritrovata con la “questione democratica” aperta e irrisolta, anche se solo con il fascismo l’involuzione giunse alla morte della democrazia. La Liberazione e l’avvento della Costituzione repubblicana hanno invece fatto rinascere un’Italia democratica, che, per quanto segnata dal noto limite politico di una “democrazia bloccata” (come fu definito), è stata comunque democrazia a sovranità popolare.La caduta del muro di Berlino aveva creato condizioni favorevoli per superare questo limite posto alla nostra sovranità popolare fin dai tempi di “Yalta”. Infatti la normale fisiologia di una libera democrazia comporta la reale possibilità di alternanze politiche nel governo della cosa pubblica. Ma proprio questo risulta sgradito a poteri che, già prima e ancora oggi, sottopongono a continui contraccolpi le istituzioni democratiche. L’elenco dei fatti che l’attestano sarebbe lungo ma è noto. Tutti comunque riconosciamo che ad indebolire la tenuta democratica del paese possono, ad esempio, contribuire: campagne di discredito della cultura politica dei partiti; illecite operazioni dei poteri occulti; monopolizzazioni private dei mezzi di comunicazione sociale; mancanza di rigorose norme per sancire incompatibilità e regolare i cosiddetti conflitti di interesse; alleanze segrete con le potenti mafie in cambio della loro sempre più capillare e garantita penetrazione economica e sociale; mito della governabilità a scapito della funzione parlamentare della rappresentanza; progressiva riduzione dello stato di diritto a favore dello stato padrone a conduzione tendenzialmente personale; sconfinamenti di potere dalle proprie competenze da parte di organi statali e conseguenti scontri tra istituzioni; tentativi di imbavagliare la giustizia e di piegarla a interessi privati; devastazione del costume sociale e dell’etica pubblica attraverso corruzioni, legittimazioni dell’illecito, spettacolari esibizioni della trasgressione quale liberatoria opportunità per tutti di dare stura ai più diversi appetitiŠDi questo degrado che indebolisce la democrazia dobbiamo sentirci tutti corresponsabili; nessuno è esente da colpe, neppure le istituzioni religiose. Differente invece resta la valutazione politica se oggi in Italia possiamo ancora, o non più, dire di essere in una reale democrazia. È una valutazione che non compete a questo mio intervento, che intende restare estraneo alla dialettica delle parti e delle opinioni. Al di là delle diverse e opinabili diagnosi, c’è il fatto che oggi molti, forse i più, non si accorgono del processo, comunque in atto, di morte lenta e indolore della democrazia, del processo che potremmo definire di progressiva “eutanasia” della Repubblica nata dalla Resistenza antifascista.Fascismo di ieri e populismo di oggi sono fenomeni storicamente differenti, ma hanno in comune la necessità di disfarsi di tutto ciò che è democratico, ritenuto ingombro inutile e avverso. Allo scopo può persino servire la ridicola volgarità dell’ignoranza o della malafede di chi pensa di liquidare come “comunista” o “cattocomunista” ogni forma di difesa dei principi e delle regole della democrazia, ogni denuncia dei soprusi che sono sotto gli occhi di chiunque non sia affetto da miopia e che, non a caso, preoccupano la stampa democratica mondiale.Il senso della realtà deve però condurci a prendere atto che non serve restare ancorati ad atteggiamenti nostalgici e recriminatori, ignorando i cambiamenti irreversibili avvenuti negli ultimi decenni. Servono invece proposte positivamente innovative e democraticamente qualificate, capaci di rispondere ai reali problemi, alle giuste attese della gente e, negli attuali tempi di crisi, ai sempre più gravi e urgenti bisogni del paese. Perché finisca la deriva dell’antipolitica e della sua abile strumentalizzazione è necessaria una politica nuova e intelligente.Ci attendiamo non una politica che dica “cose nuove ma non giuste”, secondo la prassi oggi dominante. Neppure ci può bastare la retorica petulante che ripete “cose giuste ma non nuove”. È invece indispensabile che “giusto e nuovo” stiano insieme. Urge perciò progettualità politica, capacità di dire parole e realizzare fatti che sappiano coniugare novità e rettitudine, etica e cultura, unità nazionale e pluralismi, ecc. nel costruire libertà e democrazia, giustizia e pace.Solo così, nella vita civile, può rinascere la speranza. Certamente la speranza cristiana guarda oltre le contingenza della città terrena. E desidero dirlo proprio pensando ai morti che ricordiamo in questi giorni. La fede ne attende la risurrezione dei corpi alla pienezza della vita e dello shalom biblico. Ma questa grande attesa alimenta anche la speranza umana per l’oggi della storia e per il suo prossimo futuro. Pertanto, perché questa speranza resti accesa, vorrei che idealmente qui, dal Campo della Gloria, si levasse come un appello a tutte le donne e gli uomini di buona volontà.Vorrei che l’appello si rivolgesse in particolare a coloro che, nell’una e nell’altra parte dei diversi e opposti schieramenti politici, dentro la maggioranza e l’opposizione, si richiamano ai principi della libertà e della democrazia e non hanno del tutto perso il senso delle istituzioni e dell’etica pubblica. A voi diciamo che dinanzi alla storia - e, per chi crede, dinanzi a Dio - avete la responsabilità di fermare l’eutanasia della Repubblica democratica. L’appello è invito a dialogare al di là della dialettica e conflittualità politica, a unirvi nel difendere e rilanciare la democrazia nei suoi fondamenti costituzionali. Non è tempo di contrapposizioni propagandistiche, né di beghe di basso profilo.L’attuale emergenza e la memoria di chi ha combattuto per la Liberazione vi chiedono di cercare politicamente insieme come uscire, prima che sia troppo tardi, dal rischio di una possibile deriva delle istituzioni repubblicane. Prima delle giuste e necessarie battaglie politiche, ci sta a cuore la salute costituzionale della Repubblica, il bene supremo di un’Italia unitaria e pluralista, che insieme vogliamo “libera e democratica”

