Care compagne, cari compagni,
nel corso delle recenti riunioni del Comitato regionale dell’ANPI Lombardia e degli organismi dirigenti dell’ANPI Provinciale di Milano è stato sottolineato lo straordinario rilievo delle iniziative che si svolgeranno a Milano in occasione del 25 aprile .
Il 24 aprile, alle ore 17, il Teatro alla Scala ospiterà il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che indirizzerà, in occasione del 65^ Anniversario della Liberazione, un importante discorso alla Nazione.
La manifestazione del 25 aprile che si svolgerà a Milano, avrà quest’anno carattere nazionale.
Come sempre quest’appuntamento assume un significato importantissimo, non solo per la ricorrenza in sé, ma anche per ribadire, difendere, i valori della Resistenza, della Costituzione repubblicana e riaffermare la centralità del lavoro, il suo ruolo e la sua dignità, messi fortemente in discussione dalla gravissima crisi economica che colpisce l’Italia e da misure o proposte che, se accolte, comprometterebbero gli stessi diritti consacrati nella Costituzione e nello Statuto dei Lavoratori.
Invitiamo, pertanto, tutte le ANPI presenti nelle Regioni e nelle Province del nostro Paese a partecipare, con loro folte delegazioni, alla manifestazione nazionale, promossa dal Comitato Permanente Antifascista per la Difesa dell’Ordine Repubblicano.
La partecipazione unitaria, compatta e di massa dei cittadini, dei lavoratori, dei democratici e degli antifascisti, rappresenta la garanzia migliore per la riuscita e il successo della manifestazione nazionale , che dovrà svolgersi in modo sereno e responsabile.
L’appuntamento, per tutti, è per Domenica 25 aprile 2010 alle ore 14,30, a Milano- Porta Venezia, da dove muoverà il corteo per raggiungere Piazza Duomo, dove alle ore 16,00 si svolgeranno gli interventi celebrativi.
Cordiali saluti.
Carlo SMURGLIA - Antonio PIZZINATO
(Presidente ANPI-Milano) - ( Presidente ANPI – Lombardia)
25 aprile 1945/25 aprile 2010
RESISTENZA – COSTITUZIONE - LAVORO
Quest’anno ricorre il 65° anniversario della Liberazione e la manifestazione del 25 aprile assume un rilievo particolare non solo per la ricorrenza in sé, ma anche perché i valori della Resistenza e della Costituzione vengono sempre di più messi in discussione ed esposti a concreti pericoli, suscitando preoccupazioni serie nei cittadini che ritengono che quei valori costituiscano il faro destinato ad illuminare e indirizzare le nostre azioni e siano il fondamento della convivenza civile.
E’ sotto gli occhi di tutti la caduta, talora precipitosa, di valori fondamentali, dal rispetto delle regole e delle istituzioni, al rispetto della persona umana. E’ altrettanto evidente la crisi di uno dei cardini del sistema, il principio di uguaglianza. Tutti i comportamenti istituzionali e politici devono essere improntati al rispetto della legge e alla difesa dello stato di diritto. L’impianto dei valori costituzionali, in particolare per ciò che attiene alla divisione dei poteri e al rispetto delle varie istituzioni, è fondamentale se non vogliamo precipitare in un baratro senza fine. Gli organi fondamentali di garanzia, a partire dalla Magistratura, devono essere rispettati ed aiutati a funzionare al meglio; così come meritano rispetto tutte le istituzioni. L’etica nella politica costituisce sempre di più un elemento di fondo da rafforzare e valorizzare.
Ma bisogna anche restituire al lavoro, valore fondante della Repubblica, il suo ruolo e la sua dignità. C’è un contrasto stridente fra i princìpi costituzionali in tema di lavoro e la durissima realtà del nostro Paese, che registra una rilevante crescita della disoccupazione, mentre si aggravano le condizioni della precarietà e il numero dei morti sul lavoro rimane una tragica costante del sistema italiano. E’ un divario insopportabile, che deve essere superato al più presto, investendo nel capitale umano e restituendo ai lavoratori e alle loro famiglie sicurezza e dignità.
Mentre ricordiamo i 100.000 caduti della Resistenza contro il nazifascismo e celebriamo le pagine più ricche e belle della nostra storia, dobbiamo assumere l’impegno solenne a realizzare gli ideali per cui tanti sacrifici sono stati compiuti ed a tradurre nella realtà i principi fondamentali della nostra Costituzione, consegnando ai giovani la speranza di un futuro migliore.In un contesto internazionale preoccupante, è doveroso anche lanciare un forte appello per il rispetto e la garanzia – in ogni Paese – dei diritti umani, nella profonda convinzione che – come ha insegnato la Resistenza – ciò costituisce il fondamento della libertà e della pace.
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Il Comitato permanente antifascista contro il terrorismo per la difesa dell'ordine repubblicano
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