12 aprile 2010

Croce Celtica a Quarto Oggiaro


Riceviamo e portiamo alla vostra Attenzione:
Capita di svegliarsi una mattina e di pensare che certe cose sia scontate, come per esempio il rispetto per le persone, per chi non c’è più ma anche per chi vive ancora e ti cammina accanto, lavora nel tuo stesso ufficio, frequenta la stessa scuola e percorre lo stesso marciapiede. Altre volte capita di meravigliarsi di come le cose cambiano, mutano e non si ha la possibilità immediata di farle tornare nella giusta direzione, che può essere anche quella contraria e non conforme. Sabato, mentre svolgevamo un iniziativa a Baluardo, una staffetta ha riportato una informazione: sul prato davanti al monumento che ricorda i fratelli Padovani, morti sulle cime del Monte San Martino, è comparsa una croce celtica rossa fatta con una bomboletta spray. Quello che ti lascia un leggero senso di amarezza è uscire dal parco per andare a documentare il fatto e vedere un ragazzino, neanche 18enne, passeggiare per il tuo quartiere con una bella maglietta raffigurante mussolini che riportava scritto in caratteri grandi “ Opera Balilla”.
Questa è la Cultura che cambia, cantano alcuni rapper di Quarto, riferendosi ad un sistema di cose che perde i suoi valori e diventa privo di significati, come sta accadendo per la Dignità Partigiana e le sorti di questo Paese. Alcune scarpe hanno cancellato, schiacciando quel simbolo come un insetto, il gesto sleale e infame di chi non ha rispetto nemmeno per i Morti. Quelle scarpe erano calzate da gambe forti che domenica hanno percorso parte di quello che fu il tragitto dellla Brigata “ Cinque Giornate “ attraverso la Valcuvia, in rotta dopo la dura battaglia del 14 novembre del 1943, li sul San Martino, dove vi rimasero con Dignità e Coraggio, Gianni e Vittorio Padovani.
Quarto Oggiaro ricorda la sua gente, ieri il San Martino, oggi le strade del nostro Quartiere!


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