Purtroppo in questi giorni a Milano si sente, si percepisce, si annusa una brutta aria... una aria che puzza di fascismo, nazismo, razzismo...
Ancora una volta tutti noi siamo chiamati a stringerci attorno ai Partigiani... ancora una volta ad urlare parole di Libertà, uguaglianza, diritti... Ancora una volta a scendere in piazza in tanti per difendere ideali che qualcuno vuole stravolgere, falsificare e dimenticare... Ancora una volta tutti in piazza il 25 aprile, contro le provocazioni, contro chi concede spazi e mezzi a questi rigurgiti di dolorose memorie di un passato che non deve più tornare. Allora... se a volte ritornano... sta a noi, tutti insieme ricacciarli lì in quelle oscure piaghe di una orrenda malattia, di un terribile e folle errore storico che si chiama fascismo.
Denunciando dunque tali simili manovre, noi dell'ANPI Barona, del coordinamento ANPI Milano zona 6 ci uniamo al popolo, ai cittadini che chiedono il rispetto delle leggi della nostra Repubblica, della nostra Costituzione, e chiediamo alle Istituzioni tutte, ed a chi deve garantire l'ordine pubblico, di non patrocinare ne autorizzare tali simili intollerabili manifestazioni.
Non accettiamo provocazioni, partecipiamo numerosi a tutti gli eventi Antifascisti a Milano e in tutta Italia.. Ora e sempre RESISTENZA.
Ivano Tajetti. ANPI Milano. Barona.
...... A Milano si sta preparando un raduno nazifascista in grande stile con la copertura di settori del Pdl e finanche della Lega Nord. Il tutto inizierà domenica prossima al Cimitero Maggiore, con una messa in onore di Mussolini, e proseguirà con una settimana di iniziative che durerà dal 24 aprile al 1° Maggio.
Alcune di queste iniziative sono già state annunciate dai siti dell’estremismo nero e da un comunicato stampa di Roberto Jonghi Lavarini, esponente neofascista confluito nel Pdl. Ma l’iniziativa clou non è ancora conosciuta, poiché verrà portata alla discussione del Consiglio di Zona 3 di domani. Si tratta di un concerto nel giardino pubblico “Sergio Ramelli” il 24 aprile prossimo, cioè alla vigilia dell’anniversario della Liberazione e in contemporanea con la presenza in città del Presidente della Repubblica.
Non si tratta delle solite iniziative, ma di un autentico salto di qualità dell’estremismo di destra milanese. Per la prima volta, infatti, le varie sigle dell’estremismo nero hanno messo da parte le loro rivalità e si sono uniti, da Forza Nuova a Casa Pound e Blocco studentesco, da Fiamma Tricolore ai nazi-skin di Lealtà ed Azione, dal movimento della Santanché ad alcuni settori della Lega vicini a Borghezio, passando per diversi esponenti politici milanesi del Pdl, tra cui anche Fidanza, Frassinetti e Jonghi Lavarini.
Sottovalutare o far finta di non vedere che a Milano, proprio in occasione del 25 aprile, si tenta lo sdoganamento definitivo dei gruppi militanti e delle tesi del neofascismo, sarebbe un tragico ed imperdonabile errore.
Ed è un problema che non riguarda soltanto la sinistra o il centrosinistra. È un problema che riguarda anche –e forse soprattutto- le forze del centrodestra che governano questa città. Non possiamo e non vogliamo credere che tutto il Pdl, tutta la Lega e il Sindaco Moratti siano complici di questo operazione.
Per questo chiediamo a tutte le forze politiche democratiche di rompere ogni complicità con gruppi neofascisti o neonazisti, a partire dall’opposizione alla concessione del Giardino Sergio Ramelli per il raduno nazifascista del 24 aprile.
Al Prefetto e al Questore chiediamo, invece, di garantire il rispetto della legalità costituzionale, che significa anche non consentire l’apologia di fascismo o l’incitamento all’odio razziale.
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer....
1 commento:
Ciao, sono una associata all'Anpi Barona, nipote di un nonno e tre zii che hanno partecipato e pagato anche con la vita alla lotta partigiana contro fascismo e occupazione nazista. Sono preoccupata e indignata del crescere di movimenti soprattutto giovanili che, senza per altro conoscere i fatti storici, si ispirano all'ideologia fascista come se si trattasse di un reality o un videogame. Lasciare crescere questi fenomeni senza controllo è certamente funzionale a certi settori della destra, ma è pericolosissimo ed è un atto di irresponsabilità politica e sociale. Però l'apologia di fascismo in Italia è un reato. Credo che ci siano gli strumenti di legge per proibire le manifestazioni e la vendita di gadgets inneggianti al fascismo. Perchè nessuno, ne partiti ne associazioni, chiedono il rispetto della legge? Non basterebbe una semplice denuncia all'autorità giudiziaria, magari con un appello al Presidente della Repubblica? Ci sarò al 25 aprile, Marina Tamborini
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