06 novembre 2009

Comunicato ANPI Milano

A. N. P. I.
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Comitato Provinciale di Milano

COMUNICATO

Il Comitato Provinciale, riunitosi alle ore 17 del 4 novembre 2009 nella sua sede, ha nominato il prof. Carlo Smuraglia Presidente ANPI Provinciale di Milano e Tino Casali, già Presidente, componente del Comitato d’Onore della nostra Associazione.
La decisione è stata assunta e deliberata dall’unanimità dei componenti del massimo organismo dirigente della nostra Associazione, a livello provinciale.
*
Prof. Carlo Smuraglia
Partigiano; combattente nel Corpo italiano di Liberazione (Divisione Cremona 8° armata) fino alla fine della guerra.
Avvocato; Professore ordinario di diritto del lavoro, ha insegnato nell’Università Statale di Milano, Facoltà di Scienze Politiche, dal 1968 al 1999.
E’ stato Consigliere Regionale dal 1970 al 1985, nella Regione Lombardia.
Presidente del Consiglio Regionale Lombardo dall’aprile del 1978 al giugno 1980.
Dal marzo 1977 all’agosto 1979 ha svolto le funzioni di Commissario d’accusa del processo "Lockheed", davanti alla Corte Costituzionale, a seguito di nomina da parte del Parlamento in seduta congiunta. Eletto dal Parlamento a Componente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha fatto parte del C S M dal febbraio 1986 al luglio 1990.
E’ stato Senatore della Repubblica dall’aprile del 1992 fino al maggio 2001.
Presidente della Commissione Lavoro del Senato, ininterrottamente, dal maggio 1994 fino al maggio 2001.
Membro della Commissione Parlamentare antimafia, nella legislatura 1992 – 1994, è stato coordinatore del gruppo di lavoro sulla "mafia del nord Italia".
Il 2 giugno 1980 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Pertini della onorificenza di Cavaliere di Gran Croce "al merito della Repubblica italiana".

Erminio Fraschini nome di battaglia "Lugano"

Se ne è andato un altro Partigiano. Erminio Fraschini, nome di battaglia "Lugano" si è spento ieri giovedì 5/11. Il funerale domani sabato 7 novembre alle ore 14.00 presso la camera ardente dell' Istituto Geriatrico "Piero Redaelli" Via Bartolomeo d'Alviano, 78. Milano.
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"Lugano" Partigiano a Milano e poi inquadrato nella brigata Garibaldi Martiri della Val' Le Ogra. Divisione Garemi. zona operativa basso Trentino Montagne di Schio, monte Pasubio, ci lascia con queste parole sulle labbra, "Raggiungo i miei compagni, i miei Partigiani, continueremo a combattere per la Libertà, viva la Resistenza".
Addio compagno Partigiano "Lugano" la tua sezione della Barona, i tuoi compagni, i tuoi amici... abbracciano tua moglie, e sempre ti ricorderanno... mentre ancora canti "bella ciao" ... mentre ancora ci racconti la storia della tua vita...

