Giuseppe Peruselli. Lapide in Via Barona 25. Milano.
Nato a Gaggiano (Milano) l’8/07/1913 da Giovanni e Giovanna Gallotti. Residente a Milano in via Barona 25.
Appartenente al Distaccamento autonomo “Brigata Ticino” Divisione Matteotti. Diploma Alexander 227510.
Alto 1,72, giardiniere, 4ª elementare. Decorato con medaglia commemorativa delle operazioni in AOI, trasferito a Milano in via Barona 25. Coniugato con Benaglia Maria.
Prestò servizio militare dal 21/05/1935 nel 1° reggimento artiglieria armata; l’11/08/1935 passò nel 4° gruppo artiglieria divisione CCNN 3 gennaio; il 30/10/1935 parte da Napoli per l’Eritrea; il 5/11/1935 sbarca a Massaua e viene assegnato al reparto autonomo di manovra; riparte da Massaua il 19/12/1936 e torna a Napoli. Viene richiamato il 30/05/1940 nel 1° reggimento artiglieria armata a Vigevano 5° gruppo 13ª batteria; l’11/06/1940 è sul fronte occidentale; il 9/03/1941 parte per l’Albania da Brindisi col 3° gruppo 9ª batteria e arriva a Durazzo; il 13/03/1941 viene ferito alla testa e il 28/03/1941 dall’ospedale da campo raggiunge l’ospedale militare a Durazzo; viene mandato all’ospedale militare di Bari dove arriva il 2/04/1941. Viene infine dichiarato inabile e riformato il 9/12/1941.
Entra nella lotta partigiana dal gennaio 1944 al 27/04/1945. Ripristinato nei ruoli dell’esercito per aver fatto parte della formazione parte della formazione partigiana Divisione Ticino in Milano.
Il 16/07/1945 c’è una dichiarazione della 113ª Brigata Garibaldi “Martiri di viale Tibaldi”, distaccamento Idelio Fantoni Barona a firma di Egidio Asnigo, commissario di guerra, e di A. Grottoni e Maradini Luigi, comandanti: “Ha partecipato alla lotta clandestina dall’ottobre 1944 e sino al giorno della propria morte avvenuta nei giorni dell’insurrezione nella sua casa dopo le ferite riportate in combattimento”.
L’11/08/1949 la 113ª Brigata Garibaldi a firma di Luigi Maradini dichiara: “il partigiano Giuseppe Peruselli fece parte della 113ªBrigata Garibaldi. In seguito a ferite riportate in uno scontro con truppe tedesche in via Ripa Ticinese il giorno 26/04/1945 decedeva all’accettazione dell’Ospedale Maggiore la sera stessa.
1 commento:
Grande partigiano, ha dato tutto mentre oggi sembra impossibile dare così tanto
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