04 novembre 2009

Quelle cinque stanze di Via Mascagni

“Dal 1946 l’ANPI Milanese ha sede in Via Mascagni. A quel tempo non c’era una strada ma uno slargo, con un cortile. Si entrava da Corso Monforte e, girando a destra, dopo poche decine di metri ci si trovava di fronte a un muro di cinta con dietro un giardino, verso Via Visconti di Modrone. Adesso c’è questa ampia strada che porta, dall’inizio di Corso Europa, verso i grandi viali di circonvallazione. Il palazzetto che ospita l’ANPI e altre organizzazioni democratiche è ancora li, con la sua bella facciata e il modesto ingresso. Sono cinque stanze, non grandi, nelle quali sono passati in tanti anni centinaia di migliaia di ex combattenti, di partigiani, di cittadini. Dagli anni difficili ma pieni di impegno e di coraggio civile, di grandi lotte democratiche, Via Mascagni è divenuta innumerevoli volte luogo di grandi appuntamenti popolari e antifascisti. Chi è entrato nella sede dell’ANPI ha sempre recato o trovato qualcosa: un suggerimento; un idea, magari la semplice disponibilità per la diffusione di un manifesto, per la distribuzione di un giornale, per tenere un comizio, per organizzare una riunione. In queste cinque stanze si sono alternati dirigenti e funzionari per lustri, per decenni. Ma “funzionario” è un termine non appropriato. Giusto è dire collaboratori, uomini, donne, giovani che hanno dedicato al lavoro necessario per la vasta e multiforme attività dell’ANPI giorni, mesi, anni della loro vita. Con sempre negli occhi, nella mente, nella azioni non soltanto il lavoro d’ufficio ma la volontà e la consapevolezza di contribuire a fare camminare un poco più speditamente questo nostro Paese. ”
- Sergio Marvelli. 14/15 marzo 1981.
- Tratto da - Quelle cinque stanze di Via Mascagni. Atti del 9° congresso provinciale dell’ANPI Milanese
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La sede storica dell’ANPI di Milano, sta chiudendo… nei primi mesi del prossimo anno si trasferirà in Via San Marco, in un anonima palazzina del Comune. Cartolarizzazione, vendita, sfratto… piccole parole che cancellano la storia che i muri di queste cinque stanze hanno indelebilmente scritto nelle radici della nostra città, del nostro paese. Una pagina che si chiude, in una Milano disattenta, distratta e sempre più estranea alla storia della sua medaglia d’oro per la Resistenza. Ed allora piano, piano si aprono cassetti e schedari… documenti, foto e manifesti che riappaiono, storie e nomi dimenticati, ci piacerebbe che qualcuno fermasse in qualche modo questi ultimi palpiti del cuore di Via Mascagni 6. Un video… un articolo… un lascito per chi chiudendo per l’ultima volta una porta cigolante, pensi che tutto questo non sia stato vano.!

Un ulteriore stimolo… il 25 aprile 1950 a Milano una strana partita di calcio… chi giocava? Con quale risultato fini.? Ci piacerebbe pensare che una volta i Partigiani vinsero a calcio contro il Milan, la squadra del nostro attuale Presidente del consiglio, ecco vi allego il manifesto dell’evento… riemerso dalla polvere di ormai dimenticati armadi..
Chi ci può aiutare..?

Grazie, a presto…!?
Ivano Tajetti. ANPI Barona. Milano.

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01 novembre 2009

Minacce fasciste a Radio Popolare

INTIMIDAZIONE CONTRO RADIO POPOLARE

Comunicato di Radio Popolare.

Un gruppo di neofascisti di Casa Pound, Cuore Nero e Blocco Studentesco ha minacciato questa mattina Radio Popolare. Poco prima delle 13 una ventina di persone è arrivata davanti alla sede della radio con uno striscione con scritto: “Un fascio non ha prezzo, per tutto il resto c’è Radio Popolare”.
Dalle immagini delle telecamere si vede che provano ad entrare nella sede ma che, trovando la porta sbarrata, la coprono di adesivi, mentre altri – alcuni con il casco e altri con il cappuccio in testa - urlano slogan e sventolano bandiere. I redattori di Radio Popolare usciti per capire l’accaduto vengono accolti con lo slogan “comunisti di merda”.
Il messaggio intimidatorio è chiarissimo: se dai spazio alle voci democratiche e antifasciste – come nel caso delle manifestazioni di venerdì scorso contro il convegno della destra a Bergamo – te la dovrai vedere con noi fascisti. Oggi un raid con striscioni e adesivi, domani chissà.
Ringraziamo le persone, le associazioni e gli esponenti politici che ci hanno già dimostrato solidarietà.

http://www.radiopopolare.it/comunicati/anno/2009/mese/11/n/925/


Piena solidarietà per Radio Popolare.
"Cari compagni.
A seguito intimidazioni e minacce fasciste odierne contro una voce pulita, onesta e democratica come quella di Radio Popolare, siamo sempre più perplessi e preoccupati, ed inviando a tutti voi piena solidarietà;
Restiamo a vostra disposizione per qualsiasi aiuto operativo, politico ed organizzativo per contrastare il FASCISMO.
Siamo con voi..!
ANPI Barona. Milano."

Milano cimitero Maggiore - Campo della Gloria




Ringraziando la sezione ANPI "Luigi Viganò".

Luigi Brigada... deportato a Mauthausen

Al Presidente del Consiglio provinciale
Provincia di Milano
Bruno DAPEI

Egregio signor Presidente,
ho novantaquattro anni e sono, penso, una delle ultime persone che hanno memoria viva di fatti avvenuti sessantacinque anni fa.
Mio padre era un antifascista; un uomo mite, un lavoratore che si occupava solo della sua famiglia e dei suoi cinque figli, ma che alle sue idee di socialista turatiano non aveva mai voluto rinunciare.
La notte del 2 marzo 1944 arrivarono a casa nostra i fascisti. Lo sequestrarono, lo portarono a San Vittore e da lì fu deportato a Ebensee, campo collegato a Mauthausen dove morì tre mesi dopo, non voglio pensare dopo quanti stenti e quanto dolore.
Oggi c’e’ stata al Cimitero Monumentale l’usuale commemorazione dei morti nei campi di sterminio.
Da alcuni anni io non posso più intervenire: se la mente è ben lucida, il fisico è indebolito.
Ma ci sono mia figlia e mio genero, che partecipano sempre in ricordo di un nonno che rispettano profondamente anche se non l’hanno mai conosciuto e di tutti gli altri morti, che in famiglia sentiamo come nostri.
So che stamattina c’era anche lei e di questo la ringrazio.
Ma mi permetta di esprimerle lo stesso sgomento che ha colto i miei figli sentendo dire che lei, come testimone di quel martirio, ha citato Mike Bongiorno.
Non mi fraintenda: ho il massimo rispetto per chi è stato dalla parte giusta, la parte della democrazia e della libertà e che per questo ha pagato.
Ma non le pare, Signor Presidente, che non sia Mike Bongiorno, peraltro per sua fortuna mai deportato, il testimone più significativo per ricordare i morti milanesi che hanno permesso alla nostra città di fregiarsi della medaglia d’oro della Resistenza?Citando così inopportunamente quel noto presentatore, lei non solo ha insultato sia i morti che doveva ricordare, dimostrando di non comprendere quali siano state le loro sofferenze, la loro coerenza, il loro impegno; ma ha strumentalizzato una persona che non ha mai fatto di quel periodo della sua vita un’occasione di celebrazione, limitandosi a ricordarlo tra gli eventi di una lunga vita felice e di successo.
Permetta Signor Presidente a chi potrebbe essere sua nonna di suggerirle un libro ormai poco noto di un altro milanese, morto pochi anni fa: Vincenzo Pappalettera che con “Tu passerai per il camino” ha reso un’asciutta testimonianza di come si viveva e di come si moriva a Mauthausen, contribuendo con grande efficacia a ricordare quei morti che oggi lei non ha saputo o voluto onorare degnamente.
Affido a mio genero l’incarico di scriverle attraverso Internet, mezzo che conosco ma che non uso; e la prego per il futuro di essere più attento a rispettare memorie - per fortuna in molti ancora vive - di un periodo che non deve ritornare.

Luisa Brigada
Nata a Milano il 16.7.1915
Figlia di
Luigi Brigada
Deportato a Mauthausen